venerdì 30 dicembre 2011

da via medina a piazza viminale passando per miano

Giovedì 30 giugno la notizia bomba, la notizia clou di quest'anno, irrompe su tutti i siti giornalistici, tv ,cellulari, radio e che dir si voglia.
Operazione della Dia in città in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare della Dda partenopea, blitz anticamorra: riciclaggio e usura.
Sequestrati oltre un centinaio di milioni di euro sparsi su oltre centocinquanta conti correnti, di cui 30 milioni in contanti, soldi frutto delle attività criminali dei clan della periferia nord di Napoli.
Arrestati i fratelli Iorio, nota famiglia imprenditoriale della borghesia partenopea, sequestrate le loro società, oltre una decina di attività di ristorazione, tra cui alcune molto note a via Partenope.
E quella calda mattina d'estate partenopea gli agenti della dia bussarono anche alla porta del capo della squadra mobile della questura partenopea: Vittorio Pisani.
I magistrati della dda della procura napoletana, Amato e Parascandalo, titolari delle indagini sulle attività di riciclaggio per conto dei clan della periferia nord, spiccano la misura cautelare del divieto di dimora a Napoli per l'ex capo della squadra mobile.
Pisani è indagato per il suo rapporto d'amicizia con Marco Iorio, finito in manette con l'accusa di di riciclaggio per conto del clan lo russo.
 E' accusato di essere a conoscenza dell'attività di riciclaggio di Iorio e non solo non aver fatto nulla di quanto in suo dovere per reprimere il reato di cui era a conoscenza, ma anche aver avvertito il titolare del 'regina margherita', con cui era in solidi rapporti d'amicizia, delle indagini e del contenuto di alcune informative redatte dal suo stesso ufficio a suo carico.
E' accusato anche, come da riscontro delle intercettazioni, di aver parlato all'imprenditore amico arrestato di una strategia difensiva e modi per sviare ai sequestri gli ingenti fondi.
Inoltre è anche accusato di essersi speso per far ottenere a Bruno Potenza, contrabbandiere ed usuraio, finito in manette anch'egli quel 30 giugno, alcune autorizzazioni.
Le indagini si sono chiuse qualche settimana fa, l'ex capo della squadra mobile di Napoli è stato rinviato a giudizio dal gup Francesca Ferri che ha accolto appieno le richieste dei pm.
Il processo, che vede 17 imputati tra cui, oltre il vicequestore, i fratelli Iorio con l'accusa di riciclaggio e la famiglia Potenza con l'accusa di usura inizierà il 24 gennaio.
I pm hanno indagato sull'ex capo della squadra mobile in quanto ha fatto rivelazioni su di lui l'ex storico boss lo russo dell'omonimo clan di Miano.
Salvatore lo russo è stato per decenni uno storico capoclan dell'alleanza di secondigliano, è stato arrestato nell'agosto 2007,guarda caso dai carabinieri, e da novembre 2010 sta collaborando con i magistrati.
Ha fatto molte rivelazioni circa l'operato di Vittorio Pisani con cui ha avuto rapporti sin dalla fine degli anni 90,    di lui ha tralaltro detto: ' la paura che provo non è da meno, sono consapevole della sua potenza, temo il vicequestore Pisani più di cento camorristi- ed ancora- a lui regalavo casse di champagne'.

Penso che sarebbe l'ora che tanti 'giornalisti-impiegati-lacchè' cui tanto piaceva, e purtroppo a molti piace ancora, titolare sul 'superpoliziotto stana latitanti' trovino il tempo tra una leccata e l'altra di titolare smettendola di osannare il poliziotto rinviato a giudizio: 'pisani a processo con gli amici iorio e potenza', 'lo russo: pisani ha arrestato molti latitanti,tra cui il ras bocchetti, per merito mio, quale contropartita per il boss?'!

L'ex capo della squadra mobile di Napoli, che dopo il divieto di dimora fu non solo non sospeso dal servizio ma addirittura spostato ad incarico di maggiore rilievo, passando da via medina a piazza del viminale, a dirigere lo sco, il servizio centrale operativo, andrà quindi a processo accusato dei reati di: abuso d'ufficio, favoreggiamento, falso, rivelazione di segreto investigativo, un bel poker!!

P.s. post che scrissi proprio quella mattina di fine giugno su Pisani ed i suoi rapporti con lo russo:
'I capitoni' da Miano al lungomare passando per via Medina
Il Mattino: lo russo, Temo più pisani che cento camorristi.

mercoledì 28 dicembre 2011

tra troppi titoli e pochi fatti, ...Voglie 'e cagnà!!

'' Chest' è à capital' da drog'
Addò chell' ca vuò chell' truov
Ca dinto si vedon' cos' 'e pazz'
Ca 'e guardie magnan pe' chiuder'
L'uocchie ngopp 'e piazz
Ma ormai sapimm 'a razz'
Però nun te scurdà 
Ca in miezo a tutt' stu burdell'
Ci sta pur' chi com' me
Va ancor annaz' pe' vedè
Se riesc' a cagnà
'a realtà 'e 'sta città
Ca cu' 'sta camorr' ci ha levat'
L'aria pe' respirà ... '' Cantano gli 'A67,
E di persone eccezionali che con grande impegno e passione ogni giorno fanno cento passi quotidiani per colorare le grigie strade senza fine e senz'anima dei nostri quartieri ce ne sono tante.
Ciro Corona è una di queste, una gran persona, un ragazzo eccezionale, trentenne, operatore sociale, è cresciuto e vive nel rione Don Guanella a Scampia e da anni porta avanti attività verso i minori a rischio.
Lavora con i minori a rischio del quartiere affinchè capiscano che ci sono modelli e valori alternativi ai quali rifarsi, come egli stesso affermò durante la cerimonia d'inaugurazione del neonato sportello anticamorra e presidio Libera Scampia nella sede della municipalità tenutasi il 17 dicembre.
La nascita dello sportello anticamorra e del presidio di Libera Scampia è un forte segnale, è innanzitutto la nascita di un presidio di legalità sul territorio, di grande importanza e necessità per questi quartieri, allo sportello saranno fatte attività di aiuto verso le fasce deboli della cittadinanza, così come raccolta di segnalazioni e denunce anonime, e dal mese di gennaio sta per partire il dopo scuola pomeridiano gratuito. Tra i futuri progetti di (R)esistenza da segnalare anche Scampia Trip Teatro!
Ciro ha creato e presiede l'associazione di lotta all'illegalità ed alla cultura camorristica (R)esistenza.
Negli anni l'associazione ha svolto numerose attività con i ragazzi a rischio del quartiere, in primis attività di sostegno scolastico e dopo scuola gratuito, così come anche attività pomeridiane ludiche e didattiche con i minori cui seguivano sempre 'lectio' di legalità.

(R)esistenza anticamorra associazione di lotta all'illegalità ed alla cultura camorristica di Scampia è nata ufficialmente il 21 marzo 2008, data assolutamente non casuale, il 21 marzo è infatti la giornata nazionale dell'impegno contro le mafie ed in memoria delle vittime innocenti delle mafie, e l'anno, il 2008, è l'anno della tregua della faida del clan di lauro.
Anche il nome ha una certa valenza simbolica, (R)esistenza sta per Resistere ed Esistere, da un lato la Resistenza da porre in atto verso i soprusi dei clan e nel contempo dall'altro lato l'invito ad Esistere cioè  a riappropriarsi delle proprie terre, dei propri quartieri, delle proprie città, perchè solo nel momento in cui noi Esistiamo la camorra cessa di esistere!

Le attività con i ragazzi venivano svolte arraggiandosi in uno scantinato che essendo basso, stretto ed umido, è diventato invivibile. Le attività per un periodo sinchè è stato possibile sono state fatte in spazi messi a disposizione da Don Aniello Manganiello all'interno del centro Don Guanella.
Nel 2008 han portato avanti un progetto di lotta all'abbandono scolastico, durante l'intero anno scolastico hanno seguito dieci ragazzi del quartiere con grossa probabilità di dispersione avendo famiglie che lavorano nell'indotto della droga.
Ciro per un anno andava letteralmente ogni mattina a svegliare quei ragazzi, prepararli, vestirli e condurli nell'istituto scolastico di pertinenza. Dopo qualche mese dall'inizio dell'anno, da che erano totalmente reticenti e doveva addirittura vestirli, si facevano trovare pronti, alla fine di quell'anno scolastico 7 ragazzi su 10 han superato l'anno ed ora frequentano regolarmente.

martedì 13 dicembre 2011

Respiriamo il fresco profumo di libertà, Sabato 17/12: 'LIBERA SCAMPIA'!

6 novembre 2004,nel cuore del periodo della faida tra il clan di lauro e quello degli scissionisti, Scampia, rione 'sette palazzi, 'parco dei ciliegi, un sabato sera scorre via come tanti, Antonio Landieri quella sera era sereno a giocare a calcio balilla con i suoi amici nel parco sotto casa.
All'improvviso giunse un auto dalla quale alcuni killer spararono all'impazzata verso quel gruppo di ragazzi, tutti fuggono, decine di proiettili sparati all'impazzata che finiscono ovunque, Antonio, disabile, non riesce a fuggire come i suoi amici, i proiettili lo raggiungono e la sua giovane vita finisce quel sabato sera. Finiscono lì i suoi sogni, le sue speranze, le sue ambizioni.
Muore a 25 anni, muore come si dice spesso,troppo spesso, qua, 'per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato', assurdo!!!
Ad oggi suoi assassini ancora non hanno un nome.
Un ragazzo come tanti, ventenne, con una vita davanti che voleva semplicemente vivere, con i suoi sogni, le sue speranze per il domani, le sue ambizioni sul 'cosa fare da grande', ed invece no quel maledetto sabato sera di guerra si sono spenti ed il suo nome si è iscritto tra le tante,troppe, vittime innocenti della camorra.
Sabato 17 dicembre 2011 alle ore 10 a Scampia, si respirerà il 'fresco profumo di libertà, sarà infatti inaugurato il presidio di ''LIBERA SCAMPIA''' ed il primo 'sportello anticamorra', presso la sede dell'8° municipalità.
Il nascente presidio 'Libera Scampia' sarà intitolato proprio alla memoria di Antonio Landieri.
La parola 'RESISTENZA' vuol essere una pietra miliare nel percorso di riscatto dei quartieri nord di Napoli, infatti sia il viale ove nasce il presidio sia l'associazione di volontariato sociale che lo ha creato hanno entrambi questa denominazione. 
Un parola che ha un forte messaggio e che, penso, deve essere incisa nelle nostre coscienze.
(R)esistenza si, che, come lo stesso Ciro Corona spiega in 'Scampia Trip', ha un duplice forte messaggio, sta per Resistere ed Esistere, da un lato ''la Resistenza da mettere in atto di fronte ai soprusi, alle loro intimidazioni, alle loro violenze,'' e d'altro canto innanzitutto ''l'invito ad Esistere, ovvero l'invito a riappropriarsi delle proprie terre, dei propri quartieri, delle proprie città, perchè solo nel momento in cui esistiamo la camorra smette di esistere'', e-aggiungo io- quest'odierna società disastrata ha molto bisogno di tornare ad esistere.

Sabato sarà un giorno bellissimo, di gran festa, per tutti quei cittadini dei quartieri della periferia nord di Napoli che credono fortemente nel riscatto di questi quartieri, che credono nei valori di Legalità e Giustizia, e che sopratutto credono fortemente nel ricolorare queste grige strade senz'anima e senza fine.
Sabato mattina in viale della resistenza ci sarò, ci saremo, appuntamento imperdibile, perchè dopo aver visto tante lenzuola bianche ricoprirle, queste strade han tantissima voglia di essere coperte dal 'fresco profumo di libertà'. Ed allora ci vediamo sabato....passate parola!

Sabato 17/12 ore 10 vi aspettiamo!
Assieme a Ciro Corona, il presidente e fondatore, ed ai ragazzi ed alle ragazze dell'associazione di volontariato sociale, di lotta alla illegalità ed alla cultura camorristica, (R)esistenza, siamo felicissimi di invitarvi tutti alla cerimonia di inaugurazione del presidio di LIBERA SCAMPIA.
Saranno presenti:  Geppino Fiorenza, referente regionale 'LIBERA',  Antonio D'amore, referente provinciale 'Libera', il magistrato Bruno D'urso, Valerio Taglione per il comitato 'Don Peppe Diana' e Simmaco Perillo per la cooperativa 'Al di là dei sogni', Lucia Rea per il consorzio 'Sole', il vice questore dirigente del commissariato p.s. di Scampia dott. Michele Spina, il presidente dell'ottava municipalità Angelo Pisani.
....ed oviamente immancabile... la banda di 'WRONG!'


lunedì 12 dicembre 2011

Quando il nero delle tante cattive notizie dei nostri luoghi mi attornia penso ai volti di appassionata Resistenza di ragazzi come me che ho incontrato da un annetto a questa parte durante vari eventi, e sopratutto spesso quando troppe cattive notizie arrivano e portano quasi a scoraggiarsi penso ai volti meravigliosi dei ragazzi incontrati a Palermo a luglio.
Pensando a quei ragazzi, a quei volti, se per un attimo le troppe notizie marce che ci circondano possono farmi scoraggiare subito rinvigorisce fortissima la speranza che questo paese un domani colorato lo può avere! 
E così mi tornano in mente Irene, Peppe, Antonio etc.., i ragazzi di Addiopizzo Palermo e Catania, che incontrammo quasi per caso quella domenica di luglio che ricordo come fosse ieri... Ecco questa sera torno ad emozionarmi pensando a quei giorni Palermitani leggendo che Irene Di Nora, studentessa universitaria, ventenne, attivista di Addiopizzo Catania, ha scritto un particolare articolo, un articolo che è bellissimo leggere perchè scatta una gran bella foto scritta dell'Italia che Resiste!
Qui l'articolo:  http://img502.imageshack.us/img502/5974/20111211230516.png
Ha voluto scrivere di questi folli ragazzi che in ogni parte d'Italia ci credono e s'impegnano con passione guardando al riscatto delle loro terre....
Grazie Irene, grazie, davvero di cuore, grazie perchè è bellissimo leggere quest'articolo...
....Poichè se venerdì in radio pensando a quanto sia radicato il cancro delle mafie ci si poteva scoraggiare, leggendo il tuo articolo, pensando a quanti siamo, assieme, in ogni angolo del paese, a Resistere guardando ad un domani di riscatto allora ci si riempie di gioia, si accende la speranza più che mai.
p.s. E così stasera con una certa emozione ripenso ai giorni Palermitani, stupendi, giorni che porterò sempre nel cuore durante tutta la mia vita, giorni in cui eravamo a Palermo ragazzi di ogni età, d'ogni estrazione sociale, provenienti da ogni parte d'Italia, ognuno con il suo vissuto, uniti, uniti più che mai ,nelle stesse ambizioni, lotte, speranze, nella stessa voglia di un domani di riscatto, e sopratutto nello stesso umano sentire che ci accompagnava in quei giorni,stesse emozioni, stesse lacrime, stesso battito di mani, ricordando Paolo ma sopratutto nel suo ricordo ricordando a noi stessi che ci è doveroso un impegno sempre maggiore affinchè i nostri figli possano usare i microfoni per raccontare quanto Wrong era sto nostro paese nel loro 'Ieri' e quanto è Wonderful nel loro 'oggi'....



lunedì 5 dicembre 2011

dalle piazze di spaccio al palcoscenico, il sipario si apre sulla bellezza umana...

'Spacciavano droga e maneggiavano armi, mò fann 'e giocolieri, ora il fuoco lo sputano è meraviglioso!'
Di chi stiamo parlando? Dei ragazzi della cooperativa 'il tappeto di Iqbal'.
Nel post precedente vi ho parlato dello spettacolo 'Lui chi è?' messo in scena dai ragazzi di questa cooperativa di barra capeggiati dal loro prufessore.
'O Prufessò è Giovanni Savino, educatore, colui che con immensa passione, ha teso una mano verso questi ragazzi, li ha fatti semplicemente sentire persone, li ha fatti ridere,giocare,pensare. Li ha fatti iniziare a vivere, come dice proprio Marco,uno dei protagonisti dello spettacolo. Ha teso le sue mani verso quei ragazzi, ha preso quelle vite, condannate dai ghetti mentali dell'odierna società che troppo spesso sa semplicemente condannare ma non pensare, e le ha trascinate lontano dalle piazze di spaccio e portate su un palcoscenico.
Educatori di strada,persone grandiose che con straordinaria passione si dedicano a tendere le loro mani verso i ragazzi dei tanti nostrani 'bronx' che attorno hanno zero in tutto e per tutto e come unica via i lustrini dei clan,persone come Giovanni, penso che sono le uniche grandi speranze per il nostro paese,per il nostro domani.

Nu naso russo, nu core appassiunate e doje mane tese pe acchiappà a na banda e... Stelle!

Alza la testa,guarda, dritto,negli occhi, incrocia lo sguardo e ti chiedi ‘Lui chi è?’
Quesito che sempre negli incontri del quotidiano dovremmo porci incrociandoci, ed invece tante volte, troppo spesso, smarriti nella frenesia dell’odierna società, perdiamo l’importanza di ciò, e ci si distingue non in persone ma in stereotipi, spesso per il vestire, così si è ‘ò bbuon wuaglion’, 'ò wuaglion malament', ò wuaglion e miez a via’, 'ò figlio e papà' e le vite, le persone, le individualità, i vissuti, si smarriscono nella superficialità.

‘Lui chi è‘  è anche il titolo dello spettacolo messo in scena Mercoledì presso il teatro della s.m.s. ‘Alfieri’ in occasione del Marano Ragazzi Spot Festival dai ragazzi della cooperativa sociale di Barra’Il Tappeto di Iqbal’ capeggiati da quel gran ''folle'' di Giovanni Savino, ‘ò professore e burdell’ come egli stesso si definì durante la nostra intervista a Wrong.
Sul palco ragazzi che raccontavano raccontandosi, nessuna prova, nessun copione, spontaneità, storie,vite, vissuti, processi di cambiamento, maturazione, umanità. 
Un unico legame, forte, fortissimo, su un filo d’umano sentire, che legava tutti, attratti da un vortice di emozioni, da sopra a sotto il palco.
Si apre il sipario si incrociano i volti, gli sguardi dei ragazzi,vedevo qualcosa impossibile da raccontare con parole,c’era un legame che va al di là di tutto, al di là di un fratello maggiore, al di là di un padre,una bellissima grande famiglia su quel palco, si ballava, giocava, rideva, ci si divertiva e soprattutto ci si raccontava.
'Prima spacciavano droga e maneggiavano armi, adesso fanno i giocolieri, ora il fuoco lo sputano...'. Tra qualche battuta, una risata e tanta sana leggerezza e divertimento vi era un coinvolgimento unico, grandioso, si guardava,rideva, pensava...