sabato 23 luglio 2011

Ode al giorno Felice - Pablo Neruda

Oggi mi sento così...


Ode al giorno felice 


Questa volta lasciatemi
essere felice,
non è successo nulla a nesuuno,
non sono in nessun luogo,
semplicemente
sono feice
nei quattro angoli
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.

giovedì 21 luglio 2011

Di ritorno da via d'amelio

Di ritorno da via d'amelio qualcuno mi ha scritto chiedendomi quando avrei scritto il mio racconto... non penso siano esprimibili tramite la scrittura le emozioni straordinarie,bellissime,immense, provate in questi giorni a Palermo, e quindi no, non sono capace di raccontarlo direi, se vi aspettavate il mio dettagliato raconto vi deludo, non posso, e comm se fa,io non ne sono capace!
Posso solo dire...
... A via d'amelio...
Dinanzi quel cancello al civico 19 di quella piccola stradina di Palermo, ho capito perchè sul suo cadavere si intravedeva il suo ineffabile sorriso, guardando quella grande, bellissima unione di voci, cori, grida, silenzi, emozioni, cuori, lacrime ho capito che.. 'Paolo li hai davvero fottuti tutti!

Ho visitato Palermo e penso sempre più che ha tantissime similitudini con la mia città, dal ponte della nave guardavo allontanarsi la città siciliana e le davo il mio arrivederci tornando verso Napoli con la speranza che Palermo e Napoli possano presto riscattarsi assieme....

sabato 16 luglio 2011

go to Palermoooooooooooooooooooooooo​oo! lì dove si vide la parte più buia di questo paese, lì dove martedì batteranno vivi,forti più che mai i cuori dell'italia più lucente e splendente che mai, l'italia migliore, quella che si alza ogni mattina e si ricorda che è sempre troppo tardi perchè ci si deve sempre alzare 'due ore prima, per fottere il mondo'!! Paolo vive!, ora più che mai!!

venerdì 15 luglio 2011

e domani sera a quest'ora sarò in nave, che sarà in navigazione verso Palermo, non vedo l'ora di metter piede nella città siciliana così uguale alla mia, con così tanti stessi problemi, disagi,dificoltà, mali, ma sopratutto bellezze e la tanta voglia di riscatto, di rinascità, lì dove Caponnetto disse 'è finito tutto', lì dove 'l'italia migliore' vuol far ri iniziare tutto! lì

Na rottur e cazz...

Ci stanno i Giornalisti-giornalisti e i giornalisti-impiegati e troppi in quest'odierna Italietta hanno scelto la seconda categoria, è semplice,facile, la prima invece no, lì c'è il peso della responsabilità,il peso della scelta, 'na rottur e cazz'! Oggi ci sono tanti cani, a cui piace fare i cani, correre dietro al bastone e non pensare che potrebbero cambiare. E questo nostro paese sta naufragando per troppi che abdicano la scelta. Ci sono troppi 'impiegati'. Ci penso spesso.

giovedì 14 luglio 2011


Questa scena la guardo spesso, è di una bellezza immane e secondo me esprime benissimo la nostra realtà odierna.
 E tu ch vuò fa Giancà? nessuno dei due, nè il padrone nè il cane..., io voglio fare il giornalista. Giornalista-Giornalista! Per questo era un grande, grandissimo uomo, uno di quelli di cui tanto necessita quest'italietta oggi,direi.
In quest'italietta non si sceglie più, nessuno vuol scegliere! no,! 
Ci sono padroni e sopratutto tanti cui piace fare i cani! Tanti,troppi cani. 
Cani a cui piace fare i cani. 
I giornalisti-giornalisti sono molto rari, E' semplice fare gli 'impiegati'... non c'è il peso della responsabilità,   ci sono troppi cani che corrono dietro il bastone e gli piace pure. 
Per quell'inchiesta sugli affari dietro gli ingenti fondi giunti in campania per il terremoto dell'80 Giancarlo Siani ci morì ,senza pensare se gli conveniva o meno! 
Oggi spesso mi chiedo dove siano odierni Giornalisti del genere, mhà, chissà, di certo penso ce ne siano, ma chissà dove. Rari,quasi introvabili.
Lui non aveva la scorta, non stava nei salotti, no,  girava per le strade di cui scriveva ed aveva ogni giorno davanti gli occhi ciò di cui parlava, 25 anni, ucciso sotto casa, ucciso per la sua voglia di scrivere, scovare e raccontare il malaffare, oggi in quest'Italietta dei tanti,troppi che pensano 'chi te lo fa fare'  magari  gli avrebbero detto Gancà ma chi t'ò fa fa... 

Il lusso,il vuoto ed il domani.

Via cupa dell'arco è un'anonima stradina parallela al corso secondigliano, nel cuore del centro storico di secondigliano, tra la storica piazza zanardelli ed il noto rione dei fiori,tra vicoli e vicoletti,piccole stradine ed antiche piazze.
Qui tra schiere di antichi palazzi, bassi, decadenti, con i segni del tempo, c'è una villa che si distingue per essere quella che spicca, la più alta, la più grande, la più nuova,lucente,una villa nuova, sfarzosa, tra le tante antiche costruzioni con i segni del tempo il neoclassico sfarzoso si fa spazio e si fa notare tra questi vicoletti anonimi. Si fa notare perchè si deve far notare, doveva sottolineare il potere del capo, quella abitazione di ben 600 mila mq, quel lusso che è tappezzato delle giovanissime vite di tanti ragazzini, quella villa ieri mattina è stata sequestrata dai carabinieri su decreto della dda.
dalle indagini emerge che GIGGIN 'A PURPETT INCONTRO' GIGGIN 'O DRINK PIU' CHE UN INDAGINE UN MENU' MANGIA E BEVI WUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

domenica 10 luglio 2011

Amici che leggete il mio blog vi invito a leggere The United Press, un nuovo formidabile blog appena nato su cui ho scritto un articolo appena pubblicato,sull'ultimo agguato di venerdì pomeriggio a via ghisleri, 'Un altro lenzuolo cala torna l'incubo di una nuova guerra '.
The United Press: un nuovo bel progetto, uno spazio di comunicazione,informazione, ed approfondimento della realtà che ci è attorno.   GO RAGA: http://theunitedpress.wordpress.com

sabato 9 luglio 2011

Chiedersi come mai, solo chiedersi come mai...

Un altro blitz, l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo,qualche decina di persone arrestate, un altra piazza smantellata ...per qualche oretta, per poi tornare come sempre...  Avete letto no??!!!
Un altro morto,l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo, un altro nome che si aggiunge alla lunga lista in attesa del prossimo, Avete letto, no?!!!
Vite finite dietro una sbarra o sotto un lenzuolo bianco,
Vite che non hanno peso, non hanno valore, per tanti,troppi.
Notizie per qualcuno, o per tanti direi, sono solo e semplicemente notizie, cronaca, tutto qua.
Chissà se qualcuno, sdraiato sul comodo divano, osservando da lontano una realtà che conosce solo tramite lo schermo del tg, e su cui ha sempre troppa voglia di sentenziare senza capire bene sino in fondo, avrà pensato cosa abbia portato quella trentina di persone a trovare il loro 'mestiere' nella piazza di spaccio.
Forse pochi,pochisimi, chissà.. o forse magari se lo chiederanno al prossimo blitz.
O magari qualcuno avrà anche festeggiato il blitz senza ragionare e capire che il domani per quelle vite era,è e sarà lo stesso schifo di sempre. Qualche arresto non migliora nulla se non cambia altro, se non mutano le condizioni che hanno portato quella trentina di persone a buttar via la loro vita così, nelle piazze di spaccio.
Gli arresti non dovrebbero far festeggiare, penso, ma far riflettere.
Ci si dovrebbe porre degli interrogativi, lo avete mai fatto, vi passa per la testa, ci avete pensato mi chiedo...
Chiedersi come mai, solo chiedersi come mai...

Quelle vite,quella trentina di vite,le vite di migliaia di ragazzi che cercano il loro domani  nelle pioazze di spaccio abbagliati da lustrini del clan potevano e possono essere salvate ma per molti,troppi, quelle vite non valgono niente.
Frutto di una società malata che tende a criminalizzare,ghettizzare.
E pronti, mìopi, a sentenziare mentre un altra cella si apre, un altra si chiude, altri occhi guardano il loro domani vedendo sbarre all'orizonte, ed altri occhi si socchiudono sotto l'ennesimo lenzuolo bianco che cala.

Una mia semplice riflessione, ci riflettevo stamane leggendo notizie qua e là, poi apro facebook e leggo il messaggio della pagina (R)ESISTENZA ANTICAMORRA mostra il volto più umano del blitz che tra i tanti paroloni i giornali trascurano. Chi legge spesso il mio blog sicuramente sa cos'è (R)esistenza anticamorra. E' un associazione di lotta alla camorra che opera sul piano sociale, a Scampia. Sino qualche tempo fa portava avanti vari importantissimi progetti volti a salvare i minori a rischio, adolescenti molto giovani, con genitori che lavoravano nell'indotto delle piazze di spaccio. Un gruppo di questi ragazzi, adolescenti a rischio, seguiti dagli operatori sociali di (R)esistenza erano sottratti alla piazza di spaccio passando qualche ora studiando, giocando, e facendo svariate attività con loro volte a mostrargli il domani migliore.
I ragazzi di (R)esistenza non avevano una sede in cui portare avanti le loro attività, quindi ne fecero varie volte richiesta al comune, ma non ebbero alcun ascolto visto che ,penso, serve, tanto ed a molti, un serbatoio di vite sotto scacco. Non avendo la sede dopo qualche anno dovettero abbandonare le loro attività.
Qualcuno non volle continuasse.  Voglio riportavi quel messaggio e sul quale vi invito a riflettere...
''ennessimo blitz nelle "case dei puffi" di scampia con 24 arresti... 4 di quei ragazzi facvano attività con noi, abbandonammo le attività per mancanza di una sede idonea... Arrestate anche la vecchia giunta comunale e il sindaco iervolino!''

Con l'auspicio che Scampia possa ben presto essere nota non tanto per le case dei puffi ma per la casa della Resistenza, anzi meglio.  'Casa Felice'   .... ''pè pittà 'a cuscienza e stu munn''



P.s. vi sarete chiesti quasi sicuramente il perchè quella R tra parentesi di RESISTENZA, lo spiega Ciro in 'Scampia Trip' parlando di come nacque l'associazione, (R)esistenza sta per resistenza ed esistenza, poichè è fondamentale tornare ad ESISTERE ancor prima di resistere.
Ed allora torniamo ad esistere in quest'Italietta dai troppi spettatori e ai pochi protagonisti iniziando col porci più spesso delle domande, degli interrogativi, cercando di capire nel profondo, chiedendoci le ragioni, chiedendoci motlo spesso il perchp di un qualcosa...
Chiedendoci come mai...

venerdì 8 luglio 2011

Il deserto può fiorire

Stamane chiacchierando con un'amica, parlando delle condizioni del quartiere,le problematiche sociali, chiacchierando circa l''impegno per migliorare e altre belle cosucce del genere, ad un certo punto le mie orecchie sentono per l'ennesima volta quella frase, 'sai io ho anche pensato di andar via da qui...'
Ah! e quante volte ho sentita la stessa frase,gli stessi pensieri.
Premetto che questo post non vuol essere una critica verso alcuno, è solo una mia considerazione che ritenevo giusto condividere, anzi certe volte capisco anche per certi versi chi abdica e decide di andar via. Non voglio giudicare alcuno.

Ogni qual volta, le tante volte, sento quella famosa frase, la voglia di lasciar tutto, andar via, lasciare la tempesta per cercare sponde più sicure,mi scattano alcuni interrogativi.
Ed allora riflettendoci, e pensando che sicuramente son tanti quelli che pensano 'ma chi me lo fa fare di pensare a lottare per migliorare, la vita non aspetta, andiamo via', mi è sorto spontaneo scrivere qualche rigo a tutti coloro i quali ogni qual volta vedono situazioni problematiche pensano che non ci sia nulla da fare e che la soluzione sia andar via.
Ed allora vorrei rivolgermi a chi pensa sempre e solo ad andarsene, voglio rivolgermi a voi con l'umiltà d'un ventenne che magari della vita non avrà capito un cavolo e quindi spara cavolate non so,o magari di uno che ha troppa voglia di o magari di un illuso non so. ,Ma ci tengo tanto a dirvelo e forte e chiaro.

A voi che ogni giorno siete pronti subito a scoraggiarvi e pensare sempre e solo ad andar via
Qui ci siamo nati, non abbiamo scelto,ci siamo trovati qui. Siamo figli di questi quartieri ed i figli non abbandonano la madre neanche quando li fa arrabbiare, se tutti i fiori nel deserto van via cosa resta rifletteteci? Solo sabbia .... solo sabbia!
Ed a me non va proprio assolutamente di vedere il luogo che nel bene e nel male mi ha cresciuto, in cui ho vissuto, sono maturato, ho riso,ho pianto, ho gioito, ho visto gente ammazzarsi per nulla e gente ammazzarsi di 'fatica',ho visto la violenza e la dignità, ho visto uomini che non valgono niente credersi potenti e uomini di grande valore insegnare l'umiltà, divenire totalmente sabbia.
Penso che se nel deserto si coltiva bene, se ci si mette con la 'capa tosta' e se questa capa tosta la si tiene sempre e comunque bene alzata, alta, con determinazione,tenacia e costanza, non so quando ma son certo prima o poi vedremo dei bei alberi.. altro che fiori!

Pensateci quando vi vien voglia di andar via.
Ed allora mi rivolgo a voi concittadini e vorrei dirvi:
Pensateci, Cosa ne sarà di questi quartieri se tutto il bene abdica, lascia spazio al male, cosa ne sarà ..
Facile lasciare, ma chiedetevi sempre prima cosa ne sarà e cosa avrebbe potuto essere e cosa avreste potuto fare.
Cosa ne sarà se van tutti via quelli che ogni sera non smettono mai di indignarsi nel sentire il rombo dei fuochi d'artificio e non assuefarsi e vederli come normalità, se lasciano tutti quelli che ogni giorno immaginano una nuova realtà, se van via tutti quelli che non smettono mai di chiedersi il 'perchè' ed interrogarsi vedendo vite spezzate trra strade senza fine e senz'anima immerse tra siringhe e lampeggianti.

Se abbandonate vostra madre anche se vi fa arrabiare non potrete non piangere quando qualcuno le farà del male, ed allora allo stesso modo non potete credervi assolti no, ma complici quando da lontano vedrete al tg  la vostra terra madre ferita e magari vorrete tornare, o magari vi accoderete alla fila di coloro che si divertono a passare il tempo a sentenziare sena chiedersi cosa avrbebero potuto fare per migliorare, complici d'un domani che costruiamo oggi.
Il deserto può fiorire, col concime ....GIUSTO!
Nun v'ò scurdate... e aizate sti cap!

martedì 5 luglio 2011

Con il cuore in via d'amelio...

'Dillo, se tu ne sai qualcosa adesso devi dirlo...' canta Daniele Silvestri nella sua canzone 'l'appello' in cui si immagina voce di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, alla ricerca della verità, del capitolo finale e più oscuro di quell'ormai ben nota agenda rossa.
Da vari anni Salvatore ed i meravigliosi ragazzi/e del 'Popolo delle Agende Rosse', in occasione dell'anniversario della morte di Paolo, si ritrovano in via d'amelio in presidio per chiedere verità e giustizia.
Quest'anno sarà il diciannovesimo anniversario da quel 19 luglio 1992 in cui fu ucciso un uomo giusto, per amore di questo nostro cavolo di paese che amava così tanto da voler cambiare e diede per esso ciò che di più grande e prezioso poteva dare: la vita!
Per questo nostro paese sbandato Paolo Borsellino cercava giustizia e lavorava alacramente in questo senso,con grande impegno,ogni giorno dando tutto se stesso, trascurando anche la sua famiglia, i figli e svegliandosi all'alba,alle 5 del mattino, per fottere il mondo con due ore di anticipo come egli stesso diceva.

Tra fatti e parole...l'abisso! le assurdità dei media e le forze del DISordine

Ad un manifestante catturato che era su di una barella in attesa di essere trasferito d'urgenza in elisoccorso in ospedale per le gravi condizioni in cui versava dopo essere stato pestato ferocemente da oltre una decina di agenti, hanno addirittura spaccato il naso con un tubo di ferro del cantiere.
Oltre che avergli versato in faccia un bicchiere di urina,e gli hanno anche ripetutamente sputato in faccia più volte. Lo hanno a dir poco massacrato, neanche con un ergastolano condannato per vari omicidi, o per qualche mafioso di vertice che ha sciolto le persone nell'acido, gli agenti usano tale trattamento, ma per un semplice manifestante si.
Massacrato, pestato ripetutamente, gli hanno spaccato tutte le ossa,sputi e per finire han preso un tubo di ferro di quelli del cantiere e gli hanno rotto il naso, per completare l'opera.
Queste sono le forze dell'ordine, o quelle che i giornalacci nostrani hanno l'ardore di definire tali. Per fortuna oggi c'è internet, in poco si può fare un video, si può portare a tanti la testimonianza diretta di ciò che è successo e quella importante testimonianza,quel video, i tanti video giunti dalle voci dirette di chi domenica era in Val di Susa, parlano molto più di tante parole sparate al vento.