venerdì 30 dicembre 2011

da via medina a piazza viminale passando per miano

Giovedì 30 giugno la notizia bomba, la notizia clou di quest'anno, irrompe su tutti i siti giornalistici, tv ,cellulari, radio e che dir si voglia.
Operazione della Dia in città in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare della Dda partenopea, blitz anticamorra: riciclaggio e usura.
Sequestrati oltre un centinaio di milioni di euro sparsi su oltre centocinquanta conti correnti, di cui 30 milioni in contanti, soldi frutto delle attività criminali dei clan della periferia nord di Napoli.
Arrestati i fratelli Iorio, nota famiglia imprenditoriale della borghesia partenopea, sequestrate le loro società, oltre una decina di attività di ristorazione, tra cui alcune molto note a via Partenope.
E quella calda mattina d'estate partenopea gli agenti della dia bussarono anche alla porta del capo della squadra mobile della questura partenopea: Vittorio Pisani.
I magistrati della dda della procura napoletana, Amato e Parascandalo, titolari delle indagini sulle attività di riciclaggio per conto dei clan della periferia nord, spiccano la misura cautelare del divieto di dimora a Napoli per l'ex capo della squadra mobile.
Pisani è indagato per il suo rapporto d'amicizia con Marco Iorio, finito in manette con l'accusa di di riciclaggio per conto del clan lo russo.
 E' accusato di essere a conoscenza dell'attività di riciclaggio di Iorio e non solo non aver fatto nulla di quanto in suo dovere per reprimere il reato di cui era a conoscenza, ma anche aver avvertito il titolare del 'regina margherita', con cui era in solidi rapporti d'amicizia, delle indagini e del contenuto di alcune informative redatte dal suo stesso ufficio a suo carico.
E' accusato anche, come da riscontro delle intercettazioni, di aver parlato all'imprenditore amico arrestato di una strategia difensiva e modi per sviare ai sequestri gli ingenti fondi.
Inoltre è anche accusato di essersi speso per far ottenere a Bruno Potenza, contrabbandiere ed usuraio, finito in manette anch'egli quel 30 giugno, alcune autorizzazioni.
Le indagini si sono chiuse qualche settimana fa, l'ex capo della squadra mobile di Napoli è stato rinviato a giudizio dal gup Francesca Ferri che ha accolto appieno le richieste dei pm.
Il processo, che vede 17 imputati tra cui, oltre il vicequestore, i fratelli Iorio con l'accusa di riciclaggio e la famiglia Potenza con l'accusa di usura inizierà il 24 gennaio.
I pm hanno indagato sull'ex capo della squadra mobile in quanto ha fatto rivelazioni su di lui l'ex storico boss lo russo dell'omonimo clan di Miano.
Salvatore lo russo è stato per decenni uno storico capoclan dell'alleanza di secondigliano, è stato arrestato nell'agosto 2007,guarda caso dai carabinieri, e da novembre 2010 sta collaborando con i magistrati.
Ha fatto molte rivelazioni circa l'operato di Vittorio Pisani con cui ha avuto rapporti sin dalla fine degli anni 90,    di lui ha tralaltro detto: ' la paura che provo non è da meno, sono consapevole della sua potenza, temo il vicequestore Pisani più di cento camorristi- ed ancora- a lui regalavo casse di champagne'.

Penso che sarebbe l'ora che tanti 'giornalisti-impiegati-lacchè' cui tanto piaceva, e purtroppo a molti piace ancora, titolare sul 'superpoliziotto stana latitanti' trovino il tempo tra una leccata e l'altra di titolare smettendola di osannare il poliziotto rinviato a giudizio: 'pisani a processo con gli amici iorio e potenza', 'lo russo: pisani ha arrestato molti latitanti,tra cui il ras bocchetti, per merito mio, quale contropartita per il boss?'!

L'ex capo della squadra mobile di Napoli, che dopo il divieto di dimora fu non solo non sospeso dal servizio ma addirittura spostato ad incarico di maggiore rilievo, passando da via medina a piazza del viminale, a dirigere lo sco, il servizio centrale operativo, andrà quindi a processo accusato dei reati di: abuso d'ufficio, favoreggiamento, falso, rivelazione di segreto investigativo, un bel poker!!

P.s. post che scrissi proprio quella mattina di fine giugno su Pisani ed i suoi rapporti con lo russo:
'I capitoni' da Miano al lungomare passando per via Medina
Il Mattino: lo russo, Temo più pisani che cento camorristi.

mercoledì 28 dicembre 2011

tra troppi titoli e pochi fatti, ...Voglie 'e cagnà!!

'' Chest' è à capital' da drog'
Addò chell' ca vuò chell' truov
Ca dinto si vedon' cos' 'e pazz'
Ca 'e guardie magnan pe' chiuder'
L'uocchie ngopp 'e piazz
Ma ormai sapimm 'a razz'
Però nun te scurdà 
Ca in miezo a tutt' stu burdell'
Ci sta pur' chi com' me
Va ancor annaz' pe' vedè
Se riesc' a cagnà
'a realtà 'e 'sta città
Ca cu' 'sta camorr' ci ha levat'
L'aria pe' respirà ... '' Cantano gli 'A67,
E di persone eccezionali che con grande impegno e passione ogni giorno fanno cento passi quotidiani per colorare le grigie strade senza fine e senz'anima dei nostri quartieri ce ne sono tante.
Ciro Corona è una di queste, una gran persona, un ragazzo eccezionale, trentenne, operatore sociale, è cresciuto e vive nel rione Don Guanella a Scampia e da anni porta avanti attività verso i minori a rischio.
Lavora con i minori a rischio del quartiere affinchè capiscano che ci sono modelli e valori alternativi ai quali rifarsi, come egli stesso affermò durante la cerimonia d'inaugurazione del neonato sportello anticamorra e presidio Libera Scampia nella sede della municipalità tenutasi il 17 dicembre.
La nascita dello sportello anticamorra e del presidio di Libera Scampia è un forte segnale, è innanzitutto la nascita di un presidio di legalità sul territorio, di grande importanza e necessità per questi quartieri, allo sportello saranno fatte attività di aiuto verso le fasce deboli della cittadinanza, così come raccolta di segnalazioni e denunce anonime, e dal mese di gennaio sta per partire il dopo scuola pomeridiano gratuito. Tra i futuri progetti di (R)esistenza da segnalare anche Scampia Trip Teatro!
Ciro ha creato e presiede l'associazione di lotta all'illegalità ed alla cultura camorristica (R)esistenza.
Negli anni l'associazione ha svolto numerose attività con i ragazzi a rischio del quartiere, in primis attività di sostegno scolastico e dopo scuola gratuito, così come anche attività pomeridiane ludiche e didattiche con i minori cui seguivano sempre 'lectio' di legalità.

(R)esistenza anticamorra associazione di lotta all'illegalità ed alla cultura camorristica di Scampia è nata ufficialmente il 21 marzo 2008, data assolutamente non casuale, il 21 marzo è infatti la giornata nazionale dell'impegno contro le mafie ed in memoria delle vittime innocenti delle mafie, e l'anno, il 2008, è l'anno della tregua della faida del clan di lauro.
Anche il nome ha una certa valenza simbolica, (R)esistenza sta per Resistere ed Esistere, da un lato la Resistenza da porre in atto verso i soprusi dei clan e nel contempo dall'altro lato l'invito ad Esistere cioè  a riappropriarsi delle proprie terre, dei propri quartieri, delle proprie città, perchè solo nel momento in cui noi Esistiamo la camorra cessa di esistere!

Le attività con i ragazzi venivano svolte arraggiandosi in uno scantinato che essendo basso, stretto ed umido, è diventato invivibile. Le attività per un periodo sinchè è stato possibile sono state fatte in spazi messi a disposizione da Don Aniello Manganiello all'interno del centro Don Guanella.
Nel 2008 han portato avanti un progetto di lotta all'abbandono scolastico, durante l'intero anno scolastico hanno seguito dieci ragazzi del quartiere con grossa probabilità di dispersione avendo famiglie che lavorano nell'indotto della droga.
Ciro per un anno andava letteralmente ogni mattina a svegliare quei ragazzi, prepararli, vestirli e condurli nell'istituto scolastico di pertinenza. Dopo qualche mese dall'inizio dell'anno, da che erano totalmente reticenti e doveva addirittura vestirli, si facevano trovare pronti, alla fine di quell'anno scolastico 7 ragazzi su 10 han superato l'anno ed ora frequentano regolarmente.

martedì 13 dicembre 2011

Respiriamo il fresco profumo di libertà, Sabato 17/12: 'LIBERA SCAMPIA'!

6 novembre 2004,nel cuore del periodo della faida tra il clan di lauro e quello degli scissionisti, Scampia, rione 'sette palazzi, 'parco dei ciliegi, un sabato sera scorre via come tanti, Antonio Landieri quella sera era sereno a giocare a calcio balilla con i suoi amici nel parco sotto casa.
All'improvviso giunse un auto dalla quale alcuni killer spararono all'impazzata verso quel gruppo di ragazzi, tutti fuggono, decine di proiettili sparati all'impazzata che finiscono ovunque, Antonio, disabile, non riesce a fuggire come i suoi amici, i proiettili lo raggiungono e la sua giovane vita finisce quel sabato sera. Finiscono lì i suoi sogni, le sue speranze, le sue ambizioni.
Muore a 25 anni, muore come si dice spesso,troppo spesso, qua, 'per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato', assurdo!!!
Ad oggi suoi assassini ancora non hanno un nome.
Un ragazzo come tanti, ventenne, con una vita davanti che voleva semplicemente vivere, con i suoi sogni, le sue speranze per il domani, le sue ambizioni sul 'cosa fare da grande', ed invece no quel maledetto sabato sera di guerra si sono spenti ed il suo nome si è iscritto tra le tante,troppe, vittime innocenti della camorra.
Sabato 17 dicembre 2011 alle ore 10 a Scampia, si respirerà il 'fresco profumo di libertà, sarà infatti inaugurato il presidio di ''LIBERA SCAMPIA''' ed il primo 'sportello anticamorra', presso la sede dell'8° municipalità.
Il nascente presidio 'Libera Scampia' sarà intitolato proprio alla memoria di Antonio Landieri.
La parola 'RESISTENZA' vuol essere una pietra miliare nel percorso di riscatto dei quartieri nord di Napoli, infatti sia il viale ove nasce il presidio sia l'associazione di volontariato sociale che lo ha creato hanno entrambi questa denominazione. 
Un parola che ha un forte messaggio e che, penso, deve essere incisa nelle nostre coscienze.
(R)esistenza si, che, come lo stesso Ciro Corona spiega in 'Scampia Trip', ha un duplice forte messaggio, sta per Resistere ed Esistere, da un lato ''la Resistenza da mettere in atto di fronte ai soprusi, alle loro intimidazioni, alle loro violenze,'' e d'altro canto innanzitutto ''l'invito ad Esistere, ovvero l'invito a riappropriarsi delle proprie terre, dei propri quartieri, delle proprie città, perchè solo nel momento in cui esistiamo la camorra smette di esistere'', e-aggiungo io- quest'odierna società disastrata ha molto bisogno di tornare ad esistere.

Sabato sarà un giorno bellissimo, di gran festa, per tutti quei cittadini dei quartieri della periferia nord di Napoli che credono fortemente nel riscatto di questi quartieri, che credono nei valori di Legalità e Giustizia, e che sopratutto credono fortemente nel ricolorare queste grige strade senz'anima e senza fine.
Sabato mattina in viale della resistenza ci sarò, ci saremo, appuntamento imperdibile, perchè dopo aver visto tante lenzuola bianche ricoprirle, queste strade han tantissima voglia di essere coperte dal 'fresco profumo di libertà'. Ed allora ci vediamo sabato....passate parola!

Sabato 17/12 ore 10 vi aspettiamo!
Assieme a Ciro Corona, il presidente e fondatore, ed ai ragazzi ed alle ragazze dell'associazione di volontariato sociale, di lotta alla illegalità ed alla cultura camorristica, (R)esistenza, siamo felicissimi di invitarvi tutti alla cerimonia di inaugurazione del presidio di LIBERA SCAMPIA.
Saranno presenti:  Geppino Fiorenza, referente regionale 'LIBERA',  Antonio D'amore, referente provinciale 'Libera', il magistrato Bruno D'urso, Valerio Taglione per il comitato 'Don Peppe Diana' e Simmaco Perillo per la cooperativa 'Al di là dei sogni', Lucia Rea per il consorzio 'Sole', il vice questore dirigente del commissariato p.s. di Scampia dott. Michele Spina, il presidente dell'ottava municipalità Angelo Pisani.
....ed oviamente immancabile... la banda di 'WRONG!'


lunedì 12 dicembre 2011

Quando il nero delle tante cattive notizie dei nostri luoghi mi attornia penso ai volti di appassionata Resistenza di ragazzi come me che ho incontrato da un annetto a questa parte durante vari eventi, e sopratutto spesso quando troppe cattive notizie arrivano e portano quasi a scoraggiarsi penso ai volti meravigliosi dei ragazzi incontrati a Palermo a luglio.
Pensando a quei ragazzi, a quei volti, se per un attimo le troppe notizie marce che ci circondano possono farmi scoraggiare subito rinvigorisce fortissima la speranza che questo paese un domani colorato lo può avere! 
E così mi tornano in mente Irene, Peppe, Antonio etc.., i ragazzi di Addiopizzo Palermo e Catania, che incontrammo quasi per caso quella domenica di luglio che ricordo come fosse ieri... Ecco questa sera torno ad emozionarmi pensando a quei giorni Palermitani leggendo che Irene Di Nora, studentessa universitaria, ventenne, attivista di Addiopizzo Catania, ha scritto un particolare articolo, un articolo che è bellissimo leggere perchè scatta una gran bella foto scritta dell'Italia che Resiste!
Qui l'articolo:  http://img502.imageshack.us/img502/5974/20111211230516.png
Ha voluto scrivere di questi folli ragazzi che in ogni parte d'Italia ci credono e s'impegnano con passione guardando al riscatto delle loro terre....
Grazie Irene, grazie, davvero di cuore, grazie perchè è bellissimo leggere quest'articolo...
....Poichè se venerdì in radio pensando a quanto sia radicato il cancro delle mafie ci si poteva scoraggiare, leggendo il tuo articolo, pensando a quanti siamo, assieme, in ogni angolo del paese, a Resistere guardando ad un domani di riscatto allora ci si riempie di gioia, si accende la speranza più che mai.
p.s. E così stasera con una certa emozione ripenso ai giorni Palermitani, stupendi, giorni che porterò sempre nel cuore durante tutta la mia vita, giorni in cui eravamo a Palermo ragazzi di ogni età, d'ogni estrazione sociale, provenienti da ogni parte d'Italia, ognuno con il suo vissuto, uniti, uniti più che mai ,nelle stesse ambizioni, lotte, speranze, nella stessa voglia di un domani di riscatto, e sopratutto nello stesso umano sentire che ci accompagnava in quei giorni,stesse emozioni, stesse lacrime, stesso battito di mani, ricordando Paolo ma sopratutto nel suo ricordo ricordando a noi stessi che ci è doveroso un impegno sempre maggiore affinchè i nostri figli possano usare i microfoni per raccontare quanto Wrong era sto nostro paese nel loro 'Ieri' e quanto è Wonderful nel loro 'oggi'....



lunedì 5 dicembre 2011

dalle piazze di spaccio al palcoscenico, il sipario si apre sulla bellezza umana...

'Spacciavano droga e maneggiavano armi, mò fann 'e giocolieri, ora il fuoco lo sputano è meraviglioso!'
Di chi stiamo parlando? Dei ragazzi della cooperativa 'il tappeto di Iqbal'.
Nel post precedente vi ho parlato dello spettacolo 'Lui chi è?' messo in scena dai ragazzi di questa cooperativa di barra capeggiati dal loro prufessore.
'O Prufessò è Giovanni Savino, educatore, colui che con immensa passione, ha teso una mano verso questi ragazzi, li ha fatti semplicemente sentire persone, li ha fatti ridere,giocare,pensare. Li ha fatti iniziare a vivere, come dice proprio Marco,uno dei protagonisti dello spettacolo. Ha teso le sue mani verso quei ragazzi, ha preso quelle vite, condannate dai ghetti mentali dell'odierna società che troppo spesso sa semplicemente condannare ma non pensare, e le ha trascinate lontano dalle piazze di spaccio e portate su un palcoscenico.
Educatori di strada,persone grandiose che con straordinaria passione si dedicano a tendere le loro mani verso i ragazzi dei tanti nostrani 'bronx' che attorno hanno zero in tutto e per tutto e come unica via i lustrini dei clan,persone come Giovanni, penso che sono le uniche grandi speranze per il nostro paese,per il nostro domani.

Nu naso russo, nu core appassiunate e doje mane tese pe acchiappà a na banda e... Stelle!

Alza la testa,guarda, dritto,negli occhi, incrocia lo sguardo e ti chiedi ‘Lui chi è?’
Quesito che sempre negli incontri del quotidiano dovremmo porci incrociandoci, ed invece tante volte, troppo spesso, smarriti nella frenesia dell’odierna società, perdiamo l’importanza di ciò, e ci si distingue non in persone ma in stereotipi, spesso per il vestire, così si è ‘ò bbuon wuaglion’, 'ò wuaglion malament', ò wuaglion e miez a via’, 'ò figlio e papà' e le vite, le persone, le individualità, i vissuti, si smarriscono nella superficialità.

‘Lui chi è‘  è anche il titolo dello spettacolo messo in scena Mercoledì presso il teatro della s.m.s. ‘Alfieri’ in occasione del Marano Ragazzi Spot Festival dai ragazzi della cooperativa sociale di Barra’Il Tappeto di Iqbal’ capeggiati da quel gran ''folle'' di Giovanni Savino, ‘ò professore e burdell’ come egli stesso si definì durante la nostra intervista a Wrong.
Sul palco ragazzi che raccontavano raccontandosi, nessuna prova, nessun copione, spontaneità, storie,vite, vissuti, processi di cambiamento, maturazione, umanità. 
Un unico legame, forte, fortissimo, su un filo d’umano sentire, che legava tutti, attratti da un vortice di emozioni, da sopra a sotto il palco.
Si apre il sipario si incrociano i volti, gli sguardi dei ragazzi,vedevo qualcosa impossibile da raccontare con parole,c’era un legame che va al di là di tutto, al di là di un fratello maggiore, al di là di un padre,una bellissima grande famiglia su quel palco, si ballava, giocava, rideva, ci si divertiva e soprattutto ci si raccontava.
'Prima spacciavano droga e maneggiavano armi, adesso fanno i giocolieri, ora il fuoco lo sputano...'. Tra qualche battuta, una risata e tanta sana leggerezza e divertimento vi era un coinvolgimento unico, grandioso, si guardava,rideva, pensava...

domenica 2 ottobre 2011

Lo Sguardo

Venerdì a 'Wrong' abbiamo avuto ai nostri microfoni Federico Salvatore.

In una delle pause della diretta radiofonica tra una sigaretta ed un caffè, chiacchierando sul suo percorso artistico, il grandissimo artista,poeta,cantautore,della mia città, parlando di come nacque ‘Vennimme Ammore’, ha affermato che la sua canzone nasce  dal camminare per la sua città, piano, guardandosi attorno, osservando, osservando e pensando...
Ecco rifletto e dico, quante volte, pensateci, nella frenesia del nostro quotidiano, anziché camminare, corriamo, corriamo e non ci guardiamo attorno,non osserviamo, ma distrattamente corriamo tra gli impegni, tra giorni così pieni e così vuoti, e , così, il correre ci dà uno sguardo superficiale, e con esso perdiamo la profondità  delle scene che il palcoscenico del quotidiano ci offre,pensateci,..
Quante volte si corre,senza guardare,osservare e si perde tanto,tantissimo …

Tanta bellezza nascosta tra la frenesia del quotidiano, tra un gesto, uno sguardo, in una mano tesa,nello sguardo di due innamorati, negli occhi di chi ogni giorno si suda la sua giornata, di chi ogni giorno s'impegna per vedere un domani migliore, di chi non si svende e non si vende, di chi aspetta il suo domani, di chi cerca e costruisce il suo domani, di chi vive il suo oggi, di chi pensa al suo ieri, di chi piange dei suoi sbagli, di chi ride delle sue follie, di chi gioisce delle sue vittorie. 
I nostri occhi spesso vanno allenati ad osservare nel profondo.
E la nostra testa a voler osservare...

Ed allora,direi,forse ciò che più serve a questa società per tornare a ricscoprirsi più umana è innanzitutto allenare lo sguardo a non correre, a non vedere ma guardare, osservare, cogliere ogni attimo nella sua profondità ed ogni animo nella sua vera essenza.
La superficialità uccide!

lunedì 26 settembre 2011

Se la nostra terra avesse voce...

'Se la nostra terra avesse voce...' Il Video nato dalla collaborazione di 'Wrong' web radio, movimento antimafia 'Contro le mafie' di Giugliano e l'associazione culturale 'Illimitarte' di Villaricca.



Montato da me, Peppe Iovino.
Le foto sono dei fotografi: Ilaria Ascione, Vincenzo Viglione e Salvatore Micillo.
Il testo,stupendo, nonchè la voce narrante sono di Eliana Iuorio del movimento antimafia 'Contro le mafie' di Giugliano e la musica è composta e suonata dal giovanissimo Guido Foi, allievo della 'Illimitarte'.

Per saperne di più vi ricordo:
Wrong web radio è su facebook: http://www.facebook.com/pages/Wrong-trasmissione-Web-Radio/126362477416081
Contro le mafie: http://controlemafie.wordpress.com
Associazione culturale Illimitarte: http://www.illimitarte.com
Awop festival,a word of peace: http://www.aworldofpeace.net/

@2011 Contro le Mafie. Tutti i diritti sono riservati. Puoi redistribuire quest'opera citando gli autori ma non modificarla senza il loro consenso. Creative Commons License.

sabato 23 luglio 2011

Ode al giorno Felice - Pablo Neruda

Oggi mi sento così...


Ode al giorno felice 


Questa volta lasciatemi
essere felice,
non è successo nulla a nesuuno,
non sono in nessun luogo,
semplicemente
sono feice
nei quattro angoli
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.

giovedì 21 luglio 2011

Di ritorno da via d'amelio

Di ritorno da via d'amelio qualcuno mi ha scritto chiedendomi quando avrei scritto il mio racconto... non penso siano esprimibili tramite la scrittura le emozioni straordinarie,bellissime,immense, provate in questi giorni a Palermo, e quindi no, non sono capace di raccontarlo direi, se vi aspettavate il mio dettagliato raconto vi deludo, non posso, e comm se fa,io non ne sono capace!
Posso solo dire...
... A via d'amelio...
Dinanzi quel cancello al civico 19 di quella piccola stradina di Palermo, ho capito perchè sul suo cadavere si intravedeva il suo ineffabile sorriso, guardando quella grande, bellissima unione di voci, cori, grida, silenzi, emozioni, cuori, lacrime ho capito che.. 'Paolo li hai davvero fottuti tutti!

Ho visitato Palermo e penso sempre più che ha tantissime similitudini con la mia città, dal ponte della nave guardavo allontanarsi la città siciliana e le davo il mio arrivederci tornando verso Napoli con la speranza che Palermo e Napoli possano presto riscattarsi assieme....

sabato 16 luglio 2011

go to Palermoooooooooooooooooooooooo​oo! lì dove si vide la parte più buia di questo paese, lì dove martedì batteranno vivi,forti più che mai i cuori dell'italia più lucente e splendente che mai, l'italia migliore, quella che si alza ogni mattina e si ricorda che è sempre troppo tardi perchè ci si deve sempre alzare 'due ore prima, per fottere il mondo'!! Paolo vive!, ora più che mai!!

venerdì 15 luglio 2011

e domani sera a quest'ora sarò in nave, che sarà in navigazione verso Palermo, non vedo l'ora di metter piede nella città siciliana così uguale alla mia, con così tanti stessi problemi, disagi,dificoltà, mali, ma sopratutto bellezze e la tanta voglia di riscatto, di rinascità, lì dove Caponnetto disse 'è finito tutto', lì dove 'l'italia migliore' vuol far ri iniziare tutto! lì

Na rottur e cazz...

Ci stanno i Giornalisti-giornalisti e i giornalisti-impiegati e troppi in quest'odierna Italietta hanno scelto la seconda categoria, è semplice,facile, la prima invece no, lì c'è il peso della responsabilità,il peso della scelta, 'na rottur e cazz'! Oggi ci sono tanti cani, a cui piace fare i cani, correre dietro al bastone e non pensare che potrebbero cambiare. E questo nostro paese sta naufragando per troppi che abdicano la scelta. Ci sono troppi 'impiegati'. Ci penso spesso.

giovedì 14 luglio 2011


Questa scena la guardo spesso, è di una bellezza immane e secondo me esprime benissimo la nostra realtà odierna.
 E tu ch vuò fa Giancà? nessuno dei due, nè il padrone nè il cane..., io voglio fare il giornalista. Giornalista-Giornalista! Per questo era un grande, grandissimo uomo, uno di quelli di cui tanto necessita quest'italietta oggi,direi.
In quest'italietta non si sceglie più, nessuno vuol scegliere! no,! 
Ci sono padroni e sopratutto tanti cui piace fare i cani! Tanti,troppi cani. 
Cani a cui piace fare i cani. 
I giornalisti-giornalisti sono molto rari, E' semplice fare gli 'impiegati'... non c'è il peso della responsabilità,   ci sono troppi cani che corrono dietro il bastone e gli piace pure. 
Per quell'inchiesta sugli affari dietro gli ingenti fondi giunti in campania per il terremoto dell'80 Giancarlo Siani ci morì ,senza pensare se gli conveniva o meno! 
Oggi spesso mi chiedo dove siano odierni Giornalisti del genere, mhà, chissà, di certo penso ce ne siano, ma chissà dove. Rari,quasi introvabili.
Lui non aveva la scorta, non stava nei salotti, no,  girava per le strade di cui scriveva ed aveva ogni giorno davanti gli occhi ciò di cui parlava, 25 anni, ucciso sotto casa, ucciso per la sua voglia di scrivere, scovare e raccontare il malaffare, oggi in quest'Italietta dei tanti,troppi che pensano 'chi te lo fa fare'  magari  gli avrebbero detto Gancà ma chi t'ò fa fa... 

Il lusso,il vuoto ed il domani.

Via cupa dell'arco è un'anonima stradina parallela al corso secondigliano, nel cuore del centro storico di secondigliano, tra la storica piazza zanardelli ed il noto rione dei fiori,tra vicoli e vicoletti,piccole stradine ed antiche piazze.
Qui tra schiere di antichi palazzi, bassi, decadenti, con i segni del tempo, c'è una villa che si distingue per essere quella che spicca, la più alta, la più grande, la più nuova,lucente,una villa nuova, sfarzosa, tra le tante antiche costruzioni con i segni del tempo il neoclassico sfarzoso si fa spazio e si fa notare tra questi vicoletti anonimi. Si fa notare perchè si deve far notare, doveva sottolineare il potere del capo, quella abitazione di ben 600 mila mq, quel lusso che è tappezzato delle giovanissime vite di tanti ragazzini, quella villa ieri mattina è stata sequestrata dai carabinieri su decreto della dda.
dalle indagini emerge che GIGGIN 'A PURPETT INCONTRO' GIGGIN 'O DRINK PIU' CHE UN INDAGINE UN MENU' MANGIA E BEVI WUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

domenica 10 luglio 2011

Amici che leggete il mio blog vi invito a leggere The United Press, un nuovo formidabile blog appena nato su cui ho scritto un articolo appena pubblicato,sull'ultimo agguato di venerdì pomeriggio a via ghisleri, 'Un altro lenzuolo cala torna l'incubo di una nuova guerra '.
The United Press: un nuovo bel progetto, uno spazio di comunicazione,informazione, ed approfondimento della realtà che ci è attorno.   GO RAGA: http://theunitedpress.wordpress.com

sabato 9 luglio 2011

Chiedersi come mai, solo chiedersi come mai...

Un altro blitz, l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo,qualche decina di persone arrestate, un altra piazza smantellata ...per qualche oretta, per poi tornare come sempre...  Avete letto no??!!!
Un altro morto,l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo, un altro nome che si aggiunge alla lunga lista in attesa del prossimo, Avete letto, no?!!!
Vite finite dietro una sbarra o sotto un lenzuolo bianco,
Vite che non hanno peso, non hanno valore, per tanti,troppi.
Notizie per qualcuno, o per tanti direi, sono solo e semplicemente notizie, cronaca, tutto qua.
Chissà se qualcuno, sdraiato sul comodo divano, osservando da lontano una realtà che conosce solo tramite lo schermo del tg, e su cui ha sempre troppa voglia di sentenziare senza capire bene sino in fondo, avrà pensato cosa abbia portato quella trentina di persone a trovare il loro 'mestiere' nella piazza di spaccio.
Forse pochi,pochisimi, chissà.. o forse magari se lo chiederanno al prossimo blitz.
O magari qualcuno avrà anche festeggiato il blitz senza ragionare e capire che il domani per quelle vite era,è e sarà lo stesso schifo di sempre. Qualche arresto non migliora nulla se non cambia altro, se non mutano le condizioni che hanno portato quella trentina di persone a buttar via la loro vita così, nelle piazze di spaccio.
Gli arresti non dovrebbero far festeggiare, penso, ma far riflettere.
Ci si dovrebbe porre degli interrogativi, lo avete mai fatto, vi passa per la testa, ci avete pensato mi chiedo...
Chiedersi come mai, solo chiedersi come mai...

Quelle vite,quella trentina di vite,le vite di migliaia di ragazzi che cercano il loro domani  nelle pioazze di spaccio abbagliati da lustrini del clan potevano e possono essere salvate ma per molti,troppi, quelle vite non valgono niente.
Frutto di una società malata che tende a criminalizzare,ghettizzare.
E pronti, mìopi, a sentenziare mentre un altra cella si apre, un altra si chiude, altri occhi guardano il loro domani vedendo sbarre all'orizonte, ed altri occhi si socchiudono sotto l'ennesimo lenzuolo bianco che cala.

Una mia semplice riflessione, ci riflettevo stamane leggendo notizie qua e là, poi apro facebook e leggo il messaggio della pagina (R)ESISTENZA ANTICAMORRA mostra il volto più umano del blitz che tra i tanti paroloni i giornali trascurano. Chi legge spesso il mio blog sicuramente sa cos'è (R)esistenza anticamorra. E' un associazione di lotta alla camorra che opera sul piano sociale, a Scampia. Sino qualche tempo fa portava avanti vari importantissimi progetti volti a salvare i minori a rischio, adolescenti molto giovani, con genitori che lavoravano nell'indotto delle piazze di spaccio. Un gruppo di questi ragazzi, adolescenti a rischio, seguiti dagli operatori sociali di (R)esistenza erano sottratti alla piazza di spaccio passando qualche ora studiando, giocando, e facendo svariate attività con loro volte a mostrargli il domani migliore.
I ragazzi di (R)esistenza non avevano una sede in cui portare avanti le loro attività, quindi ne fecero varie volte richiesta al comune, ma non ebbero alcun ascolto visto che ,penso, serve, tanto ed a molti, un serbatoio di vite sotto scacco. Non avendo la sede dopo qualche anno dovettero abbandonare le loro attività.
Qualcuno non volle continuasse.  Voglio riportavi quel messaggio e sul quale vi invito a riflettere...
''ennessimo blitz nelle "case dei puffi" di scampia con 24 arresti... 4 di quei ragazzi facvano attività con noi, abbandonammo le attività per mancanza di una sede idonea... Arrestate anche la vecchia giunta comunale e il sindaco iervolino!''

Con l'auspicio che Scampia possa ben presto essere nota non tanto per le case dei puffi ma per la casa della Resistenza, anzi meglio.  'Casa Felice'   .... ''pè pittà 'a cuscienza e stu munn''



P.s. vi sarete chiesti quasi sicuramente il perchè quella R tra parentesi di RESISTENZA, lo spiega Ciro in 'Scampia Trip' parlando di come nacque l'associazione, (R)esistenza sta per resistenza ed esistenza, poichè è fondamentale tornare ad ESISTERE ancor prima di resistere.
Ed allora torniamo ad esistere in quest'Italietta dai troppi spettatori e ai pochi protagonisti iniziando col porci più spesso delle domande, degli interrogativi, cercando di capire nel profondo, chiedendoci le ragioni, chiedendoci motlo spesso il perchp di un qualcosa...
Chiedendoci come mai...

venerdì 8 luglio 2011

Il deserto può fiorire

Stamane chiacchierando con un'amica, parlando delle condizioni del quartiere,le problematiche sociali, chiacchierando circa l''impegno per migliorare e altre belle cosucce del genere, ad un certo punto le mie orecchie sentono per l'ennesima volta quella frase, 'sai io ho anche pensato di andar via da qui...'
Ah! e quante volte ho sentita la stessa frase,gli stessi pensieri.
Premetto che questo post non vuol essere una critica verso alcuno, è solo una mia considerazione che ritenevo giusto condividere, anzi certe volte capisco anche per certi versi chi abdica e decide di andar via. Non voglio giudicare alcuno.

Ogni qual volta, le tante volte, sento quella famosa frase, la voglia di lasciar tutto, andar via, lasciare la tempesta per cercare sponde più sicure,mi scattano alcuni interrogativi.
Ed allora riflettendoci, e pensando che sicuramente son tanti quelli che pensano 'ma chi me lo fa fare di pensare a lottare per migliorare, la vita non aspetta, andiamo via', mi è sorto spontaneo scrivere qualche rigo a tutti coloro i quali ogni qual volta vedono situazioni problematiche pensano che non ci sia nulla da fare e che la soluzione sia andar via.
Ed allora vorrei rivolgermi a chi pensa sempre e solo ad andarsene, voglio rivolgermi a voi con l'umiltà d'un ventenne che magari della vita non avrà capito un cavolo e quindi spara cavolate non so,o magari di uno che ha troppa voglia di o magari di un illuso non so. ,Ma ci tengo tanto a dirvelo e forte e chiaro.

A voi che ogni giorno siete pronti subito a scoraggiarvi e pensare sempre e solo ad andar via
Qui ci siamo nati, non abbiamo scelto,ci siamo trovati qui. Siamo figli di questi quartieri ed i figli non abbandonano la madre neanche quando li fa arrabbiare, se tutti i fiori nel deserto van via cosa resta rifletteteci? Solo sabbia .... solo sabbia!
Ed a me non va proprio assolutamente di vedere il luogo che nel bene e nel male mi ha cresciuto, in cui ho vissuto, sono maturato, ho riso,ho pianto, ho gioito, ho visto gente ammazzarsi per nulla e gente ammazzarsi di 'fatica',ho visto la violenza e la dignità, ho visto uomini che non valgono niente credersi potenti e uomini di grande valore insegnare l'umiltà, divenire totalmente sabbia.
Penso che se nel deserto si coltiva bene, se ci si mette con la 'capa tosta' e se questa capa tosta la si tiene sempre e comunque bene alzata, alta, con determinazione,tenacia e costanza, non so quando ma son certo prima o poi vedremo dei bei alberi.. altro che fiori!

Pensateci quando vi vien voglia di andar via.
Ed allora mi rivolgo a voi concittadini e vorrei dirvi:
Pensateci, Cosa ne sarà di questi quartieri se tutto il bene abdica, lascia spazio al male, cosa ne sarà ..
Facile lasciare, ma chiedetevi sempre prima cosa ne sarà e cosa avrebbe potuto essere e cosa avreste potuto fare.
Cosa ne sarà se van tutti via quelli che ogni sera non smettono mai di indignarsi nel sentire il rombo dei fuochi d'artificio e non assuefarsi e vederli come normalità, se lasciano tutti quelli che ogni giorno immaginano una nuova realtà, se van via tutti quelli che non smettono mai di chiedersi il 'perchè' ed interrogarsi vedendo vite spezzate trra strade senza fine e senz'anima immerse tra siringhe e lampeggianti.

Se abbandonate vostra madre anche se vi fa arrabiare non potrete non piangere quando qualcuno le farà del male, ed allora allo stesso modo non potete credervi assolti no, ma complici quando da lontano vedrete al tg  la vostra terra madre ferita e magari vorrete tornare, o magari vi accoderete alla fila di coloro che si divertono a passare il tempo a sentenziare sena chiedersi cosa avrbebero potuto fare per migliorare, complici d'un domani che costruiamo oggi.
Il deserto può fiorire, col concime ....GIUSTO!
Nun v'ò scurdate... e aizate sti cap!

martedì 5 luglio 2011

Con il cuore in via d'amelio...

'Dillo, se tu ne sai qualcosa adesso devi dirlo...' canta Daniele Silvestri nella sua canzone 'l'appello' in cui si immagina voce di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, alla ricerca della verità, del capitolo finale e più oscuro di quell'ormai ben nota agenda rossa.
Da vari anni Salvatore ed i meravigliosi ragazzi/e del 'Popolo delle Agende Rosse', in occasione dell'anniversario della morte di Paolo, si ritrovano in via d'amelio in presidio per chiedere verità e giustizia.
Quest'anno sarà il diciannovesimo anniversario da quel 19 luglio 1992 in cui fu ucciso un uomo giusto, per amore di questo nostro cavolo di paese che amava così tanto da voler cambiare e diede per esso ciò che di più grande e prezioso poteva dare: la vita!
Per questo nostro paese sbandato Paolo Borsellino cercava giustizia e lavorava alacramente in questo senso,con grande impegno,ogni giorno dando tutto se stesso, trascurando anche la sua famiglia, i figli e svegliandosi all'alba,alle 5 del mattino, per fottere il mondo con due ore di anticipo come egli stesso diceva.

Tra fatti e parole...l'abisso! le assurdità dei media e le forze del DISordine

Ad un manifestante catturato che era su di una barella in attesa di essere trasferito d'urgenza in elisoccorso in ospedale per le gravi condizioni in cui versava dopo essere stato pestato ferocemente da oltre una decina di agenti, hanno addirittura spaccato il naso con un tubo di ferro del cantiere.
Oltre che avergli versato in faccia un bicchiere di urina,e gli hanno anche ripetutamente sputato in faccia più volte. Lo hanno a dir poco massacrato, neanche con un ergastolano condannato per vari omicidi, o per qualche mafioso di vertice che ha sciolto le persone nell'acido, gli agenti usano tale trattamento, ma per un semplice manifestante si.
Massacrato, pestato ripetutamente, gli hanno spaccato tutte le ossa,sputi e per finire han preso un tubo di ferro di quelli del cantiere e gli hanno rotto il naso, per completare l'opera.
Queste sono le forze dell'ordine, o quelle che i giornalacci nostrani hanno l'ardore di definire tali. Per fortuna oggi c'è internet, in poco si può fare un video, si può portare a tanti la testimonianza diretta di ciò che è successo e quella importante testimonianza,quel video, i tanti video giunti dalle voci dirette di chi domenica era in Val di Susa, parlano molto più di tante parole sparate al vento.

giovedì 30 giugno 2011

Lo russo il primo marzo al pm della dda Sergio Amato,che indaga sui clan della zona nord di napoli, dichiara di temere molto Pisani, per la sua potenza, lo teme più di cento camorristi afferma...
Tutto ciò conferma ovviamente ciò che nel post precedente affermavo, è assurdo pensare di difendere e/o giustificare il comportamento vergognoso, inaccettabile,inqualificabile di Pisani dopo le notizie di qualche mese fa circa le dichiarazioni di lo russo ed i suoi rapporti con il vice questore.

'I capitoni' da Miano al lungomare passando per via Medina

La notizia è esplosiva, sin dalle prime ore di questa mattina fa il giro di tuti i network informativi,tg,giornali, del paese.  'Il fatto' titola: 'Napoli, le mani sulla città'. 
Stamane in città gli agenti della Dia, su mandato dei pm che indagano sugli affari dei clan della zona nord di Napoli, hanno fatto un ingente operazione tesa a smantellare una grossa rete di riciclaggio.
Grandiosi i numeri ed i nomi dell'operazione. 
Oltre 100 milioni di euro la somma sequestrata. Di cui oltre 30 milioni in contanti.
Sparsi su 150 conti correnti in 80 banche.
Sequestrate 17 attività, tra ristoranti,pizzerie,bar,locali molto grossi e noti, nel cuore della città, in via partenope,santa lucia, piazza municipio e la riviera di chiaia.
Tra cui spiccano i nomi dei noti ristoranti e pizzeria "regina margherita" ed "antonio e antonio", il bar "ballantine" nonchè la paninoteca di piazza municipio  "dog out".
Il capo della squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani, è indagato per favoreggiamento, la dia gli ha notificato stamane il provvedimento di divieto di dimora in città. E' indagato in quanto ha avvisato Marco Iorio, grosso imprenditore napoletano accusato di essere a capo dell'associazione a delinquere tesa al rciclagggio di queste enormi somme di danaro proventi di attività del clan Lo Russo. 
Marco Iorio è ricercato, ora è latitante, è negli stati uniti, è fuggito oltre oceano in quanto avvertito dal capo della mobile che il pm della dda Sergio Amato stava indagando sul flusso di danaro, le centinaia di milioni di euro, che da Miano arrivavano al lungomare. 
Secondo l'accusa il capo della mobile ha rivelato importanti atti d i quest'indagine all'imprenditore ricercato, che han fatto si, oltre che fargli lasciare la città, anche di mettere al riparo dal sequestro molti beni e depistare le indagini. 
I pm della dda di Napoli assestano un grandioso colpo alle attività dei colletti bianchi della camorra, qi Gattopardi che sono il volto più pericoloso e più difficile da combattere.
All'indagine ha dato un prezioso contributo la collaborazione dell'ex storico boss di miano salvatore lo russo, fondatore dell'omonimo clan.
Questi ingenti fondi sequestrati sono frutto di atività di estorsione,usura e spaccio. Venivano riciclati tramite prestanome riconducibili al clan lorusso di miano. Marco Iorio è legato a Mario Potenza, ras della zona di santa lucia, legato dapprima ai giuliano, poi ai mazzarella ed infine ai lorusso, arrestato la scorsa settimana,si dedicava all'usura,e gli hanno trovato un tesoro stipato tra i muri di casa. 
Vari esponenti di vertice del clan lo russo, nonchè salvatore, tra i fondatori dell'alleanza di Secondigliano, da mesi stanno collaborando con i magistrati e svelando le trame di alto vertice dei clan della zona nord di Napoli. 
Proprio una dichiarazione di Salvatore lo russo, lo storico boss e fondatore dell'omonimo clan di miano, arrestato nell'agosto 2007 e collaboratore di giustizia dal novembre 2010, suscitò scalpore e guadagnò la prima pagina della gran parte dei quotidiani nazionali qualche mese fa.
Salvatore lo russo dichiarò che aveva rapporti con Pisani sin dalla metà degli anni '90, e che il capo della squadra mobile gli aveva chiesto di aiutarlo a catturare vari latitanti. 
Grazie alle sue rivelazioni,dichiara l'ex boss, il capo della mobile potè catturare vari boss latitanti di spicco della zona, tra cui il ras Gaetano Bocchetti.
Appena lessi l'articolo sulle dichiarazioni di salvatore lo russo pensai subito una cosa direi più che ovvia, anche banale quasi direi, ma cui molti non arrivarono o non vollero, difendendo a spada tratta il capod ella mobile con articoli ed editoriali cui era difficile trovare una logica, ancor più se vivi a Napoli.
Penso che di certo lo russo non avrebbe aiutato Pisani nella cattura di latitanti senza ottenerne nulla in cambio, per spirito di anti mafia non credo proprio, ovivo direi che tra il capo della mobile ed il boss di miano ci sarebbe stato un accordo: Vittò io ti faccio catturare tizio,caio e sempronio, tu ti fai la tua bella conferenza stampa, feste e festoni, ma io in cambio che ne guadagno??
E l'indagine culminata nei provvedimenti di stamane è secondo me la prova di una sorta di patto, insomma a me non sembra affatto una cosa di poco conto, o una sciocchezza.
Forse nell'indagine di stamane si trova la risposta alla domanda di cui sopra... 
Pisani 'chiudeva qualche occhio' con tizio mentre catturava caio e ne festeggiava la cattura, e per questo veniva visto come paladino dell'antimafia.
L'antimafia dell'apparenza direi. Vana,vuota,inutile.
Penso che la lotta ai clan sia innanzitutto nel togliere ossigeno al futuro delle organizazzioni criminali, penso che non serva a nulla l'arresto di un latitante, un boss di spicco, se il prezzo pagato in cambio è scendere ad accordi con altri boss in libertà e dar loro la possibilità di gestirsi tranquillamente le attività gattopardesche.
Ah! e per caso guardando la foto sopra vien da evidenziare che guarda caso il boss lo russo non fu preso dagli uomini di via medina bensì dai carabinieri....
Direi proprio che i due vecchi amici non si incontrarono durante l'arresto nell'agosto del 2007.
Strano! Ma come Pisani ne hai catturati così tanti. 
Magari Pisani in una prossima bella conferenza stampa,di quelle che, prima, tanto gli piacevano, ci spiegherà i retroscena degli incontri al ristorante di cui parla lo russo, sin dalla metà degli anni 90 al 2007, i retroscena di qualche arresto eccellente, lo russo cosa ne ha ottenuto dal rapporto con lui e cosa ne ha ottenuto il capo della mobile. 
Di certo, ripeto, non credo proprio alla storiella del boss che fa il buon samaritano e fa le sue rivelazioni al capo della mobile facendogli prendere latitanti per spirito di anti mafia, senza ottenerne nulla in cambio.
Certo ciò che ne fuoriesce da tutta questa vicenda è l'amarezza per l'ennesimo brutto segnale di uno stato che troppo spesso preferisce scendere a patti e non una lotta ai clan netta.
Ed ora Marco Iorio latita,latita,latita... con un centinaio di milioni in meno ma chissà quale altro grosso patrimonio con sè.  
Soldi macchiati dal sangue delle vittime dei clan, e delle vite spezzate dei giovani spacciatori. Soldi che partono da Miano,Secondigliano, Scampia etc.. e come per magia arrivano sul lungomare senza che molti si facciano qualche domanda sulla loro provenienza.
Chissà se beato,felice lì oltreoceano, una chiamata all'amico vittorio gliel'avrà fatta, almeno un grazie....

mercoledì 29 giugno 2011

Con gran piacere questa sera andando sul sito di 'repubblica napoli' leggo che il mio post di ieri sera sulla paradosale quanto assurda situazione dei magistrati senza autisti dopo le 18 è arrivato sinanche agli occhi dei giornalisti di repubblica, wow mi fa molto piacere.
Nell'articolo di oggi su questa vicenda si fa riferimento,parlando della solidarietà dei cittadini, al mio post di ieri sera e mi fa gran piacere. 
Ora spero tanto che dopo il clamore suscitato dalla notizia, di cui han parlato tutte le principali testate del paese, qualcuno a via 20 settembre ci rifletta e tanto, capisca l'assurdità dei tagli folli su questo importante settore, che vanno ad incidere gravemente sul lavoro dei magistrati addirittura lasciandoli a piedi, e si appresti ad appore al più presto la firma per il pagamento agli autisti degli straordinari passati,presenti e futuri.
Ovviamente ci tengo anche a dire che non scherzavo quando ho scritto quella frase ma ero più che serio, quindi ribadisco che se con le parole a via 20 settembre non capiscono la stronzata che stanno facendo, e non tornano quanto prima sui loro passi, sono disponibile ,e penso come me altri cittadini che sono indignati dinanzi questa notizia, a riaccompagnare a casa i magistrati della dda di Napoli con gran piacere.

martedì 28 giugno 2011

Procuratore vuole un passaggio?

 "Dite a Peppe Setola e a Michele Zagaria che, se mi cercano, possono trovarmi alla stazione della Circumvesuviana dalle 7 di sera."  
E' il dignitoso quanto reale ma paradossale sfogo di uno dei pm della dda che indaga sul clan dei casalesi.
Lunedì Il ministero della giustizia ha comunicato a Lepore che non sarà più sborsato un solo euro di straordinario agli autisti. Molti magistrati restano in procura sino tarda sera vista la mole di lavoro.
E ci restano per garantire al meglio il loro servizio alla cittadinanza.
Non pagando più gli straordinari gli autisti cesseranno il loro lavoro alle 18 e i magistrati da ieri sera sono costretti a tornare a casa o in taxi o con i mezzi pubblici con le gravi conseguenze personali che ne derivano.  I magistrati della dda sono sottoposti a tutela per il delicato ramo che vanno a toccare e sono quelli ovviamente più esposti.
Se domani sera tornando da lavoro in metro o in circumvesuviana o ad attendere il pullman alla fermata dovreste vedere anche un magistrato ed i suoi uomini di scorta in attesa non stupitevi.
E' l'ennesimo paradosso di quest'Italietta che tiene sempre meno che sia assicurata la giustizia. 
Ho appreso la notizia questa sera leggendo il sito di republica con tanta tanta amarezza. 
Oramai ogni giorno la vita dei magistrati si fa sempre più dura, ogni giorno la situazione peggiora, ogni giorno gli pongono un nuovo ostacolo, ha l'aria di una sfida tesa a farli desistere.
I magistrati della dda, quelli che con il loro grande lavoro tra risorse sempre più carenti, un lavoro sempre più duro,difficile,pericoloso, e tra mille ostacoli di una classe politica che vede la magistratura come qualcosa da ostacolare e non da migliorare, sono quelli che fanno si che possiamo leggere e gioire di ingenti sequestri e di arresti eccellenti. 
Quelli che ogni giorno tra minacce, intimidazioni militari e denigrazioni istituzionali cercano di disegnare un paese con più giustizia e meno illegalità.  

Quelli che con il loro grande impegno fanno si che qualche ministruncolo da quattro soldi possa vantarsi di aver fatto chissà che sbandierando i loro successi contro i clan, ad uso di trofeo senza neanche dire un grazie ma dicendogli pure vaffanculo.
Ogni cittadino dovrebbe incazzarsi e tanto dinanzi tali surreali notizie. 
Da ieri i pm della dda, quindi sottoposti a tutela personale, sono costretti a tornare a casa con i mezzi pubblici o in taxi, mentre spendiamo risorse ingentissime per garantire l'auto blu a tantissimi politici che nulla fanno contro i clan anzi qualche volta fanno tanto pro.
Penso sia doveroso per ogni cittadino indignarsi profondamente dinanzi tale notizia.
Ed allora da cittadino,che stima ed apprezza tantissimo il lavoro dei magistrati della dda, oltre ad esprimere loro la mia vicinanza e solidarietà per questo ennesimo ostacolo, voglio dir loro ancora una volta grazie per il lavoro che fanno per tessere sempre più ogni giorno la tela del contrasto a chi ogni giorno ci ruba i sogni di un domani senza lenzuola bianca a ricoprire le nostre strade.
Voglio dir loro, visto che voi fate per me un grosso ed importante lavoro per migliorare anche la mia vita, un lavoro di cui dovrebbero dirvi grazie tutti i cittadini, e mettete in gioco la vostra vita per migliorare il nostro paese, e visto che voi fate tutto ciò per me ed io per voi non faccio nulla, voglio sdebitarmi e quindi provando sconerto ed indignazione per questa notizia mi metto a disposizione ogni sera che dovreste servirvi un passaggio dalla procura a casa io sono a disposizione.


P.s. e ci si incazza ancor più appena si pensa che paghiamo fior di quattrini per garantire la scorta e l'auto di servizio con autista,che guarda caso non viene mai tagliato neanche per un minuto, a puttane divenute ministro, a vallette che si sono ingraziate il politico di turno, politici vari che non hanno nulla da temere ma anzi hanno anche spesso,son certo, amici ed ''amici degli amici'' pronti a proteggerli. Gente,oltre che indegna, che non rischia nulla nè fa nulla di buono per il paese. A loro il mio più caloroso,sentito e sincero Vaffanculo!
"Si sequestrano i beni dei camorristi non quelli delle vittime che a rischio della vita hanno denunciato i malavitosi" Con questa frase Luigi Orsino conclude la sua lettera.
Luigi Orsino è un imprenditore che con coraggio ha denunciato le richieste estorsive del clan vollaro.
A causa delle estorsioni il suo patrimonio si è dileguato sino a non restargli null'altro che la sua casa, un tetto sotto cui vivere,questo gli restava ed ora vede portarselo via ma non da estorsori,affiliati, no, dallo stato.
Mentre la macchina della giustizia lentamente procede il suo corso per la vicenda che lo vede vittima denunciante, dopo un paio d'anni dalla denuncia, Luigi Orsino si è visto arrivare lo sfratto dalla sua casa per  debiti progressi. Dallo scorso luglio, alla prima lettera di sfratto, l'ex imprenditore che con coraggio ha alzato la testa,è uscito dalla paura, ed ha denunciato i suoi estorsori, ha cercato di far sentire la sua voce, ha lanciato il suo grido d'aiuto ma è rimasto inascoltato.
Lo stato lo ha abbandonato, e così ha dato una pessima,pessima immagine! Si chiede tanto di farsi coraggio e denunciare e poi così si dà l'esempio peggiore, una grande sconfitta per tutti.
Ad una persona disperata poichè il clan gli ha portato via tutto ed ha accumulato debiti a causa di ciò,  alla quale restava solo la casa, lo stato dà il colpo finale, lasciandolo solo,abbandonandolo e portandogli via la sua abitazione. L'ennesima brutta pagina di questo stato che troppo spesso lascia soli gli imprenditori coraggio ed anzichè incentivare, disincetiva la lotta ai clan,scoraggiando così chi denuncia. 

lunedì 27 giugno 2011

Tra monnezza in strada e monnezze in giacca e cravatta

In questi giorni di crisi rifiuti a Napoli, nella parte di sopra del nostro paese, c'è qualche testa di c...actus che si diverte a gridare frasi come ''viva napoli e la sua monnezza'' (salvini and co.), e dire 'hanno la monnezza in strada non sanno dove portarla sò cazzi loro!' Eh no care testoline di cactus, voi per vent'anni avete saputo sempre dove portare i vostri schifosi rifiuti,complice gente come cipriano chianese,gaetano vassallo ed amici ed amici degli amici, e mò non potete assolutamente rispondere così.

sabato 25 giugno 2011

Il parco di via delle galassie cade a pezzi


Sabato 24 Gennaio 2009, c'è aria di festa a Secondigliano.
A Via delle galassie sembra lo sbarco sulla luna, è un evento sensazionale e per l'occasione ci sono tutti, anzi di tutto e di più. Governatore,sindaco,autorità civili e religiose,consiglieri della zona sia comunali che municipali di vari partiti. Tutti con l'abito migliore,quello delle grandi occasioni.
Veniva inaugurato in pompa magna tra telecamere e telecamere il parco nell'ex area bipiani. 
Primo ed unico parco direi. 
Finalmente dopo tanta attesa, dopo molti rinvii, il quartiere ha avuto la sua area verde.
Memorabili i video di quella giornata ancora visibili su youtube e di bella immagine di quel parco oramai restano solo quei video.
Il parco copre un area di trenta mila mq, un km in linea d'aria. 
E' composto da quattro aree verdi,qualche panchina qua e là, tre campi da calcio, una pista da pattinaggio e tre aree giochi per i bambini.

mercoledì 22 giugno 2011

Loro alzano il tiro noi alziamo la testa... sempre di più!

Tanti elementi uno dietro l'altro a poco tempo di distanza, gesti molto significativi che non accadevano da tempo e quindi fanno pensare.
A Mondragone la scorsa settimana una bomba crea una fortissima esplosione al centro del paese deflagrando letteralmente il supermercato 'Sisa' e facendo danni anche ai vicini negozi nonchè al comune.
Era tanto tempo che il racket non faceva sentire così forte la sua violenta voce. 
Si deve poi anche aggiungere che stanno avvenendo segnali inquietanti di arretramento anche da vie istituzionali, infatti di qualche giorno fa la notizia che il comune di Teverola ha tolto l'affido di un bene confiscato alla 'compagnia dei felicioni' che vi aveva fatto un importante casa famiglia, e l'asl ce2 ha d'improvviso rescisso l'affido alla Jerry Masslo di una nota,importante,grossa villa confiscata alla famiglia schiavone in cui doveva sorrgere un centro per autistici.  
Sempre la scorsa settimana la notizia della lettera di minacce a Renato Natale.


Poco fa ho letto l'ennesima notizia raccapriccante su tale fronte,  in un terreno confiscato ai clan a Casal di principe ove una cooperativa sociale di ragazzi getisce un pescheto  sono stati fatti rilevanti atti vandalici da parte del clan.
 Tubi idrici tagliati,pozzi sigillati con la colla, un chiaro gesto intimidatorio verso chi getisce a fini sociali quel bene sottratto al clan.
 Tra l'altro quel bene era metà del festival dell'impegno civile e quegli stessi ragazzi della copperativa sociale Eureka avevano subito anche un altro atto intimidatorio, nelle scorse settimane un auto si fermò dinanzi il pescheto e gli urlò minacciandoli che dovevano andar via.
Una serie di segnali inqueitanti, una serie di gesti su cui riflettere, una serie di gesti che fanno dire che i clan stanno alzando il tiro,in modo netto,forte, su cui c'è da riflettere,hanno visto un forte risveglio civico, un impegno sociale forte,sempre maggiore,una gran voglia di riprendersi le proprie terre, ed hanno alzato il tiro sia dal fronte militare che istituzionale purtroppo da quanto si evince.
Quindi penso che da qui si deve riflettere sul dietro le quinte di questi atti e sul segnale che se ne evince ma sopratutto da questi gesti poroprio deve partire un netto aumento dell'impegno di ogni cittadino contro di loro per dire voi alzate il tiro e noi abbiamo ancor più voglia di alzare sempre più la testa ed urlare il nostro basta.


Dinanzi questi atti ovviamente c'è sempre amarezza,preocupazione,sconforto,sopratuto tra l'altro per quelli che provengono da vie istituzionali più cjhe militari, ma proprio ciò fa impennare  la voglia di camminare a testa alta. 
Penso che restando silenti si è complici, si deve urlare,urlare basta ogni qual volta leggiamo di questi atti. Ma sopratutto si devono tenere gli occhi aperti e capire ora gli scneare, da tutti i punti di vista.


Ieri sera ero a Casal di principe, ho voluto sin da appena letta la notizia delle minacce a Renato Natale fortemente esserci,  questa sera leggo del terreno gestito dai ragazzi della cooperativa minacciati a cui poi sono stati tagliati tubi e fatti altri atti violenti, appena posso voglio fortemente andare lì, andare da quei ragazzi a parlare con loro,camminare con loro su quel terreno ove pensano di iniziare a far arretrare il nostro impegno con la paura rispondiamo che da qui il nostro impegno da questi gesti  subisce un impennata.


Io su quel terreno sul quale i clan han voluto mandare un segnale minaccioso per fermare l'impegno ci voglio camminare, voglio esser lì assieme ai ragazzi della cooperativa Eureka, poichè son convinto che  quei ragazzi non devono essere mai neanche per un secondo soli e devono sentire accanto tutte le persone che hanno voglia di dire basta a questi atti,le nostre mani assieme,unite,tese le une nelle altre, una catena umana per dire: Nessuno è solo, siamo un popolo in movimento contro di voi, non vi sopportiamo più, ed ora provateci a tagliarci tutti.
 Voglio essere sempre al fianco di tutti costoro che han subito atti intimidatori, tendergli una mano per dire sempre più: Mò basta!
Voi alzate il tiro noi alziamo la testa, sempre più. 
Credo sia doveroso. 
Ricordate tutti raga che restando silenti,girandosi dall'altro lato si diventa complici. E le parole non bastano, mai, ora più che mai.
Credo che nessuno debba mai sentirsi neanche un secondo solo, sarebbe la loro vittoria maggiore, il regalo più grande si possa fare ai clan, il nostro impegno sempre maggiore deve essere la risposta a questi atti inquietanti.
Da questa alzata di tiro della camorra penso che debba partire, oltre che un importante e doverosa riflessione, un grande aumento dell'impegno e dell'attenzione da parte di tutti noi che abbiamo
tanta voglia di dire loro basta. io ci sono,ci voglio essere e ci sarò e sono certo con me tanti condividono l'impegno.


Proprio quando le nuvole aumentano e cercano di oscurare questo cielo facimme ascì stu Sole! 
Vedono l'impegno sociale in aumento, lo temono, cerano di fermarlo aumentando la loro violenza, noi in risposta aumentiamo sempre più il nostro impegno.  Loro alzano il tiro noi alziamo la testa...sempre di più!


E si AIZ A CAP forse cocos cagnarrà ....