Tanti elementi uno dietro l'altro a poco tempo di distanza, gesti molto significativi che non accadevano da tempo e quindi fanno pensare.
A Mondragone la scorsa settimana una bomba crea una fortissima esplosione al centro del paese deflagrando letteralmente il supermercato 'Sisa' e facendo danni anche ai vicini negozi nonchè al comune.
Era tanto tempo che il racket non faceva sentire così forte la sua violenta voce.
Si deve poi anche aggiungere che stanno avvenendo segnali inquietanti di arretramento anche da vie istituzionali, infatti di qualche giorno fa la notizia che il comune di Teverola ha tolto l'affido di un bene confiscato alla 'compagnia dei felicioni' che vi aveva fatto un importante casa famiglia, e l'asl ce2 ha d'improvviso rescisso l'affido alla Jerry Masslo di una nota,importante,grossa villa confiscata alla famiglia schiavone in cui doveva sorrgere un centro per autistici.
Sempre la scorsa settimana la notizia della lettera di minacce a Renato Natale.
Poco fa ho letto l'ennesima notizia raccapriccante su tale fronte, in un terreno confiscato ai clan a Casal di principe ove una cooperativa sociale di ragazzi getisce un pescheto sono stati fatti rilevanti atti vandalici da parte del clan.
Tubi idrici tagliati,pozzi sigillati con la colla, un chiaro gesto intimidatorio verso chi getisce a fini sociali quel bene sottratto al clan.
Tra l'altro quel bene era metà del festival dell'impegno civile e quegli stessi ragazzi della copperativa sociale Eureka avevano subito anche un altro atto intimidatorio, nelle scorse settimane un auto si fermò dinanzi il pescheto e gli urlò minacciandoli che dovevano andar via.
Una serie di segnali inqueitanti, una serie di gesti su cui riflettere, una serie di gesti che fanno dire che i clan stanno alzando il tiro,in modo netto,forte, su cui c'è da riflettere,hanno visto un forte risveglio civico, un impegno sociale forte,sempre maggiore,una gran voglia di riprendersi le proprie terre, ed hanno alzato il tiro sia dal fronte militare che istituzionale purtroppo da quanto si evince.
Quindi penso che da qui si deve riflettere sul dietro le quinte di questi atti e sul segnale che se ne evince ma sopratutto da questi gesti poroprio deve partire un netto aumento dell'impegno di ogni cittadino contro di loro per dire voi alzate il tiro e noi abbiamo ancor più voglia di alzare sempre più la testa ed urlare il nostro basta.
Dinanzi questi atti ovviamente c'è sempre amarezza,preocupazione,sconforto,sopratuto tra l'altro per quelli che provengono da vie istituzionali più cjhe militari, ma proprio ciò fa impennare la voglia di camminare a testa alta.
Penso che restando silenti si è complici, si deve urlare,urlare basta ogni qual volta leggiamo di questi atti. Ma sopratutto si devono tenere gli occhi aperti e capire ora gli scneare, da tutti i punti di vista.
Ieri sera ero a Casal di principe, ho voluto sin da appena letta la notizia delle minacce a Renato Natale fortemente esserci, questa sera leggo del terreno gestito dai ragazzi della cooperativa minacciati a cui poi sono stati tagliati tubi e fatti altri atti violenti, appena posso voglio fortemente andare lì, andare da quei ragazzi a parlare con loro,camminare con loro su quel terreno ove pensano di iniziare a far arretrare il nostro impegno con la paura rispondiamo che da qui il nostro impegno da questi gesti subisce un impennata.
Io su quel terreno sul quale i clan han voluto mandare un segnale minaccioso per fermare l'impegno ci voglio camminare, voglio esser lì assieme ai ragazzi della cooperativa Eureka, poichè son convinto che quei ragazzi non devono essere mai neanche per un secondo soli e devono sentire accanto tutte le persone che hanno voglia di dire basta a questi atti,le nostre mani assieme,unite,tese le une nelle altre, una catena umana per dire: Nessuno è solo, siamo un popolo in movimento contro di voi, non vi sopportiamo più, ed ora provateci a tagliarci tutti.
Voglio essere sempre al fianco di tutti costoro che han subito atti intimidatori, tendergli una mano per dire sempre più: Mò basta!
Voi alzate il tiro noi alziamo la testa, sempre più.
Credo sia doveroso.
Ricordate tutti raga che restando silenti,girandosi dall'altro lato si diventa complici. E le parole non bastano, mai, ora più che mai.
Credo che nessuno debba mai sentirsi neanche un secondo solo, sarebbe la loro vittoria maggiore, il regalo più grande si possa fare ai clan, il nostro impegno sempre maggiore deve essere la risposta a questi atti inquietanti.
Da questa alzata di tiro della camorra penso che debba partire, oltre che un importante e doverosa riflessione, un grande aumento dell'impegno e dell'attenzione da parte di tutti noi che abbiamo
tanta voglia di dire loro basta. io ci sono,ci voglio essere e ci sarò e sono certo con me tanti condividono l'impegno.
Proprio quando le nuvole aumentano e cercano di oscurare questo cielo facimme ascì stu Sole!
Vedono l'impegno sociale in aumento, lo temono, cerano di fermarlo aumentando la loro violenza, noi in risposta aumentiamo sempre più il nostro impegno. Loro alzano il tiro noi alziamo la testa...sempre di più!
E si AIZ A CAP forse cocos cagnarrà ....
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