martedì 8 marzo 2011

La prefettura casertana e le sue tante strane ombre!

La prefettura casertana ,secondo quanto vien fuori dalle inchieste a carico di Nicola Cosentino , detto Nick
'o mericano, in merito a favori,favoricchi, amici ed amici degli amiciha tante ombre, chiamiamole così, è stata spesso e volentieri accomodante alle richieste, ai favori, di Cosentino.
Ne scrive sopratutto Sodano ne "La Peste" di questa tanto ombrosa prefettura ,a quanto vien fuori, al servizio dell'ex sottosegretario all'economia accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
 Ed allora voglio rinfrescarvi la memoria e ,ripartendo dal post precedente, aggiungere alcuni tasselli circa la prefettura casertana  e le pressioni di Nick cui fanno seguito le accomodanti concessioni di funzionari, prefetto e vice prefetto e questa "promozione meritata sul campo" della deputata pidiellina, sino al 2008 prefetto di caserta poi portata dal cosentino a monte citorio.
Partiamo quindi da Maria Elena Stasi eletta nelle politiche 2008 al parlamento, sino al 2008 prefetto di caserta. Una prefettura casertana accomodante con cosentino.
Di favori al coordinatore pdl campania ne ha fatti non pochi e non irrilevanti.
Partiamo dal sito di  "Lo uttaro", questa vecchia discarica nel comune di Caserta. usata per anni dalla camorra casertana che ci sversò di tutto, stando alla legge non doveva essere riaperta, ma Cosentino voleva diversamente e così la signora Stasi su richiesta del coordinatore pdl campania si impegnò molto  nel 2006 affinchè fosse riaperta e così fù.
E puntualmente un annetto dopo finiscono sul registro degli indagati i nomi deii funzionari della prefettura di caserta, il famoso viceprefetto che tanto soddisfava cosentino assieme al suo capo il prefetto Stasi divenuto poi deputato pdl nel 2008, e altri funzionari del commissariato di governo! 
i reati contestati? frode,corruzione,devastazione ambientali e gestione illecita di discarica...!!!! 
E' SEMPRE BENE DI TANTO IN TANTO RICORDARE!
Il silenzio mediatico su tali notizie è lacerante!
Inoltre c'è la vicenda del mancato scioglimento del comune di Mondragone, il feudo elettorale di Mario Landoldi, deputato pdl ,ministro delle comunicazioni nel terzo governo Berlusconi, eletto varie volte a 
montecitorio anche il suo nome è stato fatto dal pentito Vassallo nell'ambito della eco4! 
E qui rientra in gioco il nome del vice prefetto.
Il comune di Mondragone doveva essere sciolto per rilevanti indizi di infiltrazione mafiosa e Cosentino si adoperò tanto affinchè non venisse sciolto così come poi sarà fatto, e tale mancato scioglimento ha del paradossale. 
Infatti la prefettura casertana per acconsentire e non sciogliere questo comune invia ,nella commissione d'accesso, niente meno che il vice prefetto che sarà poi in seguito indagato proprio per contati col clan dei casalesi. Increddddibbileeee ma vero praticamente accade il paradosso del controllore su cui pendevano le stesse accuse che egli doveva rilevare nel controllato!
Ed infatti puntualmente la commissione d'accesso presieduta da tale vice prefetto fa una relazione accomodante ed il comune non viene sciolto così come voleva cosentino. 



Ancora; l'azienda petrolifera ,l'Aversana petroli,della famiglia cosentino ebbe una costosa sanzione amministrativa dalla gdf anni fa ed ancora oggi quella sanzione attende il pagamento, la prefettura casertana "dimenticò e dimentica" di richiedere ai Cosentino quel pagamento come la legge prescrive. 
La sanzione è di oltre tre milioni di euro.
La sanzione fu comminata in quanto i finanzieri in un controllo rilevarono che l'azienda vìolò le prescrizioni della legge sulle scorte petrolifere.
Proprio ieri "Il Fatto" scrisse di un altra inchiesta della finanza che vede imputata l'azienda dei cosentino per una grossa evasione delle accise, di oltre 500000 euro.
L'aversana petroli è leader del mercato in campania, si occupa del settore petrolifero applicato all'industria,l'agricoltura, ed il riscaldamento. Fattura oltre 10 milioni di euro l'anno.
Nel cda di quest'azienda vi sono cinque fratelli dell'ex sottosegretario, lui è l'unico a non gestirla.
L'aversana petroli per qualche anno non ottenne il certificato antimafia in quanto uno dei fratelli di Nick per via di un matrimonio ha una diretta parentela con uno dei boss del clan dei casalesi.
 La prefettura di caserta ,ancora lei, come per magia riaprì la pratica e l'azienda dei cosentino dal 98 ottenne e riottiene sempre la certificazione antimafia, così può partecipare ad appalti pubblici.

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