lunedì 29 novembre 2010

la banalità del male

voglio inaugurare il mio blog con una riflessione sul quartiere in cui vivo e sono cresciuto e sulla società in cui viviamo e il male che la affligge nata da alcune parole di raffaele cantone tratte da "i gattopardi"!

“È certo che il consumismo aiuta la criminalità organizzata creando una massa di ragazzi pronti a tutto.Negli omicidi di giovanissimi camorristi mi ha sempre colpito l’abbigliamento delle vittime: venivano da famiglie poverissime,vivevano in tuguri ma si vestivano griffati da capo a piedi. Quelle griffe erano la ragione che li aveva spinti a diventare camorristi ,a uccidere e morire.
Se tu accetti l’idea di essere camorrista non per ottenere potere e rispetto ma solo per riuscirti a comprare una maglia più costosa e le scarpe più alla moda,per entrare nella discoteca da cinquanta euro e permetterti un tiro di cocaina allora si è persino banalizzata la scelta di diventare criminale.
Non c’è più una motivazione che non sia quella di inseguire oggetti fini a sè stessi.
La banalità del male è talmente forte che si diventa killer solo per un paio di jeans firmati”
Parole di Raffaele Cantone tratte dal libro dell’ex pm della dda partenopea “i gattopardi” appena pubblicato;libro nel quale l’ex magistrato narra come il vasto potere del clan ,che dominano la nostra terra, sia penetrato profondamente nel tessuto economico sociale politico tanto da non poter più essere chiaro un confine,la famosa zona grigia;i gattopardi così definiti da cantone sono proprio le nuove leve dei clan che oggi non hanno più la pistola in mano bensì lauree e prestigiosi curriculum; i famosi colletti bianchi,i professionisti,gregari del clan che si trovano negli uffici delle grandi aziende multinazionali etc… ed anche nei palazzi istituzionali locali e nazionali! Un libro molto bello e interessante che consiglio a tutti voi di leggere;cantone ci narra di come il potere dei clan sia mutato e quanto oggi il clan più che con la pistola lavora con l’economia,ci narra di quanto politica e clan siano legati ma anche sanità imprenditoria borghesia e i professionisti dei vari settori insomma di quanto i nuovi camorristi viaggino in auto di lusso giacca e cravatta e non siano solo i semplici spacciatori,la manovalanza;una vera lezione su come sia oggi  il potere camorristico e di quanto non sia identificabile mai bene la “zona grigia”!
Queste parole le ho volute riportare poiché mi hanno immediatamente colpito,ci ho molto riflettuto,sono dirette,concrete,vere,reali!
Io vivo a secondigliano e Tantissime volte da “fiore nel deserto”,cantone così definì chi come me è un cittadino onesto nel quartiere molto tristemente noto nel paese per la cronaca nera,ho visto che ai miei coetanei interessa un'unica cosa molto spesso e cioè arrivare a poter acquistare l’abbigliamento più di moda più costoso e null’altro!
Si cerca la felicità solamente in oggetti fini a se stessi,in modo molto banale,si cerca la felicità nell’abbigliamento più alla moda o il cellulare all’ultimo grido che hanno gli amici;la banalità vastissima e la fortissima mancanza di valori e di cultura questi sono forse i più grandi mali del nostro tempo!
 Vivendo ed essendo cresciuto a secondigliano Tantissime volte nel mio quartiere ho visto miei coetanei ,che di certo non provenivano da famiglie benestanti, girare con vestiti firmati e/o auto e/o moto di grossa cilindrata. Quell’abbigliamento molto costoso costa a quei ragazzi la cosa più grande che hanno: la loro dignità! Si poiché si vendono al clan per il fascino di potersi permettere il cellulare,il pantalone,le scarpe più costose che provenendo dalla povertà hanno sempre visto come irrangiungibili;si vendono innanzitutto la loro dignità ma soprattutto la loro vita;purtroppo molto spesso il lusso il rispetto il potere che han guadagnato vendendosi al clan e che suscita in loro grande fascino li porta in un'unica strada: o una vita in carcere o una morte giovanissima sulle strade del mio quartiere che troppe volte hanno visto il sangue.
io ho avuto una fortuna sicuramente nella mia vita e cioè quello di essere stato cresciuto da una famiglia di quelle che insegna innanzitutto che la felicità nella nostra vita non sta negli oggetti fini a se stessi! Non sta nel pantalone la maglia le scarpe  il cellulare l’auto o chissà che altro comprato magari passando sulla vita  altrui! No, la felicità sta nell’indossare l’abbigliamento che ci si può permettere,magari non alla moda, ma sicuramente indossato con grande orgoglio;la felicità sta nel sapere che ciò che abbiamo è frutto dei sacrifici, del sudore ,dell’onesto e sudato lavoro dei nostri genitori e non del sangue di vite spezzate per l’insaziabile sete di danaro che attanaglia la nostra società!
Cantone parla di ciò che io considero la più grande malattia di cui soffre la nostra società: la BANALITA’ DEL MALE! Riflettete su queste parole! Io ci penso molto spesso! Oggi la gran parte dei miei coetanei cresce senza alcun valore,allo sbando totale,il loro pensiero più grande è il potersi permettere il giubbino la scarpa o il pantalone che hanno gli amici e che è di tendenza!  qui i ragazzi crescono con un unico pensiero che è: se hanno la schiena dritta di andarsene,lasciare questo quartiere maledetto; se non hanno la schiena dritta e accade spesso purtroppo,si vendono al clan; e ci vuole poco quando non c’e’ alcuna opportunità;quando l’unica via che ti si presta dinanzi è quella del piegarsi al clan oppure ai tanti caporali di questo mondo del lavoro sempre più precario instabile e soprattutto introvabile! quindi anche la scelta di fare del male e addirittura ammazzare diventa banale,senza alcun valore,si ammazza per sentirsi potente,per sentirsi rispettato,oppure molte volte semplicemente per permettersi i vestiti griffati molto costosi e questo è il livello massimo dello schifo a cui è giunta questa nostra malata società! 
Tante volte vedo per il quartiere tanti coetanei in auto di grossa cilindrata e spesso penso che questo lusso che si permettono passando sulle vite altrui riempie un vuoto che hanno dentro e quindi per un po’ si sentono appagati felici  solamente per l’auto i vestiti il cellulare etc… ma poi alla fin fine non sono mai felici ma sono soli vuoti e prima o poi se ne renderanno conto;una felicita effimera che li porterà in un'unica strada: la foto in prima pagina sul giornale del loro giovanissimo corpo sull’asfalto ed il loro costosissimo giubbino griffato tanto sognato macchiato di sangue di quel sangue che loro han contribuito a spargere spesso senza rendersene conto!
Quei vestiti quelle auto non si rendono conto che sono impresse del sangue di loro coetanei uccisi per banalità;spesso premono un grilletto spezzando così la vita di un loro coetaneo che non conoscevano neanche minimamente solo per l’ordine di qualcuno, un loro coetaneo che magari se avessero vissuto in tutt’altro contesto sarebbero potuti essere amici ed invece  con quel proiettile sparato senza pensarci troppo ,anzi senza pensarci proprio minimamente,uccidono non una ma tante vite poiché quel proiettile non ammazza solo la vittima che resta sull’asfalto ma anche chi ha sparato e soprattutto dilania le vite delle famiglie di questi ragazzi che non si spiegano questo grande dolore!
 Io lungo gli anni si ho visto tantissimi coetanei piegarsi e rovinare la loro vita così facendo ma ho anche conosciuto molti secondiglianesi con la schiena dritta e con questa definizione intendo dire che è gente che non accetta il compromesso del guadagno facile,non accetta di vendersi,bensì accetta le dure regole del lavoro di questa merda di società e alzandosi all’alba si suda lo stipendio sulla propria pelle a condizioni al limite per la gioia di tornare a casa la sera magari si distrutto dal lavoro ma con l’orgoglio di abbracciare la propria moglie e i figli e mostrare loro l’esempio concreto della felicità!  Ed insegnano ai figli che magari non avrà il vestito firmato in quella famiglia ma in quella casa c’è qualcosa che nessuna cifra può acquistare: l’orgoglio e la dignità! Questo quartiere ti mostra le tante facce della vita;ho visto famiglie vivere nel lusso fottendosene di tutto e tutti senza un minimo di valori, senza rendersi conto che i sedili in pelle del loro costoso suv sono impressi del sangue dei ragazzi che spengono la loro vita a causa della polvere bianca che arricchisce pochi e ammazza molto! ma ho visto anche un padre piangere per non poter acquistare un regalo al figlio e quel padre magari non aveva l’auto nuova ma aveva la dignità che quelle famiglie nei loro fottutissimi suv neanche lontanamente sanno cosa sia! 
Stimo moltissimo l’ex magistrato Raffaele Cantone lo ritengo prima di tutto un grande uomo oltre che un grande magistrato e ho sempre creduto che per salvare la nostra terra prima che di grandi professionisti dell’anticamorra abbiamo bisogno di grandi uomini;abbiamo un gran bisogno di gente che viva il quotidiano con coerenza improntato ai valori della legalità e soprattutto dell’onestà;cercando sempre di porgerci quotidianamente la domanda “a camorra songh’io”, si poiché dal più semplice ,dal più piccolo al più grande, gesto e/o scelta nella nostra vita dobbiamo chiederci se è corretto se è dalla giusta parte!
Nella trasmissione vieni via con me fazio e saviano fanno l’elenco delle motivazioni per cui andarsene e restare ed io voglio concludere questa mia riflessione proprio in quel modo:
VADO VIA PERCHE’ QUESTO DESERTO LO VEDO SEMPRE PIU’ ARIDO
 RESTO PERCHE’ I FIORI PER CRESCERE HAN BISOGNO DI CONCIME E QUESTO CONCIME E’ LA CULTURA ED IO SOGNO UN GIORNO IN CUI I GIOVANI DEL MIO QUARIERE SPACCERANNO LIBRI NON QUELLA MALEDETTA POLVERE BIANCA CHE AMMAZZA LA VITA DI CHI LA VENDE E CHI LA COMPRA! E SONO CONVINTO UN GIORNO IL MIO QUARTIERE FIORIRA’ GRAZIE A CHI NONOSTANTE IL CONTESTO CREDE SEMPRE E COMUNQUE FORTEMENTE NELL’ONESTA’ E NELLA LEGALITA’!!!!!
p.s. purtroppo proprio mentre scrivo questa riflessione sul mio quartiere apprendo una dolorosa notizia, dal sito de il mattino leggo che una ragazza di soli diciassette anni di scampia rischia la vita a causa della cocaina;notizia del genere non è la prima che ricevo e purtroppo credo non sarà l’ultima, ma danno sempre un grande dolore poiché vedere una giovane vita spegnersi a causa di quella maledetta fottutissima polvere bianca non si spiega non si può trovare una motivazione una spiegazione a ciò; mai e poi mai si potrà trovare una ragione ad una morte così assurda così banale;la una morte non è mai giustificabile ma morire per una banalità così grande per una sciocchezza così proprio non mi sembra possibile! E nella mia testa ,ogni qualvolta leggo una notizia del genere o vedo ragazzi bucarsi tra le strade del mio quartiere,mi pongo sempre la stessa domanda a cui non so dare una risposta: ma come cazzo è possibile che nella testa di persone così giovani non ci siano sogni idee per il futuro la gioia il divertirsi con gli amici insomma ci sia talmente tanto vuoto che lo riempono con la droga e cercano il loro svago in quella maledetta polvere bianca che li porterà a spegnersi lentamente! Non mi sono mai saputo dare una risposta e mai penso ci sarà una risposta a questa domanda ma una cosa è certa finchè per le nostre strade vedremo ragazzi bucarsi allora non potremo dire di vivere in una società giusta,buona!

1 commento:

  1. VADO VIA PERCHE’ QUESTO DESERTO LO VEDO SEMPRE PIU’ ARIDO
    RESTO PERCHE’ I FIORI PER CRESCERE HAN BISOGNO DI CONCIME E QUESTO CONCIME E’ LA CULTURA ED IO SOGNO UN GIORNO IN CUI I GIOVANI DEL MIO QUARIERE SPACCERANNO LIBRI NON QUELLA MALEDETTA POLVERE BIANCA CHE AMMAZZA LA VITA DI CHI LA VENDE E CHI LA COMPRA! E SONO CONVINTO UN GIORNO IL MIO QUARTIERE FIORIRA’ GRAZIE A CHI NONOSTANTE IL CONTESTO CREDE SEMPRE E COMUNQUE FORTEMENTE NELL’ONESTA’ E NELLA LEGALITA’!!!!!

    grazie peppe

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