martedì 28 giugno 2011

"Si sequestrano i beni dei camorristi non quelli delle vittime che a rischio della vita hanno denunciato i malavitosi" Con questa frase Luigi Orsino conclude la sua lettera.
Luigi Orsino è un imprenditore che con coraggio ha denunciato le richieste estorsive del clan vollaro.
A causa delle estorsioni il suo patrimonio si è dileguato sino a non restargli null'altro che la sua casa, un tetto sotto cui vivere,questo gli restava ed ora vede portarselo via ma non da estorsori,affiliati, no, dallo stato.
Mentre la macchina della giustizia lentamente procede il suo corso per la vicenda che lo vede vittima denunciante, dopo un paio d'anni dalla denuncia, Luigi Orsino si è visto arrivare lo sfratto dalla sua casa per  debiti progressi. Dallo scorso luglio, alla prima lettera di sfratto, l'ex imprenditore che con coraggio ha alzato la testa,è uscito dalla paura, ed ha denunciato i suoi estorsori, ha cercato di far sentire la sua voce, ha lanciato il suo grido d'aiuto ma è rimasto inascoltato.
Lo stato lo ha abbandonato, e così ha dato una pessima,pessima immagine! Si chiede tanto di farsi coraggio e denunciare e poi così si dà l'esempio peggiore, una grande sconfitta per tutti.
Ad una persona disperata poichè il clan gli ha portato via tutto ed ha accumulato debiti a causa di ciò,  alla quale restava solo la casa, lo stato dà il colpo finale, lasciandolo solo,abbandonandolo e portandogli via la sua abitazione. L'ennesima brutta pagina di questo stato che troppo spesso lascia soli gli imprenditori coraggio ed anzichè incentivare, disincetiva la lotta ai clan,scoraggiando così chi denuncia. 

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