mercoledì 11 gennaio 2012

lo spettro di una nuova guerra nei nostri quartieri

Nella zona nord di Napoli torna l'incubo di una nuova faida.
Durante l'anno 2011 da poco conclusosi spesso purtroppo abbiamo dovuto contare numerosi agguati camorristici nella zona. Tutti gli esponenti di spicco del'area dei c.d. 'scissionisti' sono in carcere, saltano gli equilibri e quindi vecchi gregari di secondo piano e nuove leve giovanissime scalpitanti di prendere potere mettono mani alle armi per ridefinire gli assetti criminali della zona.
Tante lenzuola bianche han ricoperto spesso purtroppo le nostre grigie strade senza dimensione e senz'anima.

Il 2011 si è chiuso con un lungo conto ed il 2012 si è appena aperto purtroppo con ben quattro morti in appena qualche giorno. Giovedì 5 ucciso a Giugliano, rosario tripicchio, 31 anni, domenica notte in un auto data alle fiamme in una strada tra Scampia e Melito sono stati rinvenuti i due cadaveri di Raffaele Stanchi e Luigi mondò, rispettivamente Stanchi è ritenuto dagli inquirenti un esponente  in ascesa degli scissionisti.
Stamane altra notizia di morte, altro agguato nel giro di un giorno, ucciso a Melito in via Umbria Patrizio serrao, 52 anni, pregiudicato legato agli 'scissionisti'.

Dopo i tanti arresti di esponenti di vertice degli scissionisti il clan non è più unito sotto il dominio di un unico capo che tiene le redini ma è diviso in tante fazioni che di fatto operano autonomamente.
Saltano gli equilibri e si torna a vedere agguati quotidiani per ridefinire gli assetti criminali.

L'ipotesi più accreditata secondo gli investigatori, che in queste ore stanno cercando di inquadrare questa serie di agguati susseguitisi, è quella di una ridefinizione degli assetti criminali dei clan della zona, una faida all'interno dei c.d. 'scissionisti', un gruppo di giovani che prendono le armi scalpitanti di allargare il proprio dominio, in particolare, secondo gli investigatori, avrebbe avuto inizio tutto dalla piazza di via vanella grassi nel cuore del centro storico di Secondigliano con l'intenzione di allargare il proprio potere verso il rione Berlingieri.
Altra ipotesi su cui si muovono gli inquirenti è quella di una frattura tra esponenti della vecchia e nuova guardia, storici esponenti legati agli abbinante, ai pariante ed ai marino cui non va di obbedire al giovanissimo ras mario riccio, genero ed erede  del boss cesare pagano detenuto, ed ai suoi coetanei.

Il rischio maggiore è che si ritorni in questi quartieri a vedere omicidi quotidiani, lo spettro di una nuova guerra aleggia sulle nostre grigie strade dopo ogni notizia di agguato, il timore maggiore è quello di un ennesima vittima innocente, la speranza maggiore è che presto si inizi a recuperare il senso della parola vita.
...Ed allora spera non dice spara...
 e si ritira da quella frontiera con una rosa sbocciata nera e una divisa d'umanità..
.... e allora spera non dice spara.....

Incontrando Davide Cerullo: Ali bruciate che battono verso un cielo d'umanità

Arrivo alla vela celeste di Scampia e lo trovo che è in porta che gioca a calcio con i bambini in un campetto 'arrangiato' nello spazio di terra fuori l'enorme grigio palazzone.
Mi accoglie subito con grande disponibilità, resto a chiacchierare con Davide Cerullo qualche ora, da che era pomeriggio lascio Scampia che si è fatto sera, è stato un incontro bellissimo, una gran bella chiacchierata di grande intensità umana.
Ne ho realizzato una video intervista che è sul nostro canale youtube di 'Wrong!'.
Ho trascorso con lui qualche oretta bellissima, abbiamo fatto una lunga chiacchierata emozionante, nella quale partendo dal suo vissuto abbiamo parlato delle difficoltà, dei disagi, dei problemi e delle speranze del quartiere più raccontato d'Italia che è 'sulla bocca di tutti e nel cuore di nessuno' come afferma lo stesso Davide: 

Abbiamo toccato tante tematiche di grande importanza e di cui si parla tanto e spesso da tanti pulpiti con una certa superficialità, ma con Davide che a Scampia ci è nato,vissuto, morto e rinato, ne ha visto l'abisso e la bellezza umana, guardiamo a tali temi nel profondo per capire e riflettere.
Parliamo dei problemi del quartiere, dei disagi di chi vive in quei grigi grossi palazzoni senza alcunchè, ostaggi di uno stato troppo assente ed una camorra troppo presente.
Così come parliamo della bellezza umana che riempie allo stesso modo le vele, i tanti volti senza voce di quella parte sana che all'alba ogni mattina va a lavoro 'a piedi, spingendo una vespa, perchè non parte, perchè han solo quella e magari non va neanche tanto bene-afferma Davide- e spingono, spingono, spingono  per mettere in moto e tenere accesa quella loro dignità che li rende persone liberi, poveri ma liberi'.
Ed anche ovviamente delle speranze per un domani di riscatto che Davide vede ogni giorno negli 'occhi che interrogano' dei bambini che vede ogni giorno alla vela celeste in cui è cresciuto, bambini che rischiano in quel grigio torpore di prendere come lui la strada sbagliata cui cerca di far 'guardare oltre' il grigio di questa realtà verso un cielo più azzurro d'umanità per costruire assieme il domani colorato di questo quartieri.

Davide è stato sin dall'adolescenza per anni un affiliato dell clan di lauro, ha spacciato, è stato in carcere, ha subito un agguato in cui ha visto in faccia la morte come si suol dire, e da quelle stesse grigie strade senza dimensione e senz'anima è rinato, ha iniziato a vivere scoprendo che la sua vita, che stava spegnendo, perdendo avendo avuto solamente la strada maestra, poteva avere un grande valore come tutte/i, con lui parliamo del suo perdersi e ritrovarsi, di ciò che  manca e ciò che serve ai nostri quartieri così come del senso della vita, della bellezza, della libertà, della schiavitù dei sistemi di potere.

Oltre Davide Cerullo giovedì ho avuto l'immenso piacere di conoscere anche Davide Giuliani, un ragazzo di appena 17 anni di Pesaro, che nutre grande interesse per il tema dell'antimafia sociale ed ha voltuo venire alla vela celeste di Scampia a trascorrere le sue vacanze natalizie, cosa vuol fare nella vita? bè ... il magistrato, ed, aggiunge Davide, ovviamente al sud per aiutarci a liberarci del cancro delle mafie che ,e lui ci crede fortemente, con la responsabilità e l'impegno di tutti verranno sconfitte''.
La parte più bella dell'Italia del domani che ha tanta voglia di non fermarsi alla banalità ma guardare oltre.


Insomma ritagliatevi un oretta di tempo ed ascoltate attentamente quest' intervista ricca d'umanità, ne vale la pena, tutta da ascoltare attentamente per guardare nel profondo, capire per riflettere.
Un incontro bellissimo, che mi ha arricchito molto, voglio concludere con la frase stupenda che ha scritto Rosario Esposito La rossa in Scampia Trip:
'...Sono le vele che dolcemente navigano sulle acque del diluvio milionario. A bordo ci sono i bambini di Scampia, migliaia di bambini con i sorrisi stampati sul volto, che guardano l'alba, il sole che sorge.'

lunedì 2 gennaio 2012

Chest è a terra nost

All'inizio del 2010 non sapevo neanche lontanamente cosa fosse una discarica, nel pieno della crisi rifiuti, spinto dalla voglia di capire, vidi 'biutiful cauntry', non sapevo nulla a quei tempi della devastazione enorme che ha subito la nostra terra in decenni di suoi figli pronti ad ucciderla immersi in stupidità ed avarizia e tanti altri figli indifferenti sordi al suo grido d'aiuto.
Ad ogni scena rimasi attonito dinanzi lo schermo. La voce rabbiosa ma sopratutto appassionata di colui che per me all'epoca era uno sconosciuto e poi nel corso del tempo ho conosciuto e stimato tantissimo, gridava perfettamente tutta la rabbia fortissima di un popolo che è passato da 'terra felix' a 'gomorra'.
La voce che gridava forte l'indignazione e la dignità della nostra terra, che penetrava profondamente dentro l'animo dello spettatore e mi faceva sentire colpevole per non aver, fino a quel momento,  ancora mai pensato 'chest è 'a terra mia e nun è giust ca a massacrn..' era del grande Raffaele del Giudice.
Era gennaio 2011 vedendo quelle scene per la prima volta i miei occhi videro il dolore della mia terra, la distruzione totale subita, dove anche la morte perde valore umano e diventa statistica, il mio udito ascoltò quella voce che gridava con enorme passione ed amore per la propria terra 'è 'a dignita ca nun tenimm', in me prese vita una gran voglia di capirne, di alzare lo sguardo su queste tematiche e così a fine febbraio, dopo poco più di un mesetto, mi misi in auto e decisi che quella mattina l'avrei passata a taverna del re.
Oggi torno a pensare a quella voce poichè con enorme piacere leggo la notizia che Raffaele Del Giudice è stato nominato neo presidente dell'Asia,l'azienda municipalizzata di igiene urbana della mia città.
Sono certo che Napoli e noi Napoletani non potevamo desiderare di meglio.
Penso che Raffaele Del Giudice, persona che da decenni s'impegna con grande competenza, sporcandosi le mani sul campo, e grande amore e passione per la propria terra, nel denunciare il martirio della nostra terra e nel sensibilizzare le prossime ed attuali generazioni verso l'indignazione e sopratutto nell'alzare lo sguardo, sia la persona migliore per trainare i napoletani verso un esemplare svolta.
La grandiosa forza umana di Raffaele Del Giudice unita al suo grande amore ed alla sua grande passione per la difesa della nostra terra oltre che la sua grande competenza son certo che saranno il motore perfetto per guidare la mia città verso un epocale cambiamento. Un uomo che più che le parole mostra i fatti, più che negli uffici sta nelle strade.
Ed allora felicissimo di augurarle BUON LAVORO PRESIDE'..
Spero che sempre più cittadini partenopei cambino mentalità e facciano propria la frase 'Chest è 'a terra mia e nun è giust....'