Mi guardo indietro, quanta strada fatta,
Proprio quella che si pensava così impossibile da raggiungere, proprio quella che sembrava così lontana, ora qui,
e guardandomi da qui,
penso che sfidarsi, mettersi in gioco, è il modo migliore per darsi fiducia e dirsi vivi...
penso che l'unica vetta impossibile da raggiungere è quella per cui non si ha la giusta determinazione...
e penso che l'unico modo per dirsi sempre vivi è chiedersi sempre ciò che si vuole e mettersi in discussione...
ed incamminarsi per la propria strada...
penso che i propri limiti siano le maniglie che ci portano ad aprire le porte del domani verso la nuova sfida che ci rende vivi..
la vita è un continuo incrocio, scelta tra vivere e sopravvivere,
la seconda è facile e scelta da tanti spenti intrappolati in dogmi d'un tempo morto...
la prima non è facile e consueta ma è l'unica che dà vero respiro umano..
Credo che ogni notte prima di andare a dormire dovremmo alzare gli occhi al cielo, respirare, e non tanto cercare un dio o chissà che ma semplicemente Noi stessi, e chiederci....I AM, OR NOT?...
e così cominciare il nuovo giorno, una nuova lezione, e guardare avanti alla sfida che verrà..
e ricordarci sempre del nostro ieri e contare e pesare i passi fatti perchè la nostra VERA strada di domani è fatta del nostro ieri...
c'è un domani che ci aspetta, un ieri che, nel bene e nel male, ci ricorda chi siamo e conduce ed un oggi che ci permette di costruirci..
credo che certe notti avrei proprio bisogno d'un microfono.... alla radiofreccia... ;-)
bellissima .....da brividi ( ada)
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