Pippo Fava era un giornalista,è stato ucciso dalla mafia nell'84 per ciò che scriveva.
« Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società.
Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. »
Pippo Fava
Ecco in queste parole, che sento di sposare a pieno e che trovo di grande importanza penso vi è l'essenza del giornalista!
In questo paese in cui un giornalista si occupa di difendere,giustificare, far passare sotto silenzio, o rendere passabili, atti dinanzi ai quali c'è solo da indignarsi.
In questo paese in cui un giornalista per scrivere la verità, solo e semplicemente la verità,, per dare ai cittadini quello che è un loro fondamentale diritto ed un qualcosa di essenziale in un paese davvero libero e cioè una corretta informazione, rischia,minacce, rischia fisicamente, rischia la vita, rischia poi di vivere sotto scorta, tutto ciò per fare correttamente il proprio dovere!
Si diventa eroi, in questo nostro paese che oramai non ha nulla di normale ma tutto va allo sfascio, tutto si corrompe,quasi automaticamente,diventa un atto eroico anche semplicemente ,purtroppo tristemente devo dire, raccontare cioè fare il proprio dovere di giornalista e così dare ai cittadini un loro diritto fondamentale nelle democrazie e cioè quello di essere informati ed una corretta e veramente liber ainformazione è la base di un paese davvero libero!
Queste parole di Fava sempre di grande importanza,penso, andrebbero scritte su una targa a caratteri grossi ben in vista nelle redazioni dei quotidiani, delle tv, delle radio,e degli altri media, in questo nostro paese in cui abbiamo un informazione sempre più totalmente piegata al potere, sempre più che guarda ai potenti, alle lobby e non ai cittadini.
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