giovedì 14 luglio 2011


Questa scena la guardo spesso, è di una bellezza immane e secondo me esprime benissimo la nostra realtà odierna.
 E tu ch vuò fa Giancà? nessuno dei due, nè il padrone nè il cane..., io voglio fare il giornalista. Giornalista-Giornalista! Per questo era un grande, grandissimo uomo, uno di quelli di cui tanto necessita quest'italietta oggi,direi.
In quest'italietta non si sceglie più, nessuno vuol scegliere! no,! 
Ci sono padroni e sopratutto tanti cui piace fare i cani! Tanti,troppi cani. 
Cani a cui piace fare i cani. 
I giornalisti-giornalisti sono molto rari, E' semplice fare gli 'impiegati'... non c'è il peso della responsabilità,   ci sono troppi cani che corrono dietro il bastone e gli piace pure. 
Per quell'inchiesta sugli affari dietro gli ingenti fondi giunti in campania per il terremoto dell'80 Giancarlo Siani ci morì ,senza pensare se gli conveniva o meno! 
Oggi spesso mi chiedo dove siano odierni Giornalisti del genere, mhà, chissà, di certo penso ce ne siano, ma chissà dove. Rari,quasi introvabili.
Lui non aveva la scorta, non stava nei salotti, no,  girava per le strade di cui scriveva ed aveva ogni giorno davanti gli occhi ciò di cui parlava, 25 anni, ucciso sotto casa, ucciso per la sua voglia di scrivere, scovare e raccontare il malaffare, oggi in quest'Italietta dei tanti,troppi che pensano 'chi te lo fa fare'  magari  gli avrebbero detto Gancà ma chi t'ò fa fa... 

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