domenica 8 maggio 2011

Un sacerdote "capatosta" che ci ha portato nuova luce!

Qualche giorno fa ho acquistato il libro appena pubblicato di Don Aniello Manganiello in cui racconta la sua esperienza, i suoi sedici anni spesi a camminare non tanto tra le mura della parrochia quanto più fuori, nel quartiere a chiedersi tante volte il perchè di certi sbagli e conducendo così tanti figli di qusti quartieri verso la giusta strada.
Ed è proprio su questo punto molto importante,fondamentale,essenziale che Don aniello si sofferma come nessun altro fa mai e pone l'accento,chiedersi il perchè di un determinato errore e partendo dall'analizzare le vite, le cause alla base, condurre verso la giusta strada le persone che sbagliano, il grande insegnamento che ci lascia questo libro.
Libro direi bellissimo ed interesantissimo che si legge in qualche oretta e con gran piacere,ed inoltre vi lascia tantissimo, vi arrichisce, vi dà insegnamenti umani, insegnamenti di vita che vi arrichiscono se vivete questi quartieri e nel caso non viviate qusta realtà vi fanno capire come il giudizio spesso frettoloso di condanna senza se e senza ma ,senza andare a guardare alle cause di certi fatti,semplice banale condanna verso chi vive in certe zone criminalizzate,ghettizzate, faccia male.  
Don Aniello è stato parroco del centro Don Guanella per ben sedici anni dal 94 al settembre 2010.
Parlava con parole forti,dure,decise,determinanti, contro i clan, agiva,dava l'esempio, faceva fatti e non retorica, dava fastidio,tanto fastidio Don Aniello e quindi nel corso di questi sedici anni ha ricevuto tante minacce. Ha dato fastidio con le sue parole, denunce, ha dato tanto fastidio ed intendo sia a gente dei clan sia a gente dlele istituzioni. Aveva questo stupendo vizio Don Aniello denunciare, non darsi mai al silenziom no mai, parla e tanto, parlava sempre dalla parte dei più deboli, degli ultimi sfruttati,usati e chiedeva che i diritti non fossero favori, che le attenzioni verso i bisogno sociali non fossero paorle elettorali ma impgni seri e doverosi della politica da sempre autreferenziale e da sempre con un occhio a queste zone solo per i giornji elettorali. Ed ovviamente anche denunciava le sopraffazioni della camorra.
Erano tanti anni che tanti ominicchi potenti locali lo volevano lontano da lì e da qualche mese hanno coronato il loro desiderio non per via di minacce etc... ma per scelta del vertice ecclesiastico.
Nell'estate scorsa si è saputo che nell'autuno Don Aniello avrebbe dovuto abbandonare quel presidio di legalità e di cultura anticamorristica della zona perchè i vertici donguanelliani ne han deciso il trasferimento.

E' un libro molto bello proprio perchp mostra in toto le tante facce di questa realtà

Ed inoltre Don Aniello parla senza remore della sua esperienza in frontiera, sempre dalla parte degli ultimi, senza paura ma con coraggio e determinazione, delle sue lotte tra grande impegno e grande solitudine contro istituzioni sempre troppo chiuse ai bisogni della gente, dei deboli sopratutto, e della sua esperienza nelle strade tra i ragazzi che sbagliano per capire la base di quegli errori.
E lancia anche esplicite rilevanti frecce oltre che contro la politica assente e contro chi non vivendo queste zone dà le sue ferme condanne,criminalizza senza chiedersi il perchè di certe cose, anche verso chi dal vertice della chiesa sta più nei salotti buoni della città a braccetto con potenti anzichè a spasso tra gli ultimi.
Insomma tanti buoni motivi per scoprire la bellezza,l'mportanza e l'intensita di ogni pagina di "Gesù è più forte della camorra" edizione rizzoli ed inoltre c'è ne anche un altro forte,grande, se considerate che questo libro sin da mesi prima che andasse in stampa quando era solo una notizia di anteprima,ancora in stesura, ha fatto tremare i vertici ecclesiastici che avvertirono duramente Don Aniello intimandogli di non pubblicare alcunchè senza l'ook dei vertici eccleiastici.
Don Aniello non lo han fermato le minacce di gente armata non lo han scalfito i diktat,le minacce, dei vertici ecclesiastici,forse lo hanno deluso ma non scalfito, ne parla con amarezza dei comportamenti ombrosi della chiesa ma continua determinato come sempre a girare la nostra terra per affermare col suo esempio che cambiare questa realtà è possibile, basta chiedersi più spesso il perchè di talune cose e non sparare sentenze.

Un libro che come già ho scritto quando ho parlato di "Scampia Trip" consiglio vivamente a tutti di leggere poichè oltre ad essere belli ed interessanti sono quelli che mostrano il volto migliore di questa zona, quello di chi resta,resiste,lotta e cerca con impegno quotidiano di cambiare questa realtà.

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