In questi giorni in cui si va verso le urne referendarie con grande partecipazione popolare i partiti colgono l'opportunità ed a gonfie vele sposano la causa referendaria.
Si parla tanto dell'importanza del concetto di acqua pubblica e di dire no al nucleare con i grandi rischi che comporta e tutto ciò mi fa più che piacere.
Ma c'è da mettere i puntini sulle i come si suol dire ed avere sempre gli occhi bene aperti stando attenti alle insidie. Sino a qualche mese fa,quando ancora non c'era la tanta partecipazione cittadina,circa i temi referendari, i partiti non avevano così a cuore questi temi tranne rare eccezioni.
Vedendo i manifesti con i loro simbolacci mi verrebbe da chiedere a costoro dove cavolo erano prima, ma va bè sorvoliamo, ben venga se tutto ciò ci porterà ad una vittoria, ne saremo tutti molto felici al di là di tutto.
C'è da ricordarsi che solo sul'istanza sul nucleare e quella sul legittimo impedimento cè un partito che si può prendere la paternità e cioè l'idv che su questi due temi da sempre si è detta contraria sino a raccogliere le firme che ci porteranno a trovare questi quesiti sulle schede referendario domani.
Ma sull'altro scottante tema anch'esso di grande importanza, l' acqua pubblica, tutti e sottolineo tutti i partiti, prima di qualche mese non avevano mosso un dito.
Mentre sono molti anni,ancor prima che si iniziasse a concepire l'idea del referendum, che comitati civici han fatto tante iniziative volte ad informare sull'importanza che il bene comune per eccelleza,l'acqua, sia e resti sempre pubblico senza se e senza ma.
Se avremo due schede su questo tema molto importante sarà solo grazie al comitato civico referendario per l'acqua bene comune, che ha portato avanti la battaglia e dall'aprile del 2010 per quattro mesi circa raccolto quasi un milione e mezzo di firme, ed ora si sta giungendo al culmine di questa battaglia arrivando finalmente alle urne.
C'è da ricordarsi sempre che i due quesiti sull'acqua pubblica,di cui ora si riempiono tanto la bocca i partiti, visto quanto il tema è stato preso a cuore dall'opinione pubblica, in realtà se si aspettava loro le lobby ingrassavano ed i cittadini piangevano.
Infatti la legge sulla privatizazzione dell'acqua è stata fatta da questo governo di centro destra col ministro Ronchi,pdl, con voto di tutto l'asse di centro destra. Ma anche l'altro lato del parlamento non ha di certo detto un niet alle lobby anzi tutt'altro. Dovete sapere che raramente i protagonisti sottolineano ciò ma il secondo quesito su cui si vota quello cioè che dice fuori i profitti dall'acqua visto che è assurdo che su un bene essenziale,fondamentale come l'acqua si facciano guadagni, va ad abrogare una legge del 2006 quindi governo Prodi,centro sinistra, ed il firmatario di quel dl è Di Pietro, allora ministro.
Per non parlare poi del sempre ridicolo pd il cui segretario Bersani nei convegni spiegava la bontà del dare a società private i nostri acquedotti. Si può ancora vedere l'esilarante video su youtube ed a vederlo ora sembra uno sdoppiamento di personalità ma è semplicemente il ridicolo opportunismo di questi partiti nostrani.
Ancora a novembre del 2010 in parlamento fu portata una proposta di legge firmata dal pd e da fli che all'articolo due diceva niente popò di meno che l'acqua è un bene di rilevanza economica, insomma proprio ciò contro cui oggi gli stessi democratici si dicono contrari.
Inoltre c'è da dire che lo stesso idv oltre a raccogliere le firme per nucleare e legittimo impedimento raccolse anche le firme per un referendum tutto partitico sull'acqua pubblica (che poi la cassazione ha bocciato), che aveva una sostanziale e grande differenza con quello dei comitati civici. Di pietro aveva voluto un referendum tutto suo non sposando quello dei comitati proprio poichè i comitati volevano un acqua pubblica al 100% senza se e senza ma, dicendo chiaramente fuori i profitti dall'acqua cosa che l'idv non vuole, visto che proprio di pietro è il ministro che nel 2006 firmò quella legge che dice che il gestore è un spa che può fare profitti sulla tariffa. Ed infatti andremo a votare per l'abrogazione non solo del decreto ronchi ma anche di quello del governo prodi del 2006 per dire si pubblica ma anche no a profitti, no a spa, insomma 100% pubblica.
E come non ricordare anche che in tanti comuni amministrati da coalizioni di centro sinistra l'acqua è in mano alle società private.
Per quanto concerne il nucleare ancora si ripete la commedia ridicola visto che il bersani ministro del governo prodi assicurava che il futuro energetico del paese era sicuramente il nculeare, la solita storia delle ultime tecnologie e minimi rischi e tutte le solite cazzate che ora dicono altri e contro cui, dopo fukushima, i democratici ritrattano. Solo Di Pietro ed il suo partito oltre che sel e fds si sono sempre detti contrari al nucleare.
Ora come ho già detto ben venga, fa molto piacere che sulle importanti posizioni di dire no al nucleare e no all'acqua privata convergano anche partiti che paiono avere le idee confuse, ben venga il cambio di idea direi, però vorrei sia un cambio nei fatti e non solo nelle prole e sopratutto non solo per qualche settimana in vista della probabile vittoria referendaria ma che i partiti poi dopo tra qualche mese si ricordino e bene ciò che ora portano avanti.
Solo associazioni,movimenti e comitati civici portavano avanti queste idee, ora che han visto dove soffia forte il vento popolare anche i partiti,che prima se ne fregavano, salgono sul carro su cui prima sputavano,o nel migliore dei casi deridevano, ora che lo vedono vicente salgono.... ma domani? cosa faranno? scenderanno? ritorneranno ad ignorare questi temi come al solito? li porteranno avanti con coerenza nei fatti?
Nel caso spiacevole che il referendum non riesca a raggiungere l'impresa del famigerato quorum,cosa che ci auguriamo non avvenga, i partiti DOPO cosa faranno? questo mi preoccupa e mi fa pensare.
Torneranno,come è presupponibile, alle loro posizioni dei mesi precedenti?? Torneranno a pensare che l'acqua debba essere un bene su cui fare profitto, un bene di rilevanza economica, un bene che è giusto mettere sul mercato, torneranno a parlare della bontà di far gestire i nostri acquedotti da società come hera,acea,sogea etc...??? Torneranno a parlare di nucleare sicuro ultime generazioni e minimi rischi e altre stronzate simili? Insomma si dimenticheranno di tutte le belle parole di questi giorni o dopo sapranno non avere la faccia di culo di sempre e cambiare davvero nei fatti,invertire la rotta e portare avanti con coerenza queste idee,di cui in questi giorni di grande partecipazione popolare per i referendum, si riempiono così tanto la bocca?? Chissà. Staremo a vedere.
Penso che c'è il rischio concreto, se dovessimo ritrovarci lunedì sera usciti senza quorum da questo referendum, cosa che mi auguro e son quasi sicuro non sia così, di ritrovarsi tra qualche anno con questo stessi partiti che oggi che gli conviene si riempono la bocca di acqua publica e no al nucleare fare di fatto il contrario; Leggine che danno l'acqua ai privati fatte dai partiti che oggi dicono di non avere dubbi o di avere le idee chiare e di essere per l'acqua pubblica o di ritrovarci con il nucleare portato avanti da quegli stessi che oggi per via di questi referendum e dopo fukushima si dicono contro e magari tra qualche anno faranno uscir fuori la decima generazione di centrali che autosmaltisce le scorie.
Occhi aperti che la fregatura è sempre dietro l'angolo e troppo spesso le parole lasciano il tempo che trovano sopratutto ad urne lontane!
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