martedì 8 marzo 2011

Nick, l'ora x sta arrivando! sta cella aspetta a te!!!!!

Giovedì inizierà il processo che vede al banco degli imputati Nicola Cosentino.
Dinanzi la prima sezione del tribunale di Napoli, collegio C, Cosentino sarà chiamato a difendersi dalle pesanti accuse rivolte dai pm nei suoi confronti scaturite sopratutto dalle rivelazioni di collaboratori di giustizia di grosso calibro sopratrutto inerenti il settore clan e rifiuti.

Io spero che questo processo sia molto seguito dai media, e che giovedì trova in aula molti giornalisti di tante testate pronti a raccontare al paese tutto ciò che uscirà dall'aula del tribunale partenopeo. Così come ,purtroppo, non è avvenuto per il processo Impregilo.

Io seguirò questo processo molto interessante visto che si parla di come clan,imprenditoria,politica,rifiuti legati da un unico filo si sono spartiti la torta ed alle spalle ci sono le morti causate dei loro folli business.

A pochi giorni dalla prima udienza che vedrà Cosentino al banco degli imputati voglio quindi rinfrescarvi la memoria e ripercorrere le tappe che ci han portato sin qui, sino questo 10 marzo 2011 ,inizio del processo, dal 7 novembre 2009.

Il Gip Dr. Raffaele Piccirillo il 7 novembre 2009 ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del deputato nonchè coordinatore pdl della campania, su richiesta dei pm Milita e Narducci della dda di napoli.
Da quel momento, da quel novembre 2009, i media hanno iniziato ad interessarsi della vicenda cosentino e delle tante ombre sul deputato casalese.
Il tutto parte da alcune rivelazioni di grande importanza di Gaetano Vassallo circa il ruolo primario di Cosentino all'interno del clan dei casalesi, nelle sue rivelazioni c'è da dire che il pentito parla anche di Cesaro e Landolfi altri due deputati pidiellini,il primo è anche presidente della provincia di Napoli dal 2009,l'altro è stato ministro dele comunicazioni del terzo governo berlusconi l'uno proveniente da S. Antimo e l'altro da Mondragone.

I pentiti che hanno parlato dei legami tra il massimo vertice del partito di Berlusconi in campania ed il clan dei casalesi non è uno, Vassallo è quello di maggior peso ma ce ne sono molti altri, son quasi una decina se ben ricordo.
Le rivelazioni dei pentiti hanno totale conferma nelle intercettazioni. 

Infatti nel fascicolo della procura partenopea intitolato al deputato casalese ci sono ben 46 telefonate intercettate nelle quali cosentino fa pressioni sulla prefettura, su funzionari di vario genere e livello per ottenere ciò che vuole!
Inoltre Vassallo dichiara ai magistrati che cosentino era il vero vertice della eco4. La eco4 è l'azienda di raccolta e smaltimento rifiuti dei fratelli orsi quindi legata direttamente la vertice del clan dei casalesi. 
Dei due fratelli Orsi, Sergio è attualmente in carcere e Michele fu ucciso dal gruppo di fuoco di Setola quando stava inziando a collaborare e dire i dettagli dei legami casalesi-politica. 
Alla notizia dell'omicidio di orsi fece scandalo il fatto che non era protetto.
La eco4 è l'azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel consorzio ce4 tristemente noto alle cronache giudiziarie.
Cosentino oltre che prendere i frutti economici di quest'azienda,decideva la destinazione delle aree, dei siti da adibire a discariche, di dove localizzare l'inceneritore e ciò lo si evince sempre dalle 46 telefonate, ed anche usava la eco4 come carrozzone politico in cui sistemare amici ed amici degli amici.
Cosentino segnalava gente da assumere e immediatamente gli orsi ufficalmente assumevano questo personale su segnalazione del deputato casalese.
Anche due nipoti del nostro emerito ,magnifico,si fa per dire, cardinale sepe furono assunti alla eco4, sistemati su richiesta di cosentino.
Proprio riguardo la eco4 Vassallo fa anche il nome di Landolfi.

Queste telefonate sono di fondamentale importanza per la procura per provare le rivelazionin dei pentiti.
Cosentino ad oggi dovrebbe trovarsi ad attendere le udienze dietro le sbarre di una cella, è a piede libero solo e sottolineo solo grazie al suo ruolo di deputato. La camera ,con larga maggioranza bipartisan, ha respinto l'autorizazzione a procedere all'arresto il 25 novembre 2009. Il 10 dicembre 2009 respinge anche le mozioni di sfiducia nei confronti dell'ex sottosegretario.
Il 22 settembre 2010 fa un grosso favore a Cosentino, io direi anche di più grossa rilevanza dell'autorizazzione a procedere, nega l'autorizazzione all'uso delle intercettazioni a carico del coordinatore campano pidiellino.
Ora sta ai pm sollevare in aula il conflitto di attribuzione di poteri per far si che possano essere portate in aula quelle 46 intercettazioni che seocndo la legge vanno portate,la camera non aveva alcun diritto a fare ciò che ha fatto.
Se quelle intercettazioni ritorneranno dalla porta della massima corte nell'aula del tribunale napoletano per Cosentino son cazzi amari ,si dice in gergo, visto che si ascolterà la sua bella voce interloquire con la prefettura casertana affinchè non sia sciolto il comune di mondragone e così sarà oppure parlerà di come e cosa ci dovrà essere nell'area di santa maria la fossa
Infatti ,amici, dovete saèpere che Cosentino e Landolfi si interessarono molto affinchè a santa maria la fossa venisse fatto l'inceneritore poi non se ne fece più nulla e tuttora questa è una pagina mai ben chiarita.
Inoltre nell'inchiesta 
Nicola cosentino è nato a Casal di principe sessanta due anni fa ed ha sei fratelli tra cui lui è l'unico fratello a non far parte del cda dell'azienda di famiglia: L'Aversana petroli.
L'azienda si occupa di distribuzione e vendita di prodotti petroliferi per l'industria,l'agricoltura ed il riscaldamento, fu fondata dal padre del deputato.
L'azienda di cosentino ebbe una costosa sanzione amministrativa dalla gdf molti anni fa ed ancora quella sanzione aspetta il pagamento visto che tra amici ed amici degli amici alla prefettura di caserta dimenticano spesso di richiederne il pagamento. L'Azienda petrolifera della famiglia cosentino fu multata dala gdf in quanto fu trovata in violazione della legge sulle scorte petrolifere.
Proprio oggi il sito de "Il Fatto" riporta la notizia di un ulteriore nuova indagine della gdf su quest'azienda circa l'evasione delle accise.
Quest'azienda per un pò di anni non aveva ottenuto il certificato antimafia visto che uno dei fratelli cosentino ha un legame parentale diretto con un boss casalese per via di un matrimonio e questo faceva si che i cosentino non ottenessero il certificato antimafia. Eh si purtroppo parlo al passato, perchè tra un favore reso ed un amichetto in prefettura, l'azienda della famiglia cosentino è riuscita poi a far riaprire la pratica e la prefettura casertana ha concesso loro la certificazione antimafia e quindi la partecipazione ai pubblici appalti.

Quella stessa prefettura casertana ,mi vien da sottolineare, al cui vertice sino al 2008 vi era la signora Maria Elena stasi che dalle politiche del 2008 fu portata a montecitorio dal coordinatore pdl campania.

La stessa prefettura così tanto gentile con cosentino fu poi premiata ovvio.
La stessa prefettura che chiuse un occhio ogni tanto sul pagamento della sanzione della finanza all'aversana petroli.
La stessa prefettura che come si evince dalle intercettazioni acconsentì al pressing di cosentino e non sciolse il comune di Mondragone.
La stessa prefettura che riaprì la pratica dei cosentino e fece ottenere loro la certificazione antimafia.
E se tutto ciò si sa ne va dato ampio merito al libro di Sodano "La Peste".

Fosse stato un semplice cittadino, non un deputato, Cosentino non avrebbe avuto scampo; dietro le sbarre da più di un anno.

Questo poichè l'ordinanza è stata richiesta dai pm,emessa dal gip, impugnata dai suoi difensori presso la Cassazione una prima volta a novembre 2009 e fu respinto il ricorso, fu poi impugnata una seconda volta presso il tribunale del riesame ed anch'esso respinse il ricorso dei legali di cosentino ad ottobre 2010 tra l'altro sottolineando "il persistente ed elevato allarme sociale", poi ancora una volta si rivolsero alla Cassazione e gli respinsero il ricorso qualche mese fa.

Ma c'è un altro ulteriore motivo. Un semplice cittadino  ,non deputato come cosentino, nei cui confronti viene emessa un ordinanza d'arresto per i reati di cui all'articolo 416 del c.p.p. va direttamente dietro le sbarre non c'è motivazione che tenga. Così afferma il codice.
E Cosentino è accusato dei reati cui agli articoli: del 110,416 bisc.p.p.! il 416 bis è l'associazione a delinquere di stampo mafioso, l'articolo 110 riguarda il concorso esterno in reato.
Quindi: Concorso esterno in associazione mafiosa.
A "pan e puparuol" cosentino è accusato di avere rapporti diretti e continuativi sin dalla fine degli anni ottanta sino i nostri giorni con il vertice del clan.
 Da esso otteneva grandi favori in campo elettorale e la sua carriera elettorale è legata al clan dei casalesi da cui otteneva un grosso numero di voti ed in cambio si occupava di far ottenre autorizazzioni e certificati antimafia ad aziende che non li ottenevano, far si che non venissero sciolti comuni per cui veniva chiesto lo scioglimento, localizzare in determinate aree siti produttivi, aziende, e sopratutto incenritori e discariche sfruttando il suo ruolo istituzionale.
Cosentino è partito da consigliere comunale, poi provinciale, poi assessore provinciale, e così via sino a giungere ad essere eletto alal camera dei deputati sia nel 01,che nel 06, e nel 08. E dal magio 2008 sino al luglio 2010 è stato sottosegretario di stato delo ministero dell'economia con delega al CIPE.
Praticamente cosentino decideva le sorti della nostra economia.

Quindi vista l'accusa per il reato cui all'articolo 416 bis,se cosentino dal novembre 2009 ad oggi è a piede libero lo deve solo e soltanto al fatto che è stato eletto a monte citorio. Qualsiasi altro cittadino con quella grave accusa per il codice penale sarebbe finito direttamente in carcere.

Staremo a vedere come andrà avanti. Certamente ne vedremo delle belle. 
E speriamo che una volta tanto in questo nostro paese allo sfascio trionfi la giustizia, visto che quasi mai così è stato.
Speriamo quindi che cosentino non si salvi grazie alla prescrizione, come quasi sempre avviene sopratutto nei casi dei cosidetti coletti bianchi.
Ma il pericolo maggiore è di un cosentino che ne esca assolto e quindi si possa vantare poi dopo di aver fatto il processo ed essere stato assolto. 
C'è questo grave rischio, ovviamente sarebbe totalmente un assoluzione di plastica. Potrebbe essere assolto ,seppur provate le accuse, visto che la camera gli fece quel gran regalo di negare ai pm l'uso delle intercettazioni , le 46 telefonate a suo carico di fondamentale importanza per i pm.
Io spero che in aula l'accusa impugni quell'assurda decisione di montecitorio e vada al conflitto di attribuzione in modo da riavere il legittimo uso delle intercettazioni dalla corte costituzionale e così far si che il coordinatore pdl possa avere un processo davvero giusto, corretto.
E così possa il collegio giudicante giudicarlo avendo tuti gli elementi probativi a disposizione, sopratutto le 46 intercettazioni fondamentali.
Nick fa ambress ca "'o Ninno","Sandokan","Cicciotto 'e mezzanotte" t'aspettan per riabbracciarti nelle celle.

  P.s. Qui c'è l'intera ordinanza cosentino: http://www.ilvelino.it/archivio/documenti/allegato_documento_714.pdf

P.p.s. Qui vi riporto i link ad alcuni articoli molto importanti de "Il Fatto" di settembre 2010 circa le 46 telefonate!

il primo è il più importante,quello delle telefonate!

Qui si parla nello specifico delle 46 telefonate incriminate!

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