"quando l'hai capito che...che la vita non è giusta come la vorresti te...
quando farsi una ragione vorrà dire vivere ...te l'han detto tutti quanti che per loro è facile
quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò e la vita e' un pò più forte del tuo dirle ancora no
quando la ferita brucia la tua pelle si farà...", Canta Luciano Ligabue che con le sue canzoni ha accompagnato la sua vita, dai momenti più dolorosi,sconfortanti, a quelli gioiosi, suo cantautore preferito,che cita anche più volte nel suo libro da poco pubblicato,bellissimo ed interessantissimo in cui parla della sua vita, del dolore, delle lotte, delle sfide che ha dovuto affrontare,afffrontato e che affronterà...
Sto parlando di Sonia Alfano,figlia di Beppe giornalista-giornalista che fu ucciso dalla mafia e da uno stato troppe volte colluso.
Ucciso perchè dava molto fastidio con la sua intransigenza e la sua costante e grande voglia di far luce come scrive la figlia:<<quando sentiva la puzza di bruciato faceva di tutto per risalire al principio dell'incendio>>. Un uomo di grandi ideali e valori.
Ed in quel paesino di provincia semi sconosciuto Beppe Alfano si trovò a puntare i suoi occhi su grossi traffici di armi, truffe colossali di enti pubblici collusi, e logge massoniche il tutto condito dai sempre verdi legami con i clan mafiosi.
Barcellona pozzo di gotto poteva sembrare un semplice paesino di provincia ininfluente ed invece fa da sfondo agli anni più bui del nostro paese. Da lì partirono le operazoni preliminari che portarono all'esplosione di Capaci, ed in questo paesino di provincia trascorreva la sua latitanza il capomafia della Sicilia orientale, nitto santapaola. Proprio quest'ultimo punto molto probabilmente segnò la fine di Beppe Alfano. Ancora oggi non è stata fatta, e non si è voluta fare, piena luce su quest'omicidio.
Ne la "Zona d'ombra",il suo libro da poco pubblicato, racconta la sua vita,la sua crescita, le tante inchieste affrontate dal padre giornalista per passione, per impegno civile.
Racconta la sua vita sin da quando appena bambina giunse in Sicilia senza neanche l'accento siculo,sino ad oggi stimatissima europarlamentare e presidente dell'associazione familiari vittime della mafia. Oggi Sonia porta avanti tante battaglie contro le mafie, e dà voce e risonanza a tante altre vittime.
Un intenso racconto di vissuto dall'adolescenza quando aiutava il padre nelle sue tante inchieste,ad oggi passando dal suo omicidio e le tante sfide affrontate per cercarne la verità su e l'affermazione della giustizia.
Sonia sino alla fine del liceo,complice il silenzio di quei tempi su questa parola, non sapeva cosa fosse la mafia. A scuola non ne parlavano,racconta, la parola mafia era un tabù, ne prese pian piano dimestichezza crescendo con le inchieste del padre.
Nel libro parla delle lotte e delle tante inchieste del padre, della sua caparbietà e grande ricerca di verità e giustizia,della sua morte e del grande dolore susseguitosi ed anche delle tante grandi sfide che lei ha affrontato in seguito.
Ci narra le sue tante battaglie giudiziarie che ha dovuto affrontare per avere verità sull'omicidio del padre, le sue lotte per la legalità, per un paese migliore e contro uno stato colluso.
Battaglie che ha portato avanti tra mille ostacoli di uno stato che non vuole verità, tra depistaggi di stato e minacce di mafia.
Come dice Liga nella sua canzone "quando la ferita brucia la tua pelle si farà" e Sonia ha fatto proprio questo, ha saputo con grande determinazione e caparbietà ripartire dopo la morte del padre costruendo da quella grande ferita la sua vita che noi tutti conosciamo oggi. Ha preso forza da quella ferita ed ha affrontato le tante sfide che l'attendevano con gli stessi ideali ed i valori che il padre le ha trasmesso, la stessa determinazione.
Un libro che ho letto in poco tempo e con grande piacere, e consiglio a tutti voi di acquistare, un racconto molto bello ed interessante. Conoscere,capire per far luce, per uscire dall'ombra.
In vari momenti della sua vita Sonia cita canzoni di Liga e voglio quindi anch'io concludere con una sua strofa:
Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare...
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