martedì 19 aprile 2011

La storia della nostra terra in totale abbandono

Diceva Totò, il grande principe dei poveri,della nostra amata città:
...  Sta Napule, riggina d' 'e ssirene,
ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene.
'A tengo sana sana dinto 'e vvene,
'a porto dinto 'o core, ch' aggia fà?
Napule, si comme 'o zucchero, ....
Penso che sicuramente l'immagine che meglio descrive quest'odierna Napoli che dimentica la sua cultura, il suo passato, la sua storia, e la lascia marcire verso l'oblìo, è proprio quella dello stato disastroso in cui versa il monumento funebre di Totò. Abbandonato. è a pezzi,oramai in stato pietoso, completamente a pezzi.
Bè quest'immagine direi che descrive perfettamente che dimentica e trascura la sua cultura, le sue radici, il suo passato.
Pochi,troppo pochi, figli di questa città l'amano, la proteggono,difendono, salvaguardano; troppi la lasciano morire nell'incuria; la stuprano,abusano, usano,sfruttano e gettano via come una madre che non serve più; 
una madre a cui non si vuol bene come si dovrebbe ma una madre che ci ha dato tantissimo.
Tanti, troppi figli di qust'odierna Napoli non si rendono conto qual grande dono hanno avuto a nascere qui ma sputano sul regalo più grande che la natura gli ha fatto.
Oppure per la maggioranza dei cittadini partenopei l'amore per Napoli cos'è nu goal e cavani, 'o scudetto na partita vinta cos'è? 
Mentre la città, quella vera, quella apprezzata in tutto il mondo dalle mille meravigliose bellezze architettoniche, storiche,culturali,artistiche e paesagistiche pian piano muore abbandonata dai suoi cittadini che dovrebbero difenderla.
Proprio ora ho letto l'ennesima notizia che fa piangere il cuore di chi come me ama questa città ed ogni notizia del genere amareggia,rattrista, moltissimo.
 L'ennesima notizia che descrive lo stato di totale abbandono in cui versa la nostra cultura.
 Ah! quanto poco interesse vi sè nel salvaguardare la nostra cultura, la nostra storia.
La società di storia Patria rischia di chiudere per mancanza dei necessari fondi,il fallimento.
 Visto che questo istituto è quello titolare dell'antica,storica, biblioteca del maschio angioino di grande importanza e valore in quanto custodisce la memoria, la storia, del meridione, della nostra città, della nostra terra. Ed i tanti cimeli storici,tesori nostrani, rischiano gravemente di andare persi. 
Le istituzioni, gli istituti di credito, gli industriali, tutti hanno risposto con un coro di no.
Sarebbe un danno immenso perdere questi importanti cimeli storici che rappresentano la memoria del meridione.
In questa città con indescrivibile amarezza siamo costretti a leggere che non si trovano i fondi necessari per cnservare la nostra memoria storica, appena centocinquantamila euro servirebbero pensate, ma si trovano centinaia e centinaia di milioni da gettare nel cesso per opere inutili o concerti ridicoli.
Mi auguro tanto che non si arrivi al peggio, che non vada perso anche quest'altro pezzo di storia, ma che si reisca ad avere un finale positivo per questa'amara situazione.
O magari un appello al presidentissimo De laurentiis; presidè lei che riesce a trovare ogni mese milioni di euro per pagare gli stipendi dei gioielli calcistici della città che con grande gioia da parte di tutti ci stanno portando in vetta nel mondo del calcio e di cui le siamo grati, veda bene, faccia questo sforzo di volontà, e tra i milioni che questo mese preleverà per pagare la squadra son certo che un paio di centinaia di migliaia di euro per salvaguare la nostra storia, i gioielli culturali,storici,della città ci escono presidè.

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