Ho appena letto che hanno identificato il ragazzo che durante una rissa scaturita da lite in una partita calcistica a Secondigliano ,nel mio quartiere, ha accoltellato uno degli altri ragazzini perforandogli gravemente un polmone.
La vittima è in prognosi riservata,molto grave ma non rischia la vita per fortuna!
Nel leggere la notizia appena battuta dell'identificazione dell'aggressore son rimasto pensieroso, e come potrebbe mai lasciare indifferente una tale notizia, l'aggressore, colui che ha preso un coltello e stava quasi per uccidere un ragazzino ha soli 12 anni! 12 anni!
12 anni ed un coltello! Assurdo, non penso ci sia molto altro da aggiungere, da dire!
Penso che nel leggere questa notizia dovrebbero tutti ,e sottolineo tutti, porsi degli interrogativi in questa malata società, e forse se il tempo mediatico che la tv ha dedicato e dedica ai casi di yara e simili fosse dedicato a casi del genere, di tutt'altra gravità sociale visto che penso, che un ragazzino di 12 anni, abbia in tasca un coltello e quasi uccida un coetaneo per la rissa calcistica si debba restare esterrefatti e porsi forti ,importanti, interrogativi.
E magari proprio dalla tv,con un camdio bell'odierna rotta, visto che ora è immersa nella banalità totale potrebbe arrivare la scintilla, la consapevolezza, maggiore su tali casi, far si che ci si ponga degli interrogativi dinanzi a tali casi!
Poichè il ragazzino di 12 anni che in tasca ha un coltello pronto ad accoltellare quasi ucidendo un altra persona è figlio di questa società malata, non dimenticatelo mai e tentelo sempre presente, quindi penso, la società che gli è intorno dovrebbe pensare a tale grave notizie ponendosi innanzitutto in prima persona alcune domande!
E quel ragazzo che ha quasi ucciso un coetaneo non sconterà alcuna pena ovviamente poichè l'età così giovane non permette alcunchè ovvio, certo, però ci si chiede se mai l'aggressore si sia reso conto della gravità del gesto, no io penso prorpio di no, e senza alcun percorso riabilitativo e continuando a vivere normalmente nel contesto in cui è cresciuto forse la prossima vittima qualcuno si farà qualche domanda in più. chissà.
Mi dico, troppo giovane ,si, per scontare una qualsiasi pensa, ma non troppo giovane per afferrare un coltello ed accoltellare un ragazzino, eh bè ed allora ci si chieda anche ,chi di dovere, la crescita familiare che ha avuto questo ragazzino.
Son certo se non sarà così tra qualche anno si troverà a nisida o peggio ancora poggioreale.
Ed ora nessuno pensa che sarà quella la fine che farà?? Se non recuperato,se non posto in un percorso che gli faccia capire quanto male ha fatto e può fare e quanto sia sbagliata la strada intrapresa poi inutile meravigliarsi
Lasciato in balìa di sè stesso e di ciò che ha attorno, immerso in un male che lo ha portato a crescere brandendo un coltello e quasi uccidere un coetaneo.
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