lunedì 24 gennaio 2011

addò sta zazzà

Da qualche giorno in vari articoli su "il mattno" la bravissima giornalista casertana Rosaria Capacchione,tralaltro sotto scorta avendo ricevuto ripetute e gravi minacce per come svolge il suo lavoro,sta mettendo nero su bianco le tante troppe "stranezze" che i comitati cittadini da anni affermano a gran voce dietro la cosidetta emergenza rifiuti su cui tanti hanno mosso i loro affari e i loro profitti,proprio in questi giorni si parla della scelta di terreni adibiti a siti di stoccaggio dietro le famose ecoballe stipate nel territorio tra giugliano e villa literno e sopratutto la fuga di michele zagaria.
Per noi ovviamente leggere ciò non è una novità,non mi meraviglio affatto,e penso come me non si meravigli affatto qualsiasi cittadino che in questi anni era attivo cosciente ed informato su questi temi,però è di grande importanza che sia scritto sull'autorevole quotidiano partonepo,nero su bianco: uomini dei servizi, commissariato di governo,michele zagaria,uomini politici di alto rango siedevano allo stesso tavolo e assieme decidevano siti, terreni,e sopratutto cifre ingenti da spartirsi.
La cosa però più interessante che si evince dai vari articoli che parlano di michele zagaria,attuale reggente del clan dei casalesi ed indiscusso capo da decenni e latitante da quindici anni,è che,scrive la capacchione, i pm che si occupano delle indagini circa la fuga ,oramai quindicennale,di zagaria stanno anche indagando circa uomini di alto vertice che avrebbero aiutato e favorito la fuga del boss. 
Si legge da "il mattino" di quasi un accordo,una tratattiva, tra uomini delle istituzioni,dei servizi forse,e il boss latitante,gli viene garantita la libertà,viene avvertito dei blitz delle forze dell'ordine,delle indagini della procura e dei covi trovati.
Praticamente i pm napoletani stanno cercando di capire quale sia il volto e il ruolo di queste "talpe".
Zagaria quindi non è un caso che sia latitante da ben quindici anni ma è servito a qualcuno,c'è chi ha voluto e favorito la sua quindicennale fuga, c'è chi lo ha considerato e lo considera tuttora meglio "fuori" che "dentro".
Si parla anche ovviamente di rifiuti,eccert in tutti i " misteri" nelle nostre terre nu sacchett e munnezz ce sta semp!
La Capacchione scrive delle stranezze,note e denunciate da tempo dai comitati civici antidiscarica,ma si sa questi so comunisti sorvertitori insurrrezionalisti a cui non si deve dare ascolto,relative alla compravendita anomala dei terreni.
Infatti i terreni tra giugliano e villa literno su di cui vi sono le famose tre piattaforme su cui sono stoccate sette milioni di ecoballe pari a 366 campi di calcio ,se ben ricordo il paragone, il commissario li prende da un uomo legato direttamente al boss casalese che "stranamente" poco prima che venissero acquistati dal commissariato li aveva a sua volta acquistati dai rispettivi titolari,terreni  è inutile dirlo,pagati dal commissariato al clan dei casalesi ben venti volte il loro effettivo valore; addirittura sono risultati alcuni atti in cui nella stessa giornata a distanza di neanche qualche ora c'era la scrittura notarile della vendita dei terreni di taverna del re dai titolari all'uomo legato al boss casalese che poi dopo qualche ora li cederà al commissariato di governo per una cifra pari a venti volte il loro valore pagato al titolare. 
Inoltre in un altro articolo di inizio gennaio la capacchione narra di un tavolo a cui siedevano noti uomini politici di alto rango,uomini dei servizi,il boss casalese e uomini del commissariato tutti assieme alegramente per decidere le sorti del sito di santa maria la fossa su di cui inizialmente doveva essere fatto un inceneritore, tralaltro questo passaggio è anche nell'ordinanza di arresto emessa dai pm napoletani milita e narducci
nei confronti dell'ex sottosegretario all'economia nicola cosentino.
 Insomma il boss casalese latitante, uomini politici di alto livello e sopratutto dulcis in fundo uomini dell'intelligence tutti seduti ad un unico tavolo che decidevano il destino di alcuni terreni e sopratutto la spartizione di somme molto ingenti di denaro pubblico. 
Ed il boss da quindici anni latita.
Gli incontri di cui si parla tra il boss casalese politici e servizi sarebbero avvenuti tra il 2006 e il 2008!
Altro elemento che rivela un articolo della scorsa settimana della capacchione è un altra stranezza in questa italia dai mile misteri,l'ex magistrato della dda partenopea Raffaele Cantone che in quegli anni indagava sulla fuga del boss casalese scoprì le stranezze circa le compravendite dei terreni Quell'inchiesta fu magicamente fermata! tutto fermo! 
Ora se ne torna a parlare poichè la procura partenopea di nuovo punta il faro su ciò che Cantone non riuscì a terminare,fuga protetta di zagaria,uomini istituzionali che trattano con il boss, carta di credito illimitata a disposizione del boss,strani versamenti da parte del commissariato di governo per l'emergenza rifiuti a uomini legati al clan dei casalesi.
Altra stranezza nel 2007 la commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti convoca i pm che si occupavano di questa trattativa tra stato e camorra circa l'emergenza rifiuti campana e la gestione del commissariato,volevano capirne di più circa lo "sponsor" di claudio de biasio, mai scoperto, sino alle strane compravendite di terreni,audizione molto tesa che dura tre ore. Un audizione molto tesa ed agitata racconta chi c 'era. Nei verbali di quell'audizione quindi si snocciola il mistero,ma inspiegabilmente ,visto il grande lasso di tempo trascorso, sono ancora secretati.
Quei pm erano: Cantone,Milita e Ribera. Milita due anni dopo,nel 2009,sarà lo stesso pm che apporrà la sua firma assieme a narducci sull'ordinanza di arresto per Cosentino.
Stranezze italiane. mistero...la passione preferita dagli italiani e si sa a tradizione ce vo! 
Insomma la monnezza qua è anche servizi e "trattative stato-camorra" e fughe inspiegabili!
Raffaele Cantone definì la fuga di zagaria "inspiegabile". 
Dichiara Cantone a "Terra" all'inizio di gennaio quando le voci sui media della "trattativa" all'ombra dei sacchetti e la fuga del boss zagaria  fanno sempre più eco: << Non son stupito né dal fatto che possa avere avuto coperture eccezionali, né che il boss possa essersi seduti a tavoli importanti. Nella prima indagine sulla Tav, avevamo già scoperto che il fratello del boss, Pasquale Zagaria, ha fatto da intermediario tra mondi diversi, come quello della criminalità, della politica e dell’imprenditoria»
Sulle inchieste attualmente in corso alla procura di napoli sulla trattiva e le talpe che cantone definì "uomini paraistituzionali" che potrebbero aver coperto la fuga di zagaria afferma «Bisogna tenere i piedi bene a terra, ma si potrebbero così ricostruire molte vicende. Si spiegherebbe ad esempio la lunghezza di alcune latitanze, come quella di Zagaria che oggi appare inspiegabile».>>
007,boss latitanti, politici e commissariato,carte di credito illimitate e strani pagamenti terreni acquistati in modo "anomalo", la nostra monnezza è anche tutto questo!
Tralaltro ,scrisse la scorsa settimana la capacchione,l'inchiesta di Cantone circa tali vicende si fermò a pochi passi dal pentolone. Parole che lasciano tanti interrogativi.
Raffaele Cantone parlò di: <<scenari inquietanti>>! 
e chissà quando mai questi scenari inquietanti di cui parlò l'ex pm della dda napoletana ,in un articolo del corriere,riusciremo bene a delinearli

Nessun commento:

Posta un commento