giovedì 27 settembre 2012

fughe


Fughe...
Si fugge da case troppo strette per anime volanti
si fugge da radici che ci attorcigliano
si fugge da un tempo wrong
si fuggono sguardi
si fugge dalla staticità
si fugge dall'ordinarietà
si fugge dai conformismi
si fugge da aule vuote d'anima
si fugge da paesi martoriati da quaquaraquà
si fugge da sbagli
si fugge da 'ieri' amari
si fugge da interrogativi
si fugge da problemi
si fugge da responsabilità
si fuggono limiti
si fugge da chi, si fugge da cosa, si fugge da sè...
si prendono scale, si affrontano limiti,si vincono sfide...


ph. Peppe Iovino

mercoledì 26 settembre 2012

Marco Travaglio al soas


 Un centinaio di studenti affollavano l'aula del Soas campus ieri pomeriggio, in gran parte italiani ed anche qualche Inglese. Riempivano ogni centimetro dell'aula tanto che fu allestita un altra aula con la diretta streaming.
Volti pieni di interrogativi cui cercavano risposte che non esistono, volti pieni di rabbia non affatto, spesso, per il proprio paese che nel bene e nel male è come la madre che può farci piangere pure tanto ma è pur sempre la nostra radice e, lontani, una lacrima scorre comunque per lei, ma rabbia verso quei buffoni che han portato il nostro bel paese nel baratro.
Ragazzi e ragazze d'ogni età e differenti esperienze e provenienza sociale che guardano al loro paese con occhio al contempo distante e vicino colmo di rabbia per il presente e speranza per il domani, che attraverso l'incontro con Marco Travaglio guardano e discutono sui probabili futuri cambiamenti e che dalla discussione cercan risposte su come sarà domani la loro madre che nonostante tutto come tutte le madri si ama, terra da cui, spesso, non sono fuggiti ma sono stati cacciati da quei quaquaraquà che qui la traduttrice tradusse per gli Inglesi 'strange characters' persone strane, qui i nostri politicanti sono intraducibili, questo dice tutto per tanti versi.
Questa è la sensazione che ho avuto partecipando alla discussione ed ascoltando i tanti calorosi interventi degli studenti, spesso sfoghi colmi di rabbia, interrogativi, amarezza e speranza, considerazioni sul nostro paese visto da lontano, il suo ieri che li ha portati qui, l'oggi su cui riflettere ed il domani da costruire migliore.
Da una ragazza ingegnere ad un medico che han visto le solite troppe porte chiuse in faccia e qui una carriera spianata semplicemente dal talento e dalla passione, ad una ricercatrice che in casa faceva corse ad ostacoli e qui porta avanti le sue ricerche col valore che meritano, ad un economista partita anche lei con un pizzico sul cuore e da lontano riflette sulle condizioni del 'made in italy' nel mercato globale allo stesso tempo così diffuso ma così provinciale, ad un ragazzo che studia cooperazione internazionale che chiede al vicedirettore de 'Il Fatto' se e dove vede il nostro 'Hollande' e Travaglio con la sua solita grandiosa ironia risponde che basterebbe anche un Sarkozy per migliorare per come siam messi, a Martina che studia giornalismo e si chiede se nel nostro paese ci sia qualche spazio per voci di verità, ad infine una ragazza appena 19enne che riflette su come e perchè si parta e concluse: Non è giusto, non è giusto...