domenica 20 febbraio 2011

Cronaca, dintorni, e ....vita! L'incubo di una nuova faida a Secondigliano

  AGGIORNAMENTO lunedì :Stamane "Il Mattino" riporta che l'omicidio di sabato sera al rione berlingieri sarebbe da ricollegare ad una pista tutta interna al clan amato-pagano.


Stamane leggo i quotidiani e stavolta ,con amarezza, scopro che in cronaca in risalto vi è proprio il mio quartiere. Un uomo ,un pregiudicato quarantenne, è stato ucciso ieri sera a qualche centinaio di metri da dove abito e certamente una notizia del genere non la posso leggere semplicemente come una notizia,come cronaca.
La lettura di tale notizia immediatamente porta alla mente interrogativi ,considerazioni, che spesso ci si augura di non dover fare. 
Direi che ,innazitutto, la lettura di questo omicidio porta un pesante,inrescioso ed inquietoso interrogativo: ci si deve aspettare una nuova faida? che significato può avere l'omicidio di un affiliato al clan amato-pagano?
Dopo l'arresto del boss capoclan pagano qualche giorno fa viene ucciso un affiliato ,secondo quanto letto da "il mattino", di peso rilevante dello stesso clan decimato dagli arresti, questo omicidio va ,forse, letto come una volontà di "risalita" verso il potere dei di lauro,  "Un riprendersi il territorio"? 
Insomma ci si deve attendere una nuova faida?? 
Io mi auguro tanto che non sia così e che il tempo ci porti ad una lettura ben diverso dell'omicidio di ieri, perchè altrimenti la paura di una nuova faida è tanta, l'incubo d ritornare per anni a vivere con la paura di ritrovarsi protagonista di sparatore,vedere omicidi con cadenza quotidiana ed anche più,vedere "coprifuoco", la paura di scendere da casa, di camminare per le strade ove abiti, e sopratutto la paura di rileggere di innocenti che perdono la vita per essersi trovati nel posto sbalgiato la momento sbagliato,vittime innocenti,innocenti ma colpevoli,colpevoli si, di risiedere a secondigliano e/o scampia etc...!
Paura insomma di ritornare alle amre sensazioni degli anni a cavallo tra la fine del 2004 ed il 2008. 
Dopo la cosidetta "tregua", la "pax" dopo la faida, in cui il clan amato-pagano,cosidetto scissionista, che comprende la frazione di coloro che si staccarono dai di lauro e fecero guerra ai fedelissii di ciruzzo o milionario,   faida che finì dopo quasi quattro anni e centinaia di morti ,anche innocenti purtroppo, ai di lauro fu lasciata una sola piazza di spaccio, la zona del cosidetto "terzo mondo"(il noto rione dei fiori), tutte le altre sono dominio degli amato-pagano.
Insomma gli amato-pagano confinarono  di lauro nella loro roccaforte e si presero tutte le restanti piazze, per chi non vive qui pensate ad un giro quotidiano di centinaia di migliaia di euro dalla somma quasi incalcolabile.
Le piazze di spaccio più floride in europa; miliardi che girano!
Era tanto tempo che non si leggeva di un omicidio a secondigliano.
La lettura di: "Ammazzato affiliato degli scissonisti,omicidio a secondigliano" fa sempre un certo effetto  ed ora alla luce della "storia malavitosa" del quartiere si potrebbe aprire uno scenario desolante, una nuova faida, i di lauro che ,visti gli arresti che hanno decimato il clan amato-pagano, vedono una possibile risalita, riconquista del "vecchio loro impero".
Insomma alla lettura della notizia dell'omicidio di ieri sera la paura è che nel quartiere si ritorni "in guerra", si ritorni a sparare ogni giorno, ad ammazzarsi tra "loro", ma sopratutto la paura più grande che mi viene pensando ad una faida tra clan è quella delle vittime innocenti, di chi perde la vita ,causa lo scontro tra clan, ma estraneo a quella guerra.
 L'immagine più amara ,forse, che mi sovviene pensando alla faida, leggendo quell'omicio, è proprio questa:
 si ritornera qua a vedere sulle strade copri di ragazzini? Ragazzini che si ammazzano tra loro ogni giorno in una guerra in cui chi perde e chi vince è sopra di loro e non maneggia armi, non viene mai sfiorato dai proiettili, che invece insanguinano i corpi ancora in crescita di questi giovani camorristi!
Ragazzini che affollano quelle maledette piazze ,vendono "morte", vedendo in ciò il loro riscatto, abbaggliati dai lustrini della malavita, si sentono "forti", "uomini", potenti, e poi terminano giovanissimi la loro vita con i loro costosissimi vestiti coperti da un lenzuolo bianco.

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