martedì 30 novembre 2010

AD UN FIORE NEL DESERTO

"ad un "fiore nel deserto" perchè io sono convitno che i fiori crescono nei posti più impensabili"!
RAFFAELE CANTONE



oggi ho incontrato raffaele cantone in occasione della presentazione de "i gattopardi" alla feltrinelli
 cantone mi ha dedicato queste parole di cui vado orgogliosissimo e di cui lo ringrazio! lo stimo tantissimo!

non riesco a trovare bene le parole per descrivervi i tanti pensieri,le tante emozioni che affollavano la mia mente nell'ascoltare raffaele cantone ma sopratutto nel stringergli la mano! stimo molto raffaele cantone
una sala stracolma,gente entusiasta nell'ascoltare le sue parole,parole che parlavano della nostra realtà,la quotidianità che tutti i giorni viviamo e molto spesso facciamo finta di non vedere;si è parlato molto del ruolo della società civile e ricordate sempre,amici,che ogni scelta nel quotidiano dalla più banale alla più grossa può condizionare dalla parte giusta o meno la criminalità anche la più banale teniamo sempre presente ciò!sempre!
una serata stupenda,indimenticabile!
p.s. ripensando ad un incontro di questa sera pensavo che spesso le storie che ricordiamo delle vittime dei clan di coloro che hanno perso la vita,morti assurde ed insensate,a causa della camorra,se non toccano vertici di mediaticità non le ricordiamo.io e lo dico colpevolmente prima di leggere "solo per giustizia" non conoscevo miniammente chi era federico del prete e così come altri nomi mi erano colpevolmente sconosciuto ed invece proprio questi nomi devono essere impressi nella nostra memoria devono essere lì palpabili a ricordarci sempre quanto grande è la ferita,il male che hanno fatto i clan! ed ho deciso quindi che da ora riporterò storie di queste persone vittime innocenti del cancro ,che attanaglia la nostra malata società,che chiamiamo camorra!

IO RESTO PERCHE' .....

Da un commento ad una nota di salvio è nata l’idea di scrivere una lista di motivi per restare e così ,amici,ho pensato di condividere il mio pensiero con voi
Resto perchè qui sono nato e cresciuto e amo la mia città e come disse Borsellino "Il vero amore consiste nell'amare ciò che non piace per poterlo cambiare"; ed io sogno un giorno in cui le nostre terre risplenderanno,un giorno in cui la nostra amata città sarà di nuovo amata in tutto il mondo come “a citta e pullecenella” e non come la città di camorra e monnezza; ed inoltre ,soprattutto,sogno un giorno in cui i bambini cresceranno giocando a pallone nelle piazze della nostra città, come un tempo,ma immaginando un futuro e non senza sogni e futuro con solo un coltello in tasca;sogni rubati dai tanti caporali che riempono il nostro tempo e questa vita sempre più precaria! no! io non ci sto! se andassi via mi sentirei anch'io colpevole di aver abbandonato la mia città e sopratutto raga noi non ce ne andremo poiché ad andarsene,e con molta vergogna,o come diciamo qua “cu o scuorn n’facc”, saranno coloro che ci hanno ridotto in questo stato!

A' CITTA' CA TENG IND O CORE

napule era a citta d'o sole e d'o mare
stu sole e stu mare so semp cchiù nir! 
napule era citta de vicariell,de' piazz e d'e criature ca iocn mmiez a vie
napule era a città addò comm arrivav t rigniv o core cu nu raggio e sole ca sta sul cca
mo napule,a città a do so nat e ca teng ind o core, è cunusciut sul cu na parole: munnezz!                     no io non ci sto! io urlo di rabbia,i di indignazione,io non mi giro da un altra parte,io non me ne voglio andare,io voglio che se ne vadano c'o scuorn nfacc comm ricimm cca!,coloro che nel tempo han fatto si che napoli si sia ridotta in questo stato(e la lista è lunghissima)!
la mia città non può finire così per colpa di quattro stronzi che se ne fottono e stanno distruggendo tutto per colpa del dio danaro e del menefreghismo dilagante di un popolo che non ha saputo custodire un tesoro e se lo è fatto rubare dalle mani! no io non ci sto! io voglio che la mia città torni quella famosa per i vicoletti densi del calore e del sorriso che solo la mia città sa dare io voglio che torni quella del golfo splendido che dona spensieratezza e gioia e senza cumuli di rifiuti alle spalle io voglio che torni quella in cui si passeggia per le vie del centro storico pensando al fascino di quei luoghi densi di arte e non a scansare i sacchetti io voglio che torni quella famosa per le tante specialità culinareie,la pizza,la mozzarella e non quella fatta na merda con la diossina ma quella che esportavamo in tutto il mondo e portava con sè il calore della mia città,il raggio di sole che riempiva il cuore di qualsiasi persona!
pullecenella sta chiagnen guardan sta munnezz dammel nu surris facimm turna napule chell e na vota chell re criature ca jogn miez a via cu nu surris chell cunusciut inda tutt o munn p'e babba no p'a munnezz!! come diceva anche il grande eduardo,uno dei tanti grandi figli di questa città,nun             c' avimma cchiù avuta a n'ata part nun avimma cchiù ricr so cos e nient!!!!!!!
la mia amata città era nota,apprezzata e stimata in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche e monumentali ma sopratutto ambientali e culinarie!
ci siamo fatti ,tutti colpevolmente,rubare un tesoro dalle mani,una città cartolina dalle magnifiche bellezze ridotta ad una plattumiera per colpa di affaristi,camorristi,imprenditori,e sopratutto politici senza scrupoli che in nome del denaro non si sono fatti alcuno scrupolo e per anni hanno continuato imperterriti  a fottersene e così facendo hanno ridotto la mia amata città ad una pattumiera! ora tutti ne parlano tutti non hanno colpe tutti hanno la soluzione e allora io a tutti sti stronzetti che si riempono la bocca di belle parole sembra sempre che abbiano la soluzione e invece per anni se ne sono fottuti dico una sola bellissima liberatoria parola:                                             JATE AFFANCUL!
napoletani riapriamo gli occhi non facciamoci mai più fottere e ripendiamoci la nostra città 

p.s.non ho mai saputo scivere in napoletano,la sintassi è na chiavc come diremmo qua ma spero si colga bene la rabbia nelle mie parole la rabbia che ha nel cuore un napoletano che ama la propria città ed è stanco di vederla in condizioni misere per colpa di tanti stronzi!
p.p.s diceva pino daniele napule è na carta sporc! no cazzooooo pino daniele napule n'adda essr chell ra carta sporc napule sarrà chell addò a carta s jett ind o bidon differenziat ra cart e chella cartuscell sarrà nuovo materiale chest è a napule ca i vogli e so sicur è a napule ca vonn paricchie figli e chesta città e mic p mez e quatt strunz ca s'anna regn a panz nun c crrimm cchiù we we su forza con la gioia che ci ha sempre contraddistinto riprendiamoci la nostra amata città!
e per pensare un attimo alla napoli d'un tempo alla napoli che vorrei tornasse,riempiamoci il cuore con questa gran bella canzone del pino daniele che fu su un grande uomo della mia città: furtunato o tarallaro!
io voglio che torni quella napoli!

lunedì 29 novembre 2010

LA SCUOLA MIGLIORE

ascoltavo a "vieni via con me" quel professore che leggeva quel bellissimo elenco:
 "la scuola migliore" e "la scuola peggiore";nell'ascoltare quelle parole ho subito pensato ad una mia aggiunta:
la scuola peggiore è quella che dà solo nozioni la scuola migliore è quella che da esempi concreti di vita,è quella che insegna ai ragazzi concretamente con l'esempio reale come scegliere sempre dalla parte giusta!
 ripensavo ai miei anni di liceo ,alla fortuna che ho avuto ad incontrare taluni docenti! ricordo benissimo quando al secondo anno del liceo la professoressa di italiano ci portò al teatro diana a vedere uno spettacolo anticamorra chiamato "ladri di sogni" era uno spettacolo bellissimo di peppe celentano che narrava le storie delle vittime innocenti dei clan e di come il dominio dei clan ci rubava persino i sogni,l'immaginare il futuro!
 io da giovanissimo adolescente non conoscevo bene quei nomi per me siani era legato ad un comico nostrano non immaginavo minimamente chi fosse giancarlo siani così come la maggior parte delle altre storie trattate,ne sapevo poco,ma apprezzavo subito appieno la profondità del messaggio lanciato da quello spettacolo teatrale bellissimo,poi col tempo ne ho letto ne ho saputo sempre più su quelle storie,ed ho capito il grande messaggio ricevuto lì quella mattina,da lì nacque la voglia di capire di capirne sempre di più! e mi ritrovo qui dopo molti anni,cresciuto,maturato,molto cambiato da quella mattina, a dire: grazie mille professoressa Robustelli  dopo anni capisco benissimamente a pieno il grande regalo che mi ha fatto quel giorno!
eccovi uno spezzone di quello spettacolo bellissimo: LADRI DI SOGNI
questa è la scena finale con giancarlo siani ascoltate queste bellissime parole attentamente:


saviano: IL MIO ELENCO PER RICORDARE!

Questa sera milioni di persone guarderanno vieni via con me,un rarissimo esempio di trasmissione tv bella ricca di idee contenuti culturali ed emozioni;anch’io la guarderò ma sperado che saviano si sbottoni un po’ di più oppure dicendola alla travaglio si dia una spettinata!
Io questa sera avrei un elenco che mi farebbe molto piacere saviano leggesse.
E’ l’elenco delle persone che hanno perso la vita a causa della camorra,vittime innocenti di un cancro che attanaglia la nostra società,persone che han perso la vita,uccise semplicemente per aver voluto vivere senza chinare la schiena oppure semplicemente per trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
li voglio ricordare perché il loro ricordo le loro storie devono accompagnarci quotidianamente affinchè il loro sacrificio non sia vano ma siano per tutti noi un monito per scegliere sempre nel  quotidiano la strada giusta ed avere sempre presente quali gravi ferite porta la camorra;morti insensate,assurde! Cantone ,nel libro “la ferita”,scrive: Questi nomi non devono mai essere dimenticati  mai! ma non devono essere una specie di santino un ossequie per noi ma dovrà servire affinchè pensando a queste vite sacrificate si possa apprezzare ogni giorno,quali siano le conseguenze devastanti che ha lasciato lascia e purtroppo lascerà la camorra.
Ricordiamo:

don Peppe Diana sacerdote di casal di principe in pubblica omelia invitò i suoi concittadini a ribellarsi al dominio dei clan! Scrisse una lettera ai suoi concittadini “per amore del mio popolo non tacerò” la lesse in chiesa durante la messa e per questo fu ucciso

Federico del prete giovanissimo sindacalista di mondragone ucciso per aver denunciato varie volte il dominio del clan dei casalesi! Aveva sporto molte denunce sul racket dei casalesi e del clan la torre sulle aree mercatali del suo paese

Antonio Landieri era un ragazzo appena ventiquattrenne giovanissima vittima innocente della faida a scampia; giocava assieme  ad amici in una sala giochi ci fu una grande sparatoria e antonio ,disabile, non riuscì a fuggire e morì colpito dai tanti proiettili

Silvia ruotolo fu uccisa sotto casa sua in salita arenella;ci fu una grossa sparatoria per uccidere il boss salvatore raimondi qualcunò sparò all’impazata quaranta proiettili lei fu colpita e morì sul colpo! la figlia ,dieci anni ,guardò dal balcone la madre morire

Attilio Romanò era un commerciante di capodimonte che fu ucciso scambiato per errore per un affiliato del clan avverso  durante la faida del clan di lauro

Simonetta Lamberti figlia di un magistrato ,perse la vita in un attentato al padre; aveva appena soli dieci anni quando perse la vita colpita da quei colpi che erano diretti ad uccidere il padre.fu la prima bimba uccisa dai clan

Gigi sequino e Paolo castaldi erano due ragazzi di pianura scambiati per errore per guardaspalle del boss progettavano le vacanze in grecia due giovani innocenti ragaazzi uccisi perché scambiati per altro. gigi e paolo si trovavano sotto casa loro in auto chiacchieravano spensierati e felici delle vacanze in grecia che dovevano fare e si ritrovarono d’improvviso martoriati dai proiettili!

Annalisa Durante uccisa a soli 14 anni a forcella ritrovatasi per caso in un conflitto a fuoco che doveva uccidere il boss.

Petru Birlandeandu era un ragazzo rom che suonava la fisarmonica presso la stazione montesanto si trovò d’improvviso in una sparatoria! qualcuno per dare un avvertimento al boss del quartiere sparò all’impazzata con mitra verso la stazione! petru cadde sotto quei tanti colpì,morì nell’indifferenza dei tanti che in quel momento passavano e scavalcavano indifferenti il suo corpo;purtroppo in questo paese allo sfascio anche la morte è diversa per un extracomunitario,morto nell’indifferenza;e voglio qui  ricordare  anche i sei ragazzi senegalesi uccisi a castelvolturno il 18 settembre di due anni fa dal gruppo di fuoco di setola! Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo; Jeemes Alex della Liberia; Uccisi due volte prima dai colpi del clan e poi dal razzismo culturale che attanaglia la nostra malata società!

Gioacchino Costanzo aveva appena due anni ,era in auto con  lo zio ,un affiliato, quando due sicari spararono molti colpi verso l’auto dello zio per uccidere l’affiliato del clan avverso e purtroppo il bimbo perse la vita in quell’attentato!

Mimmo Beneventano medico,sindacalista,e consigliere comunale ad ottaviano che si oppose fermamente alle mire del clan cutoliano e perciò fu ucciso!

Giancarlo Siani era un giovanissimo giornalista “de il mattino”  ucciso barbaramente dal clan per aver scritto dei loro retroscena!

Gelsomina Verde era una ragazza del mio quartiere torturata uccisa e poi bruciata la cui unica colpa era quella di avere un legame sentimentale con un affiliato!

Giuseppe Mascolo farmacista di baia domizia ucciso ,trucidato dai tanti colpi  perche non volle chinarsi al pagamento del pizzo e denunciò. anche Raffaele Pastore di torre annunziata e  Domenico Noviello di castel volturno furono uccisi per essersi rifiutati di pagare il pizzo ai clan e aver denunciato i loro estorsori!


Salvatore Nuvoletta era un  govanissimo carabiniere ,appena vent'anni,fu ucciso dal clan schiavone per ritorsione;poichè una pattuglia di carabinieri tentando di fermare un auto a casal di principe spara all'auto ed uccide uno degli occupanti:mario schiavone il boss decise di uccidere il carabiniere che sparò,ed uccisero salvatore nuvoletta! durante il processo si è scoperto che il nome di salvatore nuvoletta fu fatto al boss da un maresciallo dell'arma della tenenza di casal di principe vendutosi al clan e che salvatore nuvoletta nel giorno del conflitto  a fuoco  non era in servizio!


Angelo vassallo sindaco di pollica ucciso per aver difeso il suo paese dalle mani dei clan amministratore pubblico onesto in un paese disonesto

E purtroppo la lista continua ed è lunga!

Il loro ricordo,il ricordo delle loro vite,delle loro insensate morti dovrà sempre vivere in noi insegnandoci tanto ogni giorno e facendoci sempre scegliere d stare dalla giusta parte quella del no ai clan e della legalità al primo posto! sono fermamente convinto che nelle scuole dovrebbero raccontare le loro storie,iniziare a far capire ai ragazzi ,sin dai banchi di scuola, la grande ferita che lascia la camorra e l'importanza delle nostre scelte nel quotidiano dalla più piccola alla più grande e di stare sempre e comunque dalla parte dell'onestà e della legalità. 

c'è monnezza e monnezza!

Mi dico sempre che non devo leggere queste merde di quotidiani italiani che sempre ci mostrano quanto il nostro paese sia nella merda più totale ma purtroppo molto spesso li leggo! L’immagine che dà la mia città oggi e cioè quella di una città pattumiera è solo l’apoteosi ma può benissimamente essere l’immagine di un paese completamente allo sfascio;tutto il paese è una pattumiera; e i rifiuti ,la vera monnezza,non sono i sacchetti ben visibili in questi giorni in ogni dove della mia città bensì le vere monnezze, i veri rifiuti, li troviamo che camminano ,spesso in giacca e cravatta, i veri sacchetti del nostro tempo sono umani e sono coloro che guardano schifati una coppia omosessuale in strada come se fossero diversi,malati,solo perché non consoni ai canoni educativi tradizionali e conformistici che ci hanno trasmesso,a cui ci hanno educato,come se tutti dovessimo seguire una regola conformata e chi non lo fa è “diverso”;sono anche coloro che guardando un cittadino straniero in metro o sul bus lo considerano “diverso”,si scostano, come se solo poichè è nato lontano dal nostro paese possa essere ladro,criminale, oppure trasmettere malattie ,o non so cosa, evitano quella che è semplicemente una persona come chiunque,anzi una persona migliore di tanti che vivono senza alcuna difficoltà mentre loro hanno visto condizioni di vita disumane e sfruttamento;molti vedono come ladro,criminale,coloro che sin dall’alba affollano le tante rotonde della periferia e della provincia per vendersi al caporale di turno per costruire i grandi e magnifici centri commerciali e negozi lussuosi,non rendendosi conto che i veri criminali oggi molto spesso girano non in bus ma in bmw! I grandi centri commerciali,i grandi negozi sfarzosi,le magnifiche boutique lussuose hanno visto il sudore di questi invisibili che noi odiamo.Ricordiamolo sempre quando passeggiamo per le lussuose vie dello shopping o nei magnifici centri commerciali,quelle sfavillanti pareti hanno visto il duro lavoro di queste persone ,che chiamiamo stranieri,a condizioni di sfruttamento disumano!
Voi ora vi starete chiedendo poiché parlo dei tanti senza nome che vivono nelle nostre città e vengono odiati da stronzetti senza cervello bè ne parlo poiché ho letto da “la repubblica” che la questura milanese ha avviato un indagine verso i medici che hanno prestato la doverosa assistenza sanitaria all’immigrato che ha protestato nei giorni scorsi sulla gru e ha avuto bisogno di soccorsi!
E così mi chiedo come cazzo sia possibile che una persona solo poiché nata in un altro paese oltre a subire odio,discriminazioni di qualsiasi tipo e sfruttamento a livelli disumani debba anche essere privata dei suoi diritti fondamentali sanciti anche dalla dichiarazione universale dei diritti umani,siamo arrivati addirittura a negare l’assistenza sanitaria a queste persone che arrivano nel nostro paese immaginando di trovare la fortuna tanto sognata,scappando da guerre morte e fame,ed invece trovano solo sfruttamento ed odio!
Ecco quei medici per quei grandissimi figli di puttana della questura milanese hanno aiutato l’immigrazione clandestina come se per curare una persona ci sia bisogno di distinguere la nazionalità o la condizione sociale! Questo è un grande schifo,questi che han fatto ciò sono le vere monnezze,le grandi e vere monnezze del nostro tempo!
Bè molto spesso si parla dei cumuli di rifiuti in strada ma la vera monnezza sono questi miseri individui che han pensato bene  che curare un immigrato è favorire l’immigrazione e bene allora do un messaggio alla questura milanese: indagate anche me e i tanti che la pensano come me e cioè che pensano che l’immigrazione non sia un danno ma una ricchezza!
Sogno un giorno in cui nelle nostre città non ci sarà odio razziale non ci sarà la distinzione tra chi è nato qua e chi là,non ci saranno più confini,non ci saranno più stranieri,ma semplicemente PERSONE!
Persone abbracciate gioiose sotto l’unico grande immenso bellissimo cielo della vita ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti ognuna diversa si ma per la sua individualità non certo per l colore della pelle,il paese di nascita,l’orientamento sessuale,le sue idee etc….!
tutti siamo diversi tutti siamo uguali tutti siamo parte della stessa unica razza: l’umanità;concetto che troppo spesso dimentichiamo!

la banalità del male

voglio inaugurare il mio blog con una riflessione sul quartiere in cui vivo e sono cresciuto e sulla società in cui viviamo e il male che la affligge nata da alcune parole di raffaele cantone tratte da "i gattopardi"!

“È certo che il consumismo aiuta la criminalità organizzata creando una massa di ragazzi pronti a tutto.Negli omicidi di giovanissimi camorristi mi ha sempre colpito l’abbigliamento delle vittime: venivano da famiglie poverissime,vivevano in tuguri ma si vestivano griffati da capo a piedi. Quelle griffe erano la ragione che li aveva spinti a diventare camorristi ,a uccidere e morire.
Se tu accetti l’idea di essere camorrista non per ottenere potere e rispetto ma solo per riuscirti a comprare una maglia più costosa e le scarpe più alla moda,per entrare nella discoteca da cinquanta euro e permetterti un tiro di cocaina allora si è persino banalizzata la scelta di diventare criminale.
Non c’è più una motivazione che non sia quella di inseguire oggetti fini a sè stessi.
La banalità del male è talmente forte che si diventa killer solo per un paio di jeans firmati”
Parole di Raffaele Cantone tratte dal libro dell’ex pm della dda partenopea “i gattopardi” appena pubblicato;libro nel quale l’ex magistrato narra come il vasto potere del clan ,che dominano la nostra terra, sia penetrato profondamente nel tessuto economico sociale politico tanto da non poter più essere chiaro un confine,la famosa zona grigia;i gattopardi così definiti da cantone sono proprio le nuove leve dei clan che oggi non hanno più la pistola in mano bensì lauree e prestigiosi curriculum; i famosi colletti bianchi,i professionisti,gregari del clan che si trovano negli uffici delle grandi aziende multinazionali etc… ed anche nei palazzi istituzionali locali e nazionali! Un libro molto bello e interessante che consiglio a tutti voi di leggere;cantone ci narra di come il potere dei clan sia mutato e quanto oggi il clan più che con la pistola lavora con l’economia,ci narra di quanto politica e clan siano legati ma anche sanità imprenditoria borghesia e i professionisti dei vari settori insomma di quanto i nuovi camorristi viaggino in auto di lusso giacca e cravatta e non siano solo i semplici spacciatori,la manovalanza;una vera lezione su come sia oggi  il potere camorristico e di quanto non sia identificabile mai bene la “zona grigia”!
Queste parole le ho volute riportare poiché mi hanno immediatamente colpito,ci ho molto riflettuto,sono dirette,concrete,vere,reali!
Io vivo a secondigliano e Tantissime volte da “fiore nel deserto”,cantone così definì chi come me è un cittadino onesto nel quartiere molto tristemente noto nel paese per la cronaca nera,ho visto che ai miei coetanei interessa un'unica cosa molto spesso e cioè arrivare a poter acquistare l’abbigliamento più di moda più costoso e null’altro!
Si cerca la felicità solamente in oggetti fini a se stessi,in modo molto banale,si cerca la felicità nell’abbigliamento più alla moda o il cellulare all’ultimo grido che hanno gli amici;la banalità vastissima e la fortissima mancanza di valori e di cultura questi sono forse i più grandi mali del nostro tempo!
 Vivendo ed essendo cresciuto a secondigliano Tantissime volte nel mio quartiere ho visto miei coetanei ,che di certo non provenivano da famiglie benestanti, girare con vestiti firmati e/o auto e/o moto di grossa cilindrata. Quell’abbigliamento molto costoso costa a quei ragazzi la cosa più grande che hanno: la loro dignità! Si poiché si vendono al clan per il fascino di potersi permettere il cellulare,il pantalone,le scarpe più costose che provenendo dalla povertà hanno sempre visto come irrangiungibili;si vendono innanzitutto la loro dignità ma soprattutto la loro vita;purtroppo molto spesso il lusso il rispetto il potere che han guadagnato vendendosi al clan e che suscita in loro grande fascino li porta in un'unica strada: o una vita in carcere o una morte giovanissima sulle strade del mio quartiere che troppe volte hanno visto il sangue.
io ho avuto una fortuna sicuramente nella mia vita e cioè quello di essere stato cresciuto da una famiglia di quelle che insegna innanzitutto che la felicità nella nostra vita non sta negli oggetti fini a se stessi! Non sta nel pantalone la maglia le scarpe  il cellulare l’auto o chissà che altro comprato magari passando sulla vita  altrui! No, la felicità sta nell’indossare l’abbigliamento che ci si può permettere,magari non alla moda, ma sicuramente indossato con grande orgoglio;la felicità sta nel sapere che ciò che abbiamo è frutto dei sacrifici, del sudore ,dell’onesto e sudato lavoro dei nostri genitori e non del sangue di vite spezzate per l’insaziabile sete di danaro che attanaglia la nostra società!
Cantone parla di ciò che io considero la più grande malattia di cui soffre la nostra società: la BANALITA’ DEL MALE! Riflettete su queste parole! Io ci penso molto spesso! Oggi la gran parte dei miei coetanei cresce senza alcun valore,allo sbando totale,il loro pensiero più grande è il potersi permettere il giubbino la scarpa o il pantalone che hanno gli amici e che è di tendenza!  qui i ragazzi crescono con un unico pensiero che è: se hanno la schiena dritta di andarsene,lasciare questo quartiere maledetto; se non hanno la schiena dritta e accade spesso purtroppo,si vendono al clan; e ci vuole poco quando non c’e’ alcuna opportunità;quando l’unica via che ti si presta dinanzi è quella del piegarsi al clan oppure ai tanti caporali di questo mondo del lavoro sempre più precario instabile e soprattutto introvabile! quindi anche la scelta di fare del male e addirittura ammazzare diventa banale,senza alcun valore,si ammazza per sentirsi potente,per sentirsi rispettato,oppure molte volte semplicemente per permettersi i vestiti griffati molto costosi e questo è il livello massimo dello schifo a cui è giunta questa nostra malata società! 
Tante volte vedo per il quartiere tanti coetanei in auto di grossa cilindrata e spesso penso che questo lusso che si permettono passando sulle vite altrui riempie un vuoto che hanno dentro e quindi per un po’ si sentono appagati felici  solamente per l’auto i vestiti il cellulare etc… ma poi alla fin fine non sono mai felici ma sono soli vuoti e prima o poi se ne renderanno conto;una felicita effimera che li porterà in un'unica strada: la foto in prima pagina sul giornale del loro giovanissimo corpo sull’asfalto ed il loro costosissimo giubbino griffato tanto sognato macchiato di sangue di quel sangue che loro han contribuito a spargere spesso senza rendersene conto!
Quei vestiti quelle auto non si rendono conto che sono impresse del sangue di loro coetanei uccisi per banalità;spesso premono un grilletto spezzando così la vita di un loro coetaneo che non conoscevano neanche minimamente solo per l’ordine di qualcuno, un loro coetaneo che magari se avessero vissuto in tutt’altro contesto sarebbero potuti essere amici ed invece  con quel proiettile sparato senza pensarci troppo ,anzi senza pensarci proprio minimamente,uccidono non una ma tante vite poiché quel proiettile non ammazza solo la vittima che resta sull’asfalto ma anche chi ha sparato e soprattutto dilania le vite delle famiglie di questi ragazzi che non si spiegano questo grande dolore!
 Io lungo gli anni si ho visto tantissimi coetanei piegarsi e rovinare la loro vita così facendo ma ho anche conosciuto molti secondiglianesi con la schiena dritta e con questa definizione intendo dire che è gente che non accetta il compromesso del guadagno facile,non accetta di vendersi,bensì accetta le dure regole del lavoro di questa merda di società e alzandosi all’alba si suda lo stipendio sulla propria pelle a condizioni al limite per la gioia di tornare a casa la sera magari si distrutto dal lavoro ma con l’orgoglio di abbracciare la propria moglie e i figli e mostrare loro l’esempio concreto della felicità!  Ed insegnano ai figli che magari non avrà il vestito firmato in quella famiglia ma in quella casa c’è qualcosa che nessuna cifra può acquistare: l’orgoglio e la dignità! Questo quartiere ti mostra le tante facce della vita;ho visto famiglie vivere nel lusso fottendosene di tutto e tutti senza un minimo di valori, senza rendersi conto che i sedili in pelle del loro costoso suv sono impressi del sangue dei ragazzi che spengono la loro vita a causa della polvere bianca che arricchisce pochi e ammazza molto! ma ho visto anche un padre piangere per non poter acquistare un regalo al figlio e quel padre magari non aveva l’auto nuova ma aveva la dignità che quelle famiglie nei loro fottutissimi suv neanche lontanamente sanno cosa sia! 
Stimo moltissimo l’ex magistrato Raffaele Cantone lo ritengo prima di tutto un grande uomo oltre che un grande magistrato e ho sempre creduto che per salvare la nostra terra prima che di grandi professionisti dell’anticamorra abbiamo bisogno di grandi uomini;abbiamo un gran bisogno di gente che viva il quotidiano con coerenza improntato ai valori della legalità e soprattutto dell’onestà;cercando sempre di porgerci quotidianamente la domanda “a camorra songh’io”, si poiché dal più semplice ,dal più piccolo al più grande, gesto e/o scelta nella nostra vita dobbiamo chiederci se è corretto se è dalla giusta parte!
Nella trasmissione vieni via con me fazio e saviano fanno l’elenco delle motivazioni per cui andarsene e restare ed io voglio concludere questa mia riflessione proprio in quel modo:
VADO VIA PERCHE’ QUESTO DESERTO LO VEDO SEMPRE PIU’ ARIDO
 RESTO PERCHE’ I FIORI PER CRESCERE HAN BISOGNO DI CONCIME E QUESTO CONCIME E’ LA CULTURA ED IO SOGNO UN GIORNO IN CUI I GIOVANI DEL MIO QUARIERE SPACCERANNO LIBRI NON QUELLA MALEDETTA POLVERE BIANCA CHE AMMAZZA LA VITA DI CHI LA VENDE E CHI LA COMPRA! E SONO CONVINTO UN GIORNO IL MIO QUARTIERE FIORIRA’ GRAZIE A CHI NONOSTANTE IL CONTESTO CREDE SEMPRE E COMUNQUE FORTEMENTE NELL’ONESTA’ E NELLA LEGALITA’!!!!!
p.s. purtroppo proprio mentre scrivo questa riflessione sul mio quartiere apprendo una dolorosa notizia, dal sito de il mattino leggo che una ragazza di soli diciassette anni di scampia rischia la vita a causa della cocaina;notizia del genere non è la prima che ricevo e purtroppo credo non sarà l’ultima, ma danno sempre un grande dolore poiché vedere una giovane vita spegnersi a causa di quella maledetta fottutissima polvere bianca non si spiega non si può trovare una motivazione una spiegazione a ciò; mai e poi mai si potrà trovare una ragione ad una morte così assurda così banale;la una morte non è mai giustificabile ma morire per una banalità così grande per una sciocchezza così proprio non mi sembra possibile! E nella mia testa ,ogni qualvolta leggo una notizia del genere o vedo ragazzi bucarsi tra le strade del mio quartiere,mi pongo sempre la stessa domanda a cui non so dare una risposta: ma come cazzo è possibile che nella testa di persone così giovani non ci siano sogni idee per il futuro la gioia il divertirsi con gli amici insomma ci sia talmente tanto vuoto che lo riempono con la droga e cercano il loro svago in quella maledetta polvere bianca che li porterà a spegnersi lentamente! Non mi sono mai saputo dare una risposta e mai penso ci sarà una risposta a questa domanda ma una cosa è certa finchè per le nostre strade vedremo ragazzi bucarsi allora non potremo dire di vivere in una società giusta,buona!

Ho imparato a sognare, 

che non ero bambino 
che non ero neanche un' età 
Quando un giorno di scuola 
mi durava una vita 
e il mio mondo finiva un po là 
Tra quel prete palloso 
che ci dava da fare 
e il pallone che andava 
come fosse a motore 
C'era chi era incapace a sognare 
e chi sognava già 
Ho imparato a sognare 
e ho iniziato a sperare 
che chi c'ha avere avrà 
ho imparato a sognare 
quando un sogno è un cannone, 
che se sogni 
ne ammazzi metà 
Quando inizi a capire 
che sei solo e in mutande 
quando inizi a capire 
che tutto è più grande 
C' era chi era incapace a sognare 
e chi sognava già 

Tra una botta che prendo 
e una botta che dò 
tra un amico che perdo 
e un amico che avrò 
che se cado una volta 
una volta cadrò 
e da terra, da lì m'alzerò 

C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò 

Ho imparato a sognare, 
quando inizi a scoprire 
che ogni sogno 
ti porta più in là 
cavalcando aquiloni, 
oltre muri e confini 
ho imparato a sognare da là 
Quando tutte le scuse, 
per giocare son buone 
quando tutta la vita 
è una bella canzone 
C'era chi era incapace a sognare 
e chi sognava già 

Tra una botta che prendo 
e una botta che dò 
tra un amico che perdo 
e un amico che avrò 
che se cado una volta 
una volta cadrò 
e da terra, da lì m'alzerò 


C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò  

over the sun is the future!!!!!!!

Benvenuti amici nel mio blog! Molti mi conoscono molti impareranno a conoscermi!

Qui troverete le mie idee i miei pensieri su questa stramba realtà che ci circonda!

Living over the sun tradotto in italiano è: vivendo oltre il sole! Ha molti significati per me questa frase! innanzitutto significa vivere andando oltre la banalità,oltre i soliti luoghi comuni; la mia amata città è stata sempre 
“a città d ’o sole” ma  purtroppo anche di tante altre cose e non si può ridurre ad una cartolina;bè io in questo blog voglio trattare proprio quelle tante altre cose, o sole e o mare vengono fin troppo trattati ora vediamo cosa c’è dietro o sole e o mare! 

Vivo sempre dando uno sguardo oltre il sole cioè come detto prima oltre la banalità ,i luoghi comuni,chiedendomi sempre il perché di tante cose che ci circondano! Con uno sguardo all’orizzonte

In questa nostra matta società uno sguardo oltre il sole,oltre l’orizzonte, aiuta a vivere meglio;credo fortemente che bisogna aprire la fantasia ,sognare,farsi trascinare dai sogni,dare uno sguardo sempre oltre la banalità del teatrino della quotidianità! Paulo coelho scrisse:

"E' proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante
io con questa frase mi ci identifico molto!
Non ho mai amato scrivere,raccontarmi,e sinceramente non so forse bene cosa mi abbia spinto a creare questo blog ma penso il modo migliore per viversi la vita sia proprio quello di prendere una strada con entusiasmo senza sapere magari dove ci porterà ma scoprendolo pian piano!